Il punto di vista dell’Amministratore Delegato
Signori Azionisti,
nei primi nove mesi del 2017 l’FFO – l’indicatore che meglio sintetizza l’efficacia della nostra gestione – ha raggiunto i 49 milioni di euro. La crescita del 22,8% rispetto ai primi nove mesi del 2016 è significativa e in accelerazione rispetto a quella del 17,8% registrata al 30 giugno 2017 a confronto con il primo semestre 2016.
L’esame delle metriche operative ci indica che abbiamo operato in un quadro positivo, con le vendite delle insegne presenti nelle nostre gallerie che nel corso dell’anno sono progressivamente migliorate, segnando in particolare nell’ultimo trimestre un progresso del 4,3%. Nel frattempo l’occupancy è rimasta a livelli elevati, attestandosi a fine settembre al 96,8%. Con alcuni operatori che avevano i contratti in scadenza abbiamo saputo cogliere il momento favorevole: le negoziazioni hanno infatti prodotto un miglioramento medio del 5,7% nei nuovi canoni.
Su queste basi, abbiamo registrato una crescita di 5,9 milioni di euro dei ricavi locativi: ad alimentarla hanno contribuito soprattutto i 4,3 milioni di euro di ricavi addizionali provenienti dalle nuove GLA entrate nel perimetro di portafoglio e, in misura non trascurabile, anche il progresso di 1,3 milioni di euro (+1,5%) a perimetro omogeneo.
Grazie all’attento controllo sui costi operativi, anche nel terzo trimestre abbiamo conquistato qualche nuovo decimo di punto a livello di EBITDA margin nel portafoglio di proprietà: siamo così passati dal 79,5% del primo semestre al 79,7% dei primi nove mesi. Rispetto al settembre 2016 il miglioramento è stato di ben 100 punti base.
La gestione finanziaria presenta una riduzione degli oneri netti di 4,3 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2016: le operazioni di liability management recentemente realizzate hanno permesso anche di alleggerire il costo del debito, che infatti è sceso al 2,85%.
L’ultima linea del conto economico indica che abbiamo raggiunto un utile netto di Gruppo di 64,7 milioni di euro, con un miglioramento del 74,1% rispetto a quanto eravamo riusciti a realizzare nei nove mesi del 2016.
Il percorso già compiuto nel 2017 ci dice perciò che siamo a buon punto: possiamo pertanto confermare l’obiettivo di crescita dell’FFO 2017 del 20% che avevamo formulato lo scorso agosto.
Mentre in azienda abbiamo continuato a lavorare per mantenere gli impegni presi da tempo con il mercato, il titolo IGD ha registrato in queste ultime settimane un significativo rerating. A imprimere un’accelerazione al positivo trend al rialzo in atto da luglio è stata la prospettiva che i titoli quotati del settore real estate possano rientrare nel paniere oggetto di investimento per i PIR, i Piani Individuali di Risparmio. La legge 232/2016 che li aveva istituiti era stata infatti disegnata escludendo la possibilità di investire nei titoli del settore real estate, sulla falsariga della normativa francese. L’esigenza di sostenere la creazione di nuove SIIQ e l’ingente afflusso di risparmi nei PIR ha però reso ragionevole riconsiderare l’opportunità di questa esclusione. Se al 30 giugno 2017 la raccolta dei fondi “PIR compliant” aveva già raggiunto i 5,3 miliardi di euro, per fine anno ci si attende possano essere raggiunti i 10 miliardi: un ammontare cui inizialmente si sperava di giungere nell’arco di cinque anni. Perciò sia attraverso Assoimmobiliare sia attraverso EPRA, del cui Advisory Board sono membro, abbiamo promosso l’allargamento dell’universo di titoli candidabili all’investimento da parte dei PIR al settore immobiliare. La proposta di modifica alla normativa è entrata nel testo ufficiale del Disegno di Legge del Bilancio 2018, ovvero nella prossima Legge di Stabilità del Governo, dopo essere stata presentata il 30 ottobre scorso al Senato: sta quindi seguendo l’iter di approvazione in aula e in commissione. L’aspettativa che la modifica venga ratificata ha già prodotto un positivo riflesso sulle quotazioni del nostro titolo, che in futuro potrebbe beneficiare di un ulteriore flusso di domanda di investimento e migliorare anche la propria liquidità.
Guardiamo quindi ai prossimi mesi con fiducia, mantenendoci comunque concentrati nel gestire bene anche l’ultimo trimestre dell’anno, che nella storia ha sempre dimostrato di essere impegnativo.
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