L’arte a misura di bambino
Mondovicino, con l’installazione di Cracking Art coinvolge le scuole
Sono oltre 580 le opere del collettivo Cracking Art che, da Aprile, hanno invaso il Parco Commerciale Mondovicino di proprietà della Famiglia Caramelli, Igd Siiq Spa e Coop Liguria.
Una vera e propria invasione multicolore con 21 opere giganti, 201 medie e 365 piccole che rappresentano tutti gli animali, dai lupi agli elefanti, dai coccodrilli agli orsi, passando per pinguini, rondini, rane e lumache.
“Abbiamo scelto gli artisti della Cracking Art – afferma Giacomo Caramelli – perché pensiamo che la loro sia una forma di arte contemporanea, con dei messaggi forti, ma anche in grado di coinvolgere il visitatore e donare al luogo in cui le opere sono installate, allegria. Inoltre, proprio per questo motivo, abbiamo scelto di coinvolgere anche le scuole della zona, per far svolgere ai bambini attività che possano avvicinarli all’arte ma anche sensibilizzarli verso la plastica e le disastrose conseguenze che il suo utilizzo sconsiderato sta portando al Pianeta”.
Dal 7 al 26 maggio, nelle mattinate dei giorni feriali, saranno coinvolte le scuole del territorio per un progetto culturale proprio dedicato alla sostenibilità e che si inserisce perfettamente nella finalità educativa dell’esposizione di Cracking Art.
Ad oggi sono 10 gli istituti dei paesi limitrofi che parteciperanno all’iniziativa. Di Mondovì, solo la scuola Trigari porterà i più piccoli a fare le attività previste.
Nei prossimi giorni saranno attesi circa 600 alunni che, dopo essere stati vestiti con gilet catarifrangente, saranno accompagnati da un esperto prima visiteranno la mostra e poi saranno coinvolti in workshop legati al tema del riciclo: dal gioco delle 5 R (riduzione, riuso, raccolta e recupero) al quiz sulla biodegradabilità dei rifiuti, dal laboratorio durante il quale, con materiale plastico vario (bottiglie, piatti, bicchieri, tappi ecc) i “piccoli artisti” potranno realizzare animali che poi porteranno a casa come ricordo dell’esperienza insieme ad una foto e all’attestato di partecipazione al gioco “indovina che rifiuto sei”.
Cracking Art è un movimento artistico nato nel 1993 con l’intenzione di cambiare radicalmente la storia dell’arte attraverso un forte impegno sociale e ambientale. Nota in tutto il mondo per la creazione di installazioni urbane raffiguranti animali, Cracking Art vuole rappresentare la dicotomia tra naturale/artificiale. Il nome deriva dall’inglese “to crack” che descrive l’atto di incrinarsi, spezzarsi, rompersi, cedere, crollare. Con il nome di cracking catalitico è anche chiamata la reazione chimica che trasforma il petrolio grezzo in plastica: per gli artisti è questo momento in cui il naturale permuta in artificiale, l’organico in sintetico, ed è tale processo che essi intendono rappresentare attraverso la loro arte. Dalla sua nascita, il movimento ha realizzato oltre 400 installazioni in tutto il mondo rappresentando animali realizzati con materiale artificiale ma eco-sostenibile. Tutte le opere, infatti, dopo una serie di utilizzi vengono triturate e la plastica rigenerata per la realizzazione di nuove installazioni.
Per maggiori informazioni potete visitare il sito www.crackingart.com
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