4 Giugno 2024 9:30

Una nuova governance per mettere in atto il cambiamento in IGD

L’Assemblea Annuale degli Azionisti dello scorso 18 aprile, che ha nominato il Consiglio di Amministrazione in carica per il prossimo triennio, ha dotato IGD di una nuova governance, disegnata in modo da guidare e sostenere adeguatamente la Società nelle sfide che dovrà affrontare.

 

 

 

 

 

 

 

I principali azionisti hanno dato dimostrazione di un rinnovato impegno

Gli azionisti di riferimento, Coop Alleanza 3.0 e Unicoop Tirreno, che complessivamente controllano circa il 51% del capitale sociale, hanno voluto esprimere un segnale tangibile della propria volontà di supportare il rafforzamento e il futuro sviluppo di IGD. Hanno perciò presentato due liste separate (una per parte) con candidati in grado di mettere al servizio della Società un articolato insieme di professionalità, competenze ed esperienze.

Ai vertici di IGD, ci sono oggi figure di grande esperienza, impegnate a realizzare una svolta

A valle dell’Assemblea, il nuovo CdA ha nominato nel ruolo di Presidente Antonio Rizzi, il quale aveva rivestito il ruolo di consigliere indipendente di IGD nel triennio passato, dall’aprile 2021 all’aprile 2024. Professore ordinario di Diritto Privato presso l’Università di Roma Tor Vergata, è avvocato cassazionista. Nel tempo è stato Consigliere in numerose società quotate.

È stato inoltre nominato Roberto Zoia nel duplice ruolo di Amministratore Delegato e Direttore Generale di IGD. Con la concentrazione in un’unica figura dei due ruoli, il potere decisionale dell’Amministratore Delegato potrà giovarsi delle evidenze che emergeranno dalla gestione quotidiana del business. Da 18 anni alla guida della Direzione Patrimonio e Sviluppo della Società, Roberto Zoia può fare leva su una profonda conoscenza di IGD e del settore in senso lato, essendo anche dal 2020 Presidente del CNCC, il Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali.

Il chiaro obiettivo degli azionisti: riallineare le performance di bilancio e di mercato alla patrimonializzazione della Società e alla sua capacità di generare cassa

Conclusosi il periodo condizionato dalla pandemia e dalla continua ascesa dei tassi di interesse – fattori che hanno avuto inevitabili impatti negativi sulle valutazioni di portafoglio – i soci di maggioranza vogliono imprimere un cambiamento di passo all’insegna del dinamismo, con precisi intenti:

  • rafforzare le performance della gestione caratteristica,
  • accelerare il rimborso delle posizioni debitorie più onerose
  • e creare valore per tutti gli stakeholder.

In questo modo sarà possibile fare emergere appieno il valore della Società: un valore che al momento il mercato non è orientato a riconoscere, considerato l’ampio sconto cui tratta il titolo rispetto al NAV.

Anche se le politiche e i target troveranno una precisa definizione solo nel prossimo Piano Industriale, che sarà varato entro la fine del 2024, sono già chiari i pilastri fondamentali della nuova prospettiva, di cui il nuovo CdA è chiamato ad essere motore e interprete attivo.

Oltre a un maggiore focus sulle leve di miglioramento del business, il nuovo indirizzo si propone di trovare un maggiore equilibrio tra redditività del patrimonio immobiliare e costo dei finanziamenti, cercando al contempo di catturare le opportunità che il mercato può offrire in termini di sviluppo e di integrazioni future.

La nuova struttura di governance presenta molti elementi di continuità con il passato ma introduce anche alcune sostanziali novità.

Sin dalla quotazione IGD si è ispirata non solo al Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana, ma anche alle best practice di Corporate Governance, con l’ambizione di attrarre primari investitori istituzionali della scena internazionale; la scelta di nominare un Presidente indipendente va anche nella direzione di una maggiore tutela degli azionisti di minoranza.  

Sono inoltre tutti indipendenti i membri del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, del Comitato Controllo e Rischi, nonché quelli del Comitato Operazioni con Parti Correlate.

La maggioranza dei Consiglieri è peraltro oggi di genere femminile (sei donne su un totale di 11 Consiglieri): una realtà non frequente nel panorama delle società italiane quotate.

Il nuovo disegno di governance ha inoltre introdotto una “cabina di regia” con l’istituzione di un Comitato di Indirizzo Strategico, che vede la presenza del Presidente, dell’Amministratore Delegato e di tre Consiglieri, non esecutivi e non indipendenti. Il nuovo Comitato, che peraltro rileva anche le funzioni del precedente Comitato di Sostenibilità, non ha funzioni esecutive ma un ruolo consultivo sulla formulazione delle possibili linee strategiche che guideranno la Società.