Dividend yield 6,5%: investitori in attesa di un quadro più chiaro
Il prezzo del titolo IGD ha subito una brusca correzione nel periodo compreso tra il 20 febbraio e metà marzo, nello scenario di un crollo generalizzato dei mercati azionari a seguito delle misure prese per contenere la pandemia globale.
Il prezzo del titolo IGD, pur avendo raggiunto livelli di valutazione molto compressi, non ha successivamente ancora trovato una precisa direzione di ripresa. Gli investitori sembrano infatti attendere un quadro più chiaro dalle imminenti misure di politica fiscale del Governo italiano per il sostegno al commercio al dettaglio.
Il Consiglio di Amministrazione ha formulato una nuova proposta di distribuzione di dividendo, pari a 22,8152 centesimi di euro per l’esercizio 2019. Se l’ammontare proposto sarà approvato dall’Assemblea, ai prezzi recenti, intorno a 3,50 euro, il dividend yield si attesterebbe al 6,5%.
Fonte: elaborazioni IGD su dati Borsa Italiana ed EPRA
Gli sforzi compiuti a partire da fine febbraio dalle autorità dei vari Paesi per contenere la diffusione del Covid-19 hanno portato all’arresto di diverse attività industriali e commerciali. La minaccia di una recessione globale è coincisa peraltro con un brusco crollo del prezzo del petrolio il 6 marzo, a seguito del fallimento del negoziato tra Russia e Paesi OPEC. In questo contesto i mercati azionari hanno registrato nella prima metà di marzo una generalizzata e rapida discesa delle quotazioni.
Nonostante le ampie misure di politica monetaria espansiva prese dalle Banche Centrali nei giorni seguenti per mitigare lo shock economico a seguito della pandemia globale, la risposta in termini di politiche fiscali sono risultate molto differenti a seconda dei Paesi. Questo, particolarmente nell’Eurozona dove sono emerse profonde divisioni interne, ha in qualche misura condizionato l’impatto stesso della politica monetaria della BCE, che non può prestare direttamente soldi a famiglie e imprese.
L’incertezza sulla futura evoluzione dei contagi ha mantenuto elevata la volatilità dei prezzi e condotto i mercati azionari a muoversi dopo metà marzo in modo erratico. Gli investitori sono infatti
in una fase di ricomposizione delle proprie aspettative, in attesa di potere valutare gli impatti, in termini di durata e intensità della recessione causata dai lockdown, non solo sull’andamento dell’economia globale ma anche sugli utili delle singole aziende quotate.
In questo contesto il titolo IGD, che aveva raggiunto un massimo a 6,39 euro il 6 febbraio 2020, a partire dal successivo 20 febbraio ha subito una brusca discesa, che l’ha condotto a toccare un minimo di 3,42 euro il 16 marzo, per poi continuare a muoversi in un’area compresa tra 3,50 e 3,88 euro nelle settimane seguenti.
L’ampiezza della riduzione del prezzo del titolo IGD riflette la percezione da parte degli investitori che la Società sia impegnata in uno dei business più condizionati non solo dal lockdown ma anche dalle misure di social distancing che saranno necessarie nella fase meno critica della pandemia. IGD sconta inoltre una non trascurabile componente di rischio-Paese, dal momento che le misure di politica fiscale per quanto riguarda il sostegno alle attività di commercio al dettaglio non sono al momento ancora state varate.
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