6 Marzo 2023 10:30

Il 2022: un anno di vera ripresa

In questa intervista a Laura Poggi, direttore commerciale, marketing e CSR di IGD, mettiamo a fuoco i principali risultati delle attività di leasing condotte nel 2022 all’interno del portafoglio italiano di IGD.

 

Qual è la cifra caratterizzante di questo 2022 che si è appena concluso?

È stato un anno iniziato sulla scia delle difficoltà che avevamo incontrato nei due anni precedenti, a causa della pandemia. Nei primi mesi del 2022, infatti, con un elevato numero di contatti da variante Omicron, abbiamo registrato una riduzione delle presenze nelle nostre strutture rispetto al 2019. Con il venire meno della pandemia, nei restanti mesi, le performance in termini di tenant sales e di footfall dei Centri Commerciali sono migliorate. Si è trattato, comunque, di un anno complesso, caratterizzato da un lato dal ritorno alla socialità ed agli acquisti, dopo un periodo di risparmio forzato dalle chiusure, dall’altro dalla preoccupazione di vedere eroso dall’inflazione e dal caro energia il valore reale del proprio reddito.

 

E quale è stato l’effetto netto di questi fattori diversi?

Le evidenze che abbiamo dalle metriche operative dei nostri centri commerciali ci dicono che le vendite degli operatori sono aumentate a due cifre rispetto al 2021, mettendo a segno un convincente incremento del 13,4%. Nel confronto con le performance pre-pandemia, abbiamo registrato un lieve incremento (+0,7%), che caratterizza tutte le categorie merceologiche. Fra queste, segnaliamo con piacere il miglioramento delle vendite della ristorazione (settore particolarmente vitale, che sta ben reagendo alle difficoltà registrate nel periodo pandemico) e della cura della persona e della casa. Tiene l’abbigliamento, comunque molto diffuso nelle nostre Gallerie.

 

Perché la crescita di questi settori è una buona notizia?

Perché vediamo premiate le nostre scelte in merito all’adeguamento del merchandising mix: siamo stati ripagati dalle preferenze dei visitatori quando abbiamo inserito nuove insegne (sono state 35 quelle inserite nel 2022, dato più alto degli ultimi 5 anni), lavorato per avere nuovi brand, o inserito nuove categorie merceologiche in linea con le esigenze dei visitatori.

 

Ci faccia qualche esempio…

Nell’abbigliamento, ad esempio, abbiamo correttamente interpretato una polarizzazione dei consumi che ha concentrato le preferenze dei visitatori su marchi di alto di gamma, oppure, sul fronte opposto, ha fatto convergere le preferenze su brand che hanno un’immagine molto attuale e accattivante e sono capaci di proporre prodotti a prezzi competitivi, in risposta al desiderio di ottimizzare il proprio budget di spesa. Avere ridotto la nostra esposizione sui marchi di abbigliamento della fascia intermedia si è rivelata dunque una mossa appropriata. Un altro esempio eloquente è quello della ristorazione, che nel nostro portafoglio italiano ha visto crescere i fatturati del 53,5% rispetto al 2021, riducendo il gap rispetto al 2019, dimostrandosi la tipologia di attività più dinamica in assoluto. Qui siamo soddisfatti nell’osservare i buoni andamenti dei nuovi format inseriti, che rispondono alle nuove tendenze in atto sul tema food e che richiedono minimi lavori di fit-out. In totale, nel 2022, abbiamo inserito ben nove insegne nuove di ristorazione nelle nostre gallerie, offrendo una vasta scelta anche a coloro che che, con il ridursi delle giornate in smart working, sono tornati a frequentare quotidianamente i nostri centri nella pausa del mezzogiorno.

 

Come avete fatto materialmente a riposizionare il merchandising mix?

Abbiamo colto le occasioni di rimodulazioni e restyling in alcuni Centri Commerciali. Due esempi significativi in questo senso sono quelli del centro Puntadiferro a Forlì e del centro Tiburtino a Roma. Nel primo caso abbiamo inserito 15 nuovi brand che hanno contribuito a rendere maggiormente attrattivo il Centro Commerciale; nel secondo abbiamo operato per inserire nuove medie superfici che stanno ottenendo ottime performance in termini di fatturati. Analogo il percorso compiuto durante il restyling di PortoGrande, nelle Marche, dove con la riduzione dell’ipermercato abbiamo inserito brand come Portobello, Unieuro e Calliope, ottenendo un’offerta ben calibrata anche rispetto al bacino di riferimento.

 

È stato facile inserire nuove insegne e siglare nuovi contratti in un momento di galoppante inflazione?

Non è stato molto semplice, ma il nostro metodo basato sul coinvolgimento degli interlocutori ha dato i suoi risultati. Nell’anno, infatti, abbiamo incrementato ulteriormente il numero di incontri con i tenant, arrivando ad organizzare con loro 1.360 meeting. Grazie a questo impegno abbiamo definito con loro le migliori risposte in un momento particolarmente complesso. Nello specifico abbiamo utilizzato gli strumenti a disposizione per rendere comunque possibile un percorso di introduzione del nuovo retailer, senza compromettere la struttura dei nostri contratti, che deve rimanere indicizzata.

 

Ci sono altre buone notizie che emergono dall’analisi della crescita delle vendite degli operatori?

Sì, nel 2022 è aumentato anche il numero di negozi il cui fatturato è risultato in crescita rispetto al 2019. Questo significa che la ripresa delle vendite è un fenomeno sempre più diffuso, che interessa tanti i piccoli che i grandi negozi. Si tratta di una tendenza importante nell’economia del nostro portafoglio, all’interno del quale una parte significativa dei canoni locativi proviene dai cosiddetti negozi di vicinato.

 

Il progetto Porta a Mare sta volgendo al termine. Che aggiornamenti ci dà sul fronte delle Officine Storiche?

 Le attività di pre-letting stanno proseguendo a ritmi intensi con l’inserimento di tenant nazionali ed internazionali, anche nella logica di ampliare il bacino di riferimento. In questo momento abbiamo raggiunto un pre-letting di circa il 90% della GLA complessiva. Abbiamo lavorato per creare un tenant mix in grado di ampliare il bacino di attrazione dell’intero ambito. L’obiettivo, inoltre, è riuscire a creare anche una vera osmosi fra i brand della ristorazione e dell’entertainment che saranno presenti. L’Open Day che abbiamo realizzato nel cantiere ha dato impulso, nel frattempo, alla campagna abbonamenti della palestra, la cui apertura è prevista contemporaneamente all’ inaugurazione dell’intero progetto delle Officine Storiche retail, previsto  entro la fine di giugno.