Intervista al Presidente di IGD
“Una Governance più forte a seguito dell’ultima Assemblea”
Il 1° giugno scorso l’Assemblea degli Azionisti di IGD ha nominato il nuovo Consiglio d’Amministrazione, che rimarrà in carica fino all’Assemblea di approvazione del Bilancio 2020.
La composizione del Consiglio mostra alcuni importanti cambiamenti rispetto al passato, nella logica – che da sempre anima IGD – di potere migliorare continuamente nel tempo la propria Governance.
Ne parliamo con il Presidente, Elio Gasperoni.
Signor Presidente, quali sono i cambiamenti avvenuti con la nomina del nuovo CdA?
Credo che la nostra Governance esca sostanzialmente rafforzata da quest’ultima Assemblea, che ha visto la presenza del 74,34% del capitale. Un primo dato di fatto è la riduzione del numero dei membri del Consiglio, che scende da 13 a 11. Una riduzione che fa seguito a un precedente ridimensionamento – precisamente da 15 a 13 membri – che aveva avuto luogo nel 2015. Questo processo gradualmente attuato rispecchia un preciso orientamento emerso nelle Board Review che conduciamo annualmente, con il supporto di un’autorevole società di consulenza indipendente. Abbiamo così risposto all’esigenza di andare verso un Consiglio più snello, i cui lavori possano guadagnare ulteriore efficacia.
Che cosa emerge in tema di qualità della composizione del Consiglio?
Un fatto rilevante consiste nell’avere una maggioranza assoluta di Consiglieri indipendenti: ben 7 su 11. Il genere meno rappresentato, quello femminile, ha inoltre una quota del 36%, grazie alla nomina di 4 Consigliere donne. Fatto di non minore importanza, il nuovo Consiglio è espressione di tre diverse liste: la lista di maggioranza, presentata da Coop Alleanza 3.0, dalla quale sono stati tratti 7 membri; la lista presentata dal socio Unicoop Tirreno, dalla quale sono stati tratti 2 membri; infine la lista presentata da GWM Growth Fund S.A SICAV-RAIF, socio con una quota del 4,20%, dalla quale sono stati tratti i restanti 2 membri. Quest’ultima lista – che mi piace definire “di mercato” piuttosto che “di minoranza” – è stata votata dal 17,2% delle azioni presenti. Particolare degno di nota: in Assemblea, un fondo di investimento ha ritenuto di esprimere il proprio voto a favore della lista di maggioranza.
E’ un Consiglio molto diverso da quello precedente?
Sotto questo profilo, direi che si è realizzato un buon mix tra continuità e novità. Cinque Consiglieri su 11 sono di nuova nomina. Tra i membri confermati figurano il Presidente e l’Amministratore Delegato, ovvero i due Consiglieri con deleghe esecutive, che sono stati confermati nei rispettivi ruoli dal CdA del 6 giugno: il primo tenuto dal nuovo Consiglio. Il background maturato in ambito professionale dai diversi Consiglieri mette a disposizione di IGD un ventaglio molto ampio di competenze, dall’ambito economico a quello giuridico, con esperienze imprenditoriali e accademiche. Infine ci tengo a sottolineare che oggi il nostro CdA si è molto rafforzato in termini di conoscenze del settore immobiliare e dei mercati internazionali.
Ci sono dunque le premesse per un lavoro proficuo nell’ambito del Consiglio…
Direi proprio di sì. Del resto in tempi molto brevi dopo l’Assemblea, il 16 luglio scorso, abbiamo realizzato un Board Members Induction Day, con l’obiettivo di mettere tutti i Consiglieri – soprattutto quelli di prima nomina – in condizione di dare il contributo più efficace possibile, avendo compreso bene la realtà di IGD. Nell’arco della giornata dopo il benvenuto e l’introduzione da parte dell’Amministratore Delegato si sono alternati i dirigenti strategici, a capo delle diverse direzioni e servizi, e il nostro responsabile della Sostenibilità, nel presentare gli aspetti storici e prospettici del profilo di IGD. Il primo impegno sarà infatti nel fornire un contributo propositivo alla strutturazione e validazione del Piano Strategico 2019-2021, che contiamo di approvare e presentare in occasione della pubblicazione dei risultati dei primi nove mesi 2018. Mi ha molto confortato la forte autonomia e indipendenza di giudizio che i Consiglieri hanno rivelato in questa giornata, con domande e osservazioni molto stimolanti, sia su aspetti micro sia su temi di impatto di lungo termine.
Il Consiglio opererà anche attraverso i lavori dei diversi Comitati…
Certamente. Ci tengo a ricordare che tutti i Comitati che abbiamo costituito sono composti da Amministratori indipendenti. In qualità di Presidente, sono stato confermato come Consigliere incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; in virtù di questo ruolo, ho la possibilità di coordinare le attività dei diversi Comitati. Credo che anche sotto questo profilo la nostra Governance sia ben strutturata e in grado di garantire la creazione di valore nel medio-lungo termine: il Comitato Rischi si è infatti dotato già da tempo di un sistema di Enterprise Risk Management che ci permette di valutare gli impatti dinamici di diverse tipologie di rischio sul business, ponendoli a confronto con gli obiettivi definiti dal Piano Industriale. I risultati sin qui ottenuti hanno premiato il nostro approccio rigoroso e la coerenza del nostro modello di business, basato sulla gestione diretta dei nostri centri commerciali allo scopo di valorizzarli nel medio-lungo termine, e su operazioni di investimento che creino valore: scelte che ci hanno consentito di fare crescere le valutazioni del portafoglio immobiliare dai 600 milioni di euro del momento della quotazione, ai 2,5 miliardi di oggi, mantenendo una struttura di indebitamento equilibrata, in termini tanto di LTV quanto di ICR.
Una Governance funzionale a sostenere la crescita della Società, quindi?
Credo che il fatto di avere strutturato la nostra Governance secondo le best practice internazionali e di averla messa in atto con tutta la serietà e professionalità possibile ci abbia aiutato a costruire e mantenere viva la fiducia del mercato, come prova il fatto che negli ultimi 10 anni abbiamo raccolto 1,3 miliardi di euro (equity e bond), essenziali per il nostro percorso di sviluppo. Nel tempo abbiamo anche offerto ritorni interessanti agli investitori che hanno creduto nel nostro modello di business e nel nostro sforzo per riuscire a metterlo in pratica con successo.
La ringraziamo per le sue riflessioni. Buon lavoro.
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