I solidi fondamentali indicano ampi spazi di rivalutazione
Il titolo IGD ha mostrato un andamento volatile da inizio 2018: l’aumento di capitale – comunque concluso con successo – è stato realizzato in un contesto di mercato meno favorevole all’investimento azionario di quello in cui l’operazione era stata annunciata, lo scorso dicembre.
Nel corso del 2018 il titolo ha offerto un’interessante remunerazione ai propri azionisti, grazie al dividendo 2017 di 0,50 euro per azione, distribuito l’11 giugno scorso a tutte le azioni in circolazione, incluse quelle emesse con l’ultimo aumento di capitale.
Alle quotazioni attuali, che già evidenziano livelli di oltre il 5% superiori ai minimi di fine maggio, il titolo IGD mostra significativi spazi di ulteriore rivalutazione sia per il forte sconto sul NAV sia per la distanza che lo separa dal target price di consensus.
IGD vs. FTSE Italy All-Share Index ed EPRA/NAREIT Europe Index (base 2.1.2018=100)
Fonte: elaborazioni IGD su dati Borsa Italiana ed EPRA
Dopo avere chiuso il 2017 con un rialzo del 33,1%, in questi mesi del 2018 il prezzo del titolo IGD ha avuto un andamento volatile, complice l’annunciato aumento di capitale da 150 milioni di euro, concluso poi con successo lo scorso 18 aprile, e un contesto di mercato più complesso di quanto si potesse prevedere alla fine dello scorso anno.
Il 2018 è stato sin qui caratterizzato da un quadro di maggiore incertezza: da un lato, per il rientro dalle politiche espansive da parte delle autorità monetarie a livello globale, in una fase di graduale aumento dell’inflazione cui ha contribuito anche il rialzo dei prezzi del petrolio; dall’altro, nel periodo più recente, per la revisione al ribasso delle stime di crescita dell’Eurozona. A peggiorare la visibilità dello scenario, le preoccupazioni per le conseguenze di una guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Sul fronte interno, in Italia, si sono aggiunti poi specifici elementi di incertezza, per i possibili impatti della linea di politica economica del nuovo governo, in carica da inizio giugno, in un momento in cui le stime di crescita del PIL per il biennio 2018-2019 sono state ritoccate al ribasso dai maggiori istituti di previsione.
In un simile contesto generale, i buoni risultati annuali 2017 e del primo trimestre 2018 hanno confermato la solidità dei fondamentali di IGD, generando, nelle settimane successive alla pubblicazione dei dati, alcuni movimenti di recupero delle quotazioni. Tentativi di recupero che non hanno potuto impedire, tuttavia, che il titolo tornasse poi a trattare su multipli molto compressi.
Dopo la distribuzione del dividendo di 0,50 euro per azione, avvenuta lo scorso 11 giugno, in luglio il prezzo del titolo IGD ha sviluppato un nuovo mini-trend al rialzo: segnale di una maggiore focalizzazione degli investitori sui validi fondamentali della Società, che l’analisi dei risultati semestrali non potrà che rafforzare.
Le valutazioni indipendenti al 30 giugno 2018 esprimono un NNNAV per azione di 11,25 euro per azione, mentre i broker in copertura hanno in media un target price di 9,51 euro: si tratta perciò di valori di riferimento molto distanti dagli attuali livelli di prezzo del titolo, che ne testimoniano l’ampio potenziale di rivalutazione.
Lo scenario attuale prospetta tassi di interesse che rimangono ancora contenuti, una crescita economica ancora in fase espansiva e consumi su buoni livelli: esistono perciò le premesse perché IGD possa continuare a generare convincenti risultati economico-finanziari e tornare quindi su livelli di multipli borsistici che riflettano la forte capacità di generazione di cassa espressa dall’FFO e siano meno distanti dal valore dei suoi asset espresso dalle stesse perizie indipendenti in termini di NNNAV.
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