La sostenibilità è parte integrante della nostra strategia. Questo spazio ne approfondisce le politiche, le iniziative e i progressi maturati nel tempo.
Grazie a un approccio lungimirante, IGD oggi presenta un portafoglio con un’elevata presenza di immobili che già dispongono delle certificazioni necessarie per potere accedere agli strumenti di finanza green. Il proseguimento di questo percorso, nel corso del 2024 e oltre l’attuale Piano di Sostenibilità 2022-2024, pone IGD in una posizione favorevole per intercettare la domanda di investimenti green da parte di un crescente numero di investitori internazionali.
La green finance, che si tratti di obbligazioni o di prestiti, richiede che le risorse dedicate siano concesse sulla base di precisi requisiti certificati sulle caratteristiche dei singoli immobili posseduti dalle Società. È perciò uno strumento che sta risultando molto utile a livello globale nell’accelerare la transizione verso un’economia più verde.
Grazie a un approccio lungimirante, IGD oggi presenta un portafoglio con un’elevata presenza di immobili che già dispongono delle certificazioni necessarie per potere accedere agli strumenti di finanza green. Il proseguimento di questo percorso, nel corso del 2024 e oltre l’attuale Piano di Sostenibilità 2022-2024, pone IGD in una posizione favorevole per intercettare la domanda di investimenti green da parte di un crescente numero di investitori internazionali.
IGD ha da lungo tempo intrapreso un percorso strutturato, orientato a raggiungere precisi risultati in termini di sostenibilità, anche in termini di asset management.
Questo ha condotto alla definizione di un Green Financing Framework nel 2022, che ha permesso di ottenere due finanziamenti green, rispettivamente nel 2022 e nel 2023, per un totale di 465 milioni di euro.
Il Piano di Sostenibilità 2022-2024 punta al conseguimento della certificazione di ulteriori nove asset nel corso del triennio, in aggiunta agli otto che risultavano già certificati a fine 2021.
Nel 2023 è proseguito l’iter di certificazione di ulteriori due centri commerciali e il rinnovo della certificazione di tre immobili, in linea con quanto richiesto dalla nuova versione V6 BREEAM in Use.
Che cos’è la certificazione BREEAM?
BREEAM (Building Research Establishment Environmental Assessment Method) è tra i più riconosciuti standard europei di valutazione, rating e certificazione delle caratteristiche di sostenibilità di immobili non residenziali.
Le categorie prese in considerazione per le valutazioni includono: gestione dell’immobile, energia, salute e benessere, trasporti, acqua, materiali, rifiuti, uso della terra ed ecologia, inquinamento.
La valutazione è effettuata da assessor indipendenti autorizzati ed è basata su metriche e indici scientificamente basati.
Gli edifici ricevono un rating e una certificazione su una scala che prevede i seguenti livelli: ‘Pass’, ‘Good’, ‘Very Good’, ‘Excellent’ and ‘Outstanding’.
Il percorso di certificazione del portafoglio immobiliare di IGD è iniziato nel 2016 con il Centro Sarca di Milano, in occasione del restyling in atto nella struttura.
Negli anni, IGD ha poi ottenuto la certificazione ‘BREEAM in Use’ in ulteriori nove centri commerciali, come testimonia la tabella presente nel Bilancio di Sostenibilità 2023.
Nel corso del 2023 l’impegno sul fronte delle certificazioni BREEAM ha riguardato i seguenti aspetti:
è stato avviato l’iter per ottenere la prima certificazione del centro commerciale Casilino di Roma;
è stato aggiornato secondo la nuova ‘Versione 6’ lo standard di certificazione del Centro Sarca;
è stato seguito il percorso per il rinnovo periodico della certificazione per i Centri: Coné in provincia di Treviso, Leonardo in provincia di Bologna e Le Porte di Napoli in provincia di Napoli, con l’intento di raggiungere un upgrade nelle valutazioni.
Il rilascio delle relative certificazioni è atteso nel corso del 2024.
Nell’ambito dei dieci centri commerciali IGD certificati BREEAM, nove dispongono della certificazione BREEAM in Use v2015/v6 e uno della certificazione BREEAM 2009 Europe, Commercial: Retail.
Rispetto al reported scope, questi dieci centri rappresentano il:
il 38% del numero totale di centri italiani compresi nell’operational control;
il 50% del totale dei metri quadri;
il 64% del valore complessivo del portafoglio, calcolato a fair value.
Per quanto riguarda la certificazione BREEAM IN USE – ASSET PERFORMANCE (rispetto al reported scope), hanno conseguito un rating:
Excellent: il 19,2% dei centri in termini di valore e il 16% sul totale dei mq;
Very good: il 36,5% dei centri in termini di valore e il 28% sul totale dei mq.
Per quanto riguarda la certificazione BREEAM IN USE – BUILDING MANAGEMENT hanno conseguito un rating:
Excellent: l’8,4% dei centri in termini di valore e il 7% sul totale dei mq;
Very good: il 47,3% dei centri in termini di valore e il 37% sul totale dei mq.
In linea con quanto previsto nel Business Plan 2022-2024, il percorso di IGD proseguirà nel corso del 2024 l’iter per ottenere la certificazione di ulteriori cinque centri commerciali e il rinnovo della certificazione di due asset.
Il portafoglio di IGD continuerà così a essere non solo sempre più sostenibile per l’ambiente e per le persone, ma anche sempre più un patrimonio su cui potere contare per ottenere nuove risorse dai mercati finanziari.
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Bilancio di Sostenibilità 2023, sottoposto ad attività di Limited Assurance da parte della società Deloitte & Touche per certificare la conformità al più importante standard sulla rendicontazione a livello internazionale (GRI Standards).
Ottenuti importanti riconoscimenti nazionali ed internazionali in merito alle performance di sostenibilità e valutazioni in crescita nei rating CSR sia sollicited che unsollicited
Ridotte le emissioni di CO2 al mq del 22% rispetto al 2018, anno di riferimento per i target contenuti nel Business Plan
Installati 4 nuovi impianti fotovoltaici, 1 in Italia e 3 in Romania
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Bilancio di Sostenibilità 2023, sottoposto ad attività di Limited Assurance da parte della società Deloitte & Touche per certificare la conformità al più importante standard sulla rendicontazione a livello internazionale (GRI Standards).
In sintesi, questi sono i principali risultati raggiunti nel 2023, coerenti con la pianificazione e gli obiettivi al 2024:
Green:
Proseguiti gli investimenti per diminuire l’impronta ambientale del portafoglio, con focus sugli interventi impiantistici per migliorare l’efficienza energetica degli edifici. In particolare:
terminata la prima fase dell’innovativo progetto per la riduzione delle emissioni del Centro ESP;
installati 4 nuovi impianti fotovoltaici, dei quali 1 in Italia (La Favorita, Mantova attivo dal 2024) e 3 in Romania (Tulcea, Piatra Neamt e Ramnicu Valcea), dove è inoltre entrato in funzione l’impianto di Ploiești, realizzato nel 2022;
inseriti nuovi sistemi di monitoraggio dei consumi energetici, anche basati sull’intelligenza artificiale, in grado di diminuire i tempi di intervento in caso di scostamenti rispetto ai consumi attesi;
proseguiti gli investimenti sugli impianti di illuminazione, completando l’inserimento di sistemi con tecnologia led al Centro Commerciale Portogrande (nell’ambito del restyling) ed a Katanè a Catania. Inserita illuminazione a led nella nuova parte retail di Officine Storiche;
proseguito l’impegno nella direzione “Zero waste” con l’ulteriore incremento del tasso di riciclo dei rifiuti (arrivato all’89%) e con l’inaugurazione dell’innovativo progetto di economia circolare “Waste 2 Value” presso il Centro Nova di Bologna;
proseguita l’installazione di colonnine elettriche: sono 122 le colonnine di ricarica complessivamente installate in 22 Centri Commerciali IGD, corrispondenti all’ 85% del portafoglio Italia.
Responsible:
avviato il «Progetto People», iniziativa diretta alla identificazione di processi e strumenti per la gestione delle risorse umane al fine di supportare le strategie aziendali, coniugandole con i percorsi di crescita professionale dei dipendenti;
realizzate attività formative rivolte a tutti i dipendenti, sia in Italia che in Romania;
proseguito il Progetto Welfare aziendale, con la partecipazione del 99% degli aventi diritto e l’inserimento nella piattaforma di nuove agevolazioni/servizi;
svolte le attività necessarie per il rinnovo della certificazione Biosafety nel 100% degli asset del portafoglio di Centri Commerciali italiano, oltre alla sede.
Ethical:
adottata la «Enterprise Risk Management Policy del Gruppo» e definite nuove modalità di gestione del modello ERM;
realizzata prima fase del processo di integrazione fra rischi monitorati attraverso il sistema ERM e quelli ESG;
in linea con le best practices europee, definita la «Responsible Supply Chain Policy»;
ottenuto il rinnovo triennale della certificazione anti-corruzione UNI ISO37001;
definite specifiche misure di cybersecurity volte a proteggere le reti aziendali ed a prevenire eventuali attacchi informatici.
Attractive:
nuovi interventi, come Officine Storiche, e restyling, come il Centro Commerciale Porto Grande (AP) caratterizzati da particolare attenzione verso gli impatti sociali ed ambientali;
inserite 22 nuove insegne in Italia, a seguito dell’attività di scouting effettuata durante l’anno;
crescita degli eventi in presenza rispetto al 2022, con un significativo incremento dell’incidenza delle attività a carattere socio-ambientale sul totale di quelle organizzate nelle Gallerie.
Together:
Green finance: ottenuto il secondo finanziamento bancario in pool di tipo “green” (per 250 milioni di euro);
organizzati oltre 1.100 incontri, in presenza o online, con più di 700 operatori commerciali;
coinvolte circa 1.600 persone in 5 Centri Commerciali in survey sul grado di soddisfazione;
rafforzata l’interazione con il territorio: organizzate attività di coinvolgimento con il tessuto locale nel 96% dei Centri Commerciali Italia ed organizzati il 37% degli eventi a valenza locale sul totale (dato più alto degli ultimi 10 anni).
Nei primi nove mesi del 2023 IGD ha compiuto ulteriori progressi in termini di trasparenza nella comunicazione delle proprie performance ESG e gettato le basi per conquistarne altri. I target di riduzione delle emissioni assumeranno ulteriore valore, dal momento che saranno certificati SBTi, mentre i rating ESG si arricchiranno del GRESB Real Estate Assessment, cui IGD ha scelto di sottoporre le proprie performance. A settembre, inoltre, IGD ha ricevuto nuovamente il riconoscimento Gold da EPRA per la qualità e trasparenza dell’informativa nel Bilancio di Sostenibilità e nella Relazione Finanziaria Annuale dell’esercizio 2022. Sul fronte della lotta al Cambiamento Climatico, IGD ha compiuto ulteriori passi, mettendo in campo nuovi investimenti per ampliare la produzione di energia rinnovabile e un innovativo progetto che porterà a zero le emissioni carboniche del centro ESP di Ravenna, impiegando peraltro alcune “Nature-based solutions”.
Nei primi nove mesi del 2023 IGD ha compiuto ulteriori progressi in termini di trasparenza nella comunicazione delle proprie performance ESG e gettato le basi per conquistarne altri. I target di riduzione delle emissioni assumeranno ulteriore valore, dal momento che saranno certificati SBTi, mentre i rating ESG si arricchiranno del GRESB Real Estate Assessment, cui IGD ha scelto di sottoporre le proprie performance. A settembre, inoltre, IGD ha ricevuto nuovamente il riconoscimento Gold da EPRA per la qualità e trasparenza dell’informativa nel Bilancio di Sostenibilità e nella Relazione Finanziaria Annuale dell’esercizio 2022.
Sul fronte della lotta al Cambiamento Climatico, IGD ha compiuto ulteriori passi, mettendo in campo nuovi investimenti per ampliare la produzione di energia rinnovabile e un innovativo progetto che porterà a zero le emissioni carboniche del centro ESP di Ravenna, impiegando peraltro alcune “Nature-based solutions”.
IGD sempre più impegnata a offrire la massima trasparenza sui temi ESG
IGD ha avviato il processo per ottenere nel 2024 la certificazione SBTi dei propri obiettivi ambientali di riduzione delle emissioni. La struttura è già definita per quanto riguarda gli obiettivi Scope 1 e 2, mentre è in corso di definizione per gli obiettivi Scope 3, ovvero per quelle emissioni che non sono sotto il diretto controllo della Società, ma che sono indirettamente legate alle sue attività.
Che cosa è SBTi?
SBTi, la Science Based Target initiative si propone di promuovere ambiziose azioni corporate sul Clima, fornendo alle organizzazioni percorsi chiaramente definiti, in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Oltre 4.000 realtà a livello globale hanno già lavorato con SBTi, adottandone la metodologia.
Dal 2023 IGD si è sottoposta anche alla valutazione per ricevere il rating da GRESB, che andrà quindi a integrare altri 14 rating ESG unsolicited di cui IGD è già oggetto da parte di diverse agenzie internazionali specializzate.
Che cosa è il GRESB Real Estate Assessment?
Il GRESB Real Estate Assessment è lo standard globale per il benchmarking e la reportistica ESG nel settore immobiliare. Il processo impostato da GRESB valuta le performance delle società su sette diversi aspetti di sostenibilità, che comprendono l’informativa su KPI, come l’energia consumata, le emissioni di gas a effetto serra, il consumo e riciclo d’acqua e la raccolta e differenziazione dei rifiuti. La metodologia è uniforme nell’ambito dei diversi segmenti del settore immobiliare ed è allineata con gli schemi di reportistica internazionali, come il GRI e il PRI.
Nel settembre 2023, IGD ha ricevuto da EPRA, la European Public Real Estate Association, l’EPRA sBPR Gold Award sulla reportistica di sostenibilità per il nono anno consecutivo e l’EPRA BPR Gold sul Bilancio Annuale per il sesto anno consecutivo. Questi riconoscimenti confermano che la Società porta avanti con serietà il proprio impegno per un’informativa il più possibile trasparente e completa, puntando ad essere sempre allineata rispetto alle nuove raccomandazioni che EPRA stessa periodicamente pubblica indicando le best practice nella redazione dei Bilanci.
Il portafoglio immobiliare di IGD è sempre più virtuoso in termini di impatti ambientali
L’efficientamento energetico degli immobili di IGD ha compiuto nuovi progressi nel corso del 2023, proseguendo il piano investimenti previsto dal Business Plan 2022-2024.
IGD può contare oggi su 11 impianti fotovoltaici installati, di cui nove in Italia e due in Romania. È previsto che gli investimenti proseguano con l’inserimento di nuovi pannelli che saranno installati a breve al Centro La Favorita di Mantova (dove sono in corso i lavori di realizzazione dell’impianto nel parcheggio esterno della struttura) e in ulteriori due Centri Commerciali in Romania tra la fine del 2023 e il 2024.
L’energia complessivamente prodotta dagli impianti già in funzione e da quelli in prossima apertura arriverà a 3.450 megawatt: un ammontare che andrà a coprire il 6,3% dei consumi energetici del Gruppo.
A oggi, inoltre, ben 10 centri commerciali del portafoglio di IGD (che rappresentano, a valore, il 63% del portafoglio italiano dell’azienda) hanno ottenuto la certificazione BREEAM: un dato che assicura ai tenant un elevato livello di performance ambientale, con conseguenti risparmi sui costi a loro carico, ma che presenta indubbi benefici anche per le comunità locali, considerato lo stretto controllo che la certificazione BREEAM impone sulle emissioni di gas a effetto serra provenienti dagli immobili. Il Piano di certificazione proseguirà anche nei prossimi anni.
Nella medesima logica di rendere sempre più virtuoso il portafoglio immobiliare, ma con una sfida del tutto nuova e molto ambiziosa, sta partendo il progetto che farà del Centro ESP a Ravenna il primo centro “Zero carbon emissions” nell’ambito del portafoglio di IGD.
I lavori programmati per i prossimi mesi comporteranno la rimozione degli impianti tradizionali di riscaldamento e raffreddamento all’interno di tutti i punti vendita e delle parti comuni della galleria e la loro sostituzione con apparati a elevata efficienza energetica. Questa operazione produrrà un notevole risparmio energetico, con benefici in termini di minori costi per IGD e per i tenant presenti in galleria.
In una seconda fase, il progetto prevede l’implementazione di strategie che utilizzano “Nature-based Solutions”, come la riduzione degli effetti dell’isola di calore, l’assorbimento della CO2, il rispetto della biodiversità e la gestione delle acque in eccesso derivanti dalle precipitazioni.
Nell’ultimo periodo IGD è stata inclusa tra i 500 Europe’s Climate Leaders: una lista che Financial Times ha definito selezionando le società che hanno maggiormente ridotto le proprie emissioni di gas a effetto serra nel periodo 2016-2021. Inoltre, ISS ESG ha attribuito alle politiche e performance di sostenibilità di IGD il rating C+ con status Prime: un risultato, giunto in forma unsolicited, ossia non sollecitata da IGD stessa, che contribuirà a mettere in luce la Società presso gli investitori che focalizzano il proprio portafoglio su titoli i cui rating ESG siano virtuosi. Questi riconoscimenti sono frutto di un lungo percorso che IGD ha intrapreso ormai da oltre un decennio per agire in modo responsabile nel proprio business e all’interno delle comunità in cui opera, come testimoniano anche i nuovi progetti di Biodiversità messi in campo.
Nell’ultimo periodo IGD è stata inclusa tra i 500 Europe’s Climate Leaders: una lista che Financial Times ha definito selezionando le società che hanno maggiormente ridotto le proprie emissioni di gas a effetto serra nel periodo 2016-2021. Inoltre, ISS ESG ha attribuito alle politiche e performance di sostenibilità di IGD il rating C+ con status Prime: un risultato, giunto in forma unsolicited, ossia non sollecitata da IGD stessa, che contribuirà a mettere in luce la Società presso gli investitori che focalizzano il proprio portafoglio su titoli i cui rating ESG siano virtuosi.
Questi riconoscimenti sono frutto di un lungo percorso che IGD ha intrapreso ormai da oltre un decennio per agire in modo responsabile nel proprio business e all’interno delle comunità in cui opera, come testimoniano anche i nuovi progetti di Biodiversità messi in campo.
Il Financial Times riconosce l’impegno continuativo di IGD nell’abbattere le emissioni climalteranti
IGD è stata inclusa nella lista delle 500 società che sono risultate “Europe’s Climate Leaders 2023”, nella terza edizione redatta da Financial Times e da Statista che è stata resa nota nel maggio 2023. IGD era già stata annoverata tra le società Leaders nella lista che FT aveva pubblicato nel maggio 2022.
Sono state prese in considerazione esclusivamente società trasparenti nel calcolo delle proprie emissioni Scope 3, che collaborino con i monitoraggi del Carbon Disclosure Project e con la Science Based Targets initiative per l’analisi dei piani di riduzione delle emissioni. Nell’ambito di questo gruppo di società, sono state poi selezionate ed incluse nella lista pubblicata le aziende che hanno ottenuto le riduzioni più significative nell’andamento dell’intensità delle proprie emissioni GHG Scope 1 e 2 nell’arco del quinquennio 2016-2021, attraverso il calcolo delle tonnellate di emissioni di CO2 per ogni milione di euro di Ricavi.
Nell’ambito della lista dei Leaders 2023 figurano, insieme a IGD, 33 società italiane e 27 società del settore Property.
IGD vede perciò riconosciuti i propri sforzi nel combattere il cambiamento climatico, attraverso l’approccio disciplinato e consapevole che ha avviato già dal 2015.
Il rating di sostenibilità C+ con status Prime ottenuto da ISS ESG avrà grande peso nelle valutazioni degli investitori
IGD ha ricevuto, per la prima volta nella propria storia, un Corporate ESG rating dall’agenzia ISS ESG, ottenendo lo status “Prime” e rating C+.
Questo livello di valutazione indica che IGD si colloca tra le migliori società del settore in termini di politiche e di performance di sostenibilità, rispondendo pienamente ai requisiti previsti per gli operatori del real estate.
Il rating è stato attribuito a IGD in forma unsolicited, cioè senza che la Società l’avesse richiesto né sponsorizzato.
Da diversi anni IGD riceve inoltre una valutazione da parte di ISS, attraverso il Quality Score, che analizza e misura il rischio riferito agli ambiti Environment, Social e Governance e assegna un punteggio compreso tra 1 e 10 ai tre ambiti di performance.
In linea con i buoni risultati ottenuti da IGD nelle periodiche valutazioni relativamente a questo ultimo indice, il rating ottenuto riconosce la validità della strategia che la Società ha impostato sin dal 2011 e che ha poi fatto evolvere nel tempo, in funzione delle nuove priorità determinate dallo scenario e dall’evoluzione del business, conseguendo performance virtuose, che hanno un impatto concreto sui risultati della Società stessa e sugli interessi dei suoi stakeholder.
Proseguono i progetti per favorire la Biodiversità nelle aree di presenza dei Centri Commerciali
Nel Business Plan 2022-2024 IGD ha identificato la Biodiversità come uno degli ambiti della strategia di Sostenibilità aziendale, anche tenendo conto di quanto previsto dal Regolamento UE 2020/852. La scelta riflette la consapevolezza che il Centro Commerciale, in quanto presenza stabile nel territorio, ha l’opportunità non solo di tutelare ma anche di favorire la diversità biologica nell’area di riferimento: una consapevolezza maturata anche grazie alla certificazione BREEAM che IGD ha ottenuto per 10 asset, dal momento che il processo pone enfasi su well-being tanto all’interno quanto all’esterno del Centro Commerciale.
L’obiettivo stabilito nel Piano prevede che entro il 2024 IGD realizzi quattro progetti di sviluppo della Biodiversità in altrettanti Centri Commerciali.
Un primo progetto è stato avviato nel Centro Le Porte di Napoli, con interventi volti a creare una parete verde in grado di favorire sia un migliore clima interno alla struttura che a rendere il Centro Commerciale sempre più parte attiva nel contesto ambientale che lo circonda.
Più recentemente ha preso forma anche il progetto relativo al Centro d’Abruzzo, dove il 7 giugno scorso è stata inaugurata l’Oasi di Biodiversità, a disposizione di tutta la comunità, che presenta sia un nuovo percorso di piante autoctone che un Giardino delle Api, con due Bee-Hotel creati da Apicolturaurbana.it: un primo hotel è dedicato alle api di passaggio, mentre il secondo ospita api che già stanno producendo miele. Attraverso la riqualificazione di un’area del parcheggio del Centro Commerciale, trasformata in Oasi, IGD ha perciò realizzato l’obiettivo di proteggere la diversità biologica dell’ecosistema locale.
Per quanto riguarda gli ulteriori due progetti previsti dal Piano, figure tecniche specializzate stanno analizzando la situazione esistente per le aree in cui si trovano Coné, a Conegliano Veneto, e Portogrande, a San Benedetto del Tronto, con l’obiettivo di definire il piano operativo che coinvolgerà il Centro Commerciale veneto nel 2023 e quello marchigiano nel 2024.
Il 28 marzo scorso ha preso il via il progetto Waste2Value presso il Centronova di Villanova di Castenaso, in provincia di Bologna – Centro Commerciale in masterlease del portafoglio italiano di IGD, che ogni giorno vede la presenza di circa 8.000 visitatori.
Attraverso la trasformazione in nuovi prodotti di scarti alimentari – bucce d’arancia e fondi di caffè – raccolti all’interno di bar e ristoranti presenti nel Centro, prende forma un’iniziativa disegnata per ridurre gli sprechi, diffondere la cultura della sostenibilità e promuovere l’economia circolare nel territorio.
Il 28 marzo scorso ha preso il via il progetto Waste2Value presso il Centronova di Villanova di Castenaso, in provincia di Bologna – Centro Commerciale in masterlease del portafoglio italiano di IGD, che ogni giorno vede la presenza di circa 8.000 visitatori.
Attraverso la trasformazione in nuovi prodotti di scarti alimentari – bucce d’arancia e fondi di caffè – raccolti all’interno di bar e ristoranti presenti nel Centro, prende forma un’iniziativa disegnata per ridurre gli sprechi, diffondere la cultura della sostenibilità e promuovere l’economia circolare nel territorio.
Un utile processo di trasformazione fondato sulla collaborazione fra i partner
In una compostiera all’esterno del Centro avverrà la trasformazione degli scarti alimentari prodotti nella Galleria in ammendante, un fertilizzante naturale che sarà impiegato nelle aree verdi del Centronova stesso e in alcuni orti gestiti dalla comunità locale. A testimonianza del rapporto con il territorio, la compostiera è stata inserita all’interno di un box disegnato da Hazkj, giovane artista bolognese.
Un ampio coinvolgimento di stakeholder
Diverse le parti coinvolte nell’iniziativa:
a livello istituzionale, la Regione Emilia-Romagna, l’ATESIR (Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi Idrici e i Rifiuti), oltre al Comune di Castenaso;
come promotori del progetto: IGD SIIQ, Coop Alleanza 3.0 e Camst Group presenti con le proprie attività di ristorazione nel Centro;
la cooperativa sociale “La Fraternità”, attraverso la quale una persona fragile si inserirà nel mondo del lavoro, occupandosi di raccogliere i materiali di rifiuto e conferirli nella compostiera
Impronta Etica (l’Associazione senza fini di lucro che promuove la Responsabilità Sociale, di cui IGD è socia) nel ruolo di supervisore del progetto
La gestazione del progetto
Waste2Value nasce da un articolato processo di ideazione e prototipazione di idee, a valle di due hackaton, ovvero maratone creative che nel tempo hanno visto la partecipazione di circa 80 studenti e ricercatori universitari.
L’inaugurazione: un momento importante per l’intera comunità
Il 28 marzo 2023 all’inaugurazione della compostiera, alcuni studenti della scuola elementare di Castenaso ed i volontari che curano gli orti comunali hanno ripercorso l’intero ciclo di raccolta del rifiuto e conferimento nella compostiera, alla presenza delle figure apicali delle organizzazioni partner e delle autorità locali (rappresentate dal Sindaco di Castenaso e dal Direttore di Atersir).
Il ruolo di IGD
Consapevole del ruolo chiave che il Centro Commerciale può esercitare nel ridurre gli sprechi e nell’incentivare l’economia circolare, IGD è stato fra i promotori del progetto Waste2Value, che rispecchia in modo calzante le politiche espresse nel Business Plan al 2024 e nelle Ambizioni al 2030. L’impegno ad andare verso un Centro “zero waste” passa infatti attraverso lo sforzo volto, da un lato, a ridurre la produzione di rifiuti e, dall’altro, ad aumentare la quantità di materiali di scarto che vengono trasformati in nuove risorse.
Grazie al percorso di continuo miglioramento intrapreso, all’interno dei Centri Commerciali IGD ad oggi l’83% dei rifiuti prodotti è destinato al riciclo.
Vi presentiamo il 13° Bilancio di Sostenibilità riferito al 2022, un anno nel quale sono progressivamente riprese tutte le nostre attività dopo un biennio caratterizzato dalla pandemia da Covid-19. Si è trattato, però, anche di un anno nel quale ci siamo dovuti confrontare con nuovi problemi che, così come la pandemia, hanno avuto natura esogena ma hanno impattato direttamente sul nostro business.
Signori Stakeholder,
Vi presentiamo il 13° Bilancio di Sostenibilità riferito al 2022, un anno nel quale sono progressivamente riprese tutte le nostre attività dopo un biennio caratterizzato dalla pandemia da Covid-19. Si è trattato, però, anche di un anno nel quale ci siamo dovuti confrontare con nuovi problemi che, così come la pandemia, hanno avuto natura esogena ma hanno impattato direttamente sul nostro business. Dalla fine del 2021, infatti, abbiamo assistito ad una crescita esponenziale dei costi energetici, cui si si è aggiunto il clima di incertezza causato, a fine Febbraio, dall’inizio della guerra in Ucraina e la crescita inflattiva su livelli sconosciuti da circa 40 anni. Questo ha messo temporaneamente sotto pressione sia i nostri tenant sia i consumatori. Negli ultimi mesi dell’anno e ad inizio 2023 abbiamo osservato un’evoluzione in senso positivo dello scenario, che ci fa guardare al 2023 con fiducia.
In questo quadro complesso abbiamo avuto la conferma dell’importanza di aver intrapreso, nel 2011, un percorso orientato alla sostenibilità ed averlo sempre più integrato nel nostro modo di fare business. Quando abbiamo denominato la nostra strategia di sostenibilità secondo l’acronimo «G.R.E.A.T.», infatti, abbiamo inteso precisare le nostre priorità: ambiente, persone, etica, attrattività delle strutture e collaborazione con gli stakeholder. Dal punto di vista ambientale, è in questo contesto che abbiamo investito per rendere sempre meno energivore le nostre strutture. Siamo adesso soddisfatti nel osservare come, negli ultimi 10 anni, i consumi dei nostri Centri Commerciali siano diminuiti di oltre il 25%. Se non avessimo quindi investito in fotovoltaico, illuminazione a led, migliorie impiantistiche e non avessimo lavorato sul monitoraggio dei consumi e sulla gestione ordinaria dei nostri Centri Commerciali, in questo momento di incremento dei costi energetici avremmo avuto strutture più energivore e meno sostenibili sia dal punto di vista economico che ambientale.
La situazione esterna, inoltre, ha dimostrato quanto sia importante essere in grado di collaborare con voi stakeholder. È uno dei pilatri della nostra strategia di sostenibilità («T» come «together»), e con voi ci siamo confrontati nel corso dell’anno per comprendere le esigenze e definire risposte adeguate al contesto. Con i nostri operatori commerciali, in particolare, ci siamo interfacciati con maggiore assiduità rispetto al passato (ne è testimonianza la crescita significativa del numero di call che abbiamo organizzato nell’anno) in modo da individuare di volta in volta le soluzioni più adeguate per superare in maniera profittevole questo periodo.
Il solido percorso di sostenibilità che abbiamo intrapreso e gli obiettivi in chiave CSR che ci siamo dati all’interno del Business Plan 2022-2024 ci hanno inoltre permesso di cogliere l’opportunità di ricevere finanziamenti green, in grado di incontrare le preferenze degli investitori in quello specifico contesto di mercato. Per questo abbiamo definito il Green Financing Framework ad inizio anno ed abbiamo ottenuto nuovi mezzi per 215 milioni di euro attraverso un green loan che ha scadenza fino a 5 anni.
In relazione al Business Plan, il 2022 ha rappresentato il primo anno della sua applicazione. Semestralmente monitoriamo e condividiamo con il Consiglio di Amministrazione lo stato di avanzamento lavori dell’intero Piano, con un focus sul raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. Alla fine dell’anno abbiamo raggiunto il 43% di questi ultimi. Significa che siamo nella giusta direzione e che stiamo effettivamente realizzando quanto ci eravamo prefissi di portare a termine nel triennio. In questo Bilancio rendicontiamo puntualmente lo stato di raggiungimento di ciascun obiettivo, dichiarando, con trasparenza, sia le azioni svolte che quelle programmate per i prossimi anni.
Nel 2021, con l’occasione della definizione degli Obiettivi di Sostenibilità per il Business Plan, avevamo iniziato a svolgere una prima analisi per rivedere i nostri temi materiali. Nel 2022 abbiamo finalizzato questa attività, tenendo conto delle novità introdotte dal Global Reporting Initiative (GRI), lo standard di riferimento sulla rendicontazione di sostenibilità. Rispetto alla precedente definizione della materialità, il focus è, adesso, sugli impatti che la nostra organizzazione produce su ambiente, economia e persone.
L’analisi svolta ci ha permesso di identificare gli 10 temi materiali, che sono stati ricondotti all’interno dei 5 filoni strategici aziendali (GREAT) e, come i precedenti, sono alla base della strategia di sostenibilità di IGD. Nel Bilancio di Sostenibilità rendicontiamo le azioni svolte ed i risultati ottenuti nel corso dell’anno per ciascuno di questi temi materiali.
A tal proposito, nell’ambito «Green» rendicontiamo in merito a come le performance ambientali siano state influenzate nell’anno da due fattori: da una parte la scelta di IGD di investire 3 milioni di euro fra Italia (2,4 milioni) e Romania (€600.000) in attività ad impatto ambientale per migliorare l’efficienza energetica, la resilienza ai cambiamenti climatici e mitigare l’inquinamento prodotto delle nostre strutture (per un totale di 8,8 milioni di euro investiti negli ultimi 4 anni); dall’altra dalla necessità di identificare particolari forme di saving sui consumi, rese più impellenti dall’improvviso rincaro dell’energia. A questo proposito siamo stati fra i primi sottoscrittori delle «Linee Guida per il contenimento energetico delle gallerie commerciali» pubblicate dal Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali.
In termini di efficientamento energetico i risultati sono stati positivi: i nostri Centri Commerciali hanno ridotto le proprie emissioni di Co2 del 10% rispetto al 2021 (anno, quest’ultimo, caratterizzato per i primi mesi da restrizioni nelle aperture). Prendendo come baseline il 2018, il calo dell’anidride carbonica immessa in atmosfera è del 26%.
Questi risultati sono stati possibili in virtù del contributo degli interventi effettuati nel tempo. Cresce, in primo luogo, il peso dell’energia elettrica prodotta dagli 8 impianti fotovoltaici (che rappresenta il 5,8% sul totale dei consumi elettrici). Nel corso del 2022 abbiamo firmato lettere di intenti per l’inserimento di ulteriori 5 impianti fotovoltaici a partire dal 2023. Riteniamo inoltre significativo il contributo portato dall’inserimento di sistemi di illuminazione a led: presenti in 20 nostre Gallerie, nel 2022 hanno permesso un calo medio di oltre 300.000 kw/h per ciascun Centro Commerciale (equivalente al consumo medio annuo di energia elettrica di 115 famiglie di 4 persone).
Abbiamo inoltre proseguito il percorso per certificare Breeam i nostri asset: nel 2022 abbiamo certificato due ulteriori Centri Commerciali (uno dei quali, Maremà, ha raggiunto la doppia valutazione di «Excellent»). Attualmente il 64% (in valore) del nostro portafoglio è certificato Breeam (oltre al 95% che ha una certificazione ISO 14001).
Dalle analisi svolte durante l’anno, inoltre, abbiamo ritenuto fattibile, per IGD, la definizione di un target di riduzione delle emissioni (Scope 1 e 2) in linea con la logica «Science Based», ovvero orientata a limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi, come previsto nell’accordo di Parigi del 2015. In linea con la nostra ambizione di contribuire ad una «net zero society», intendiamo proseguire a lavorare in questa logica, che si configura come uno dei più diffusi (e sfidanti) riferimenti a livello internazionale.
Oltre alla sfera ambientale, al centro della nostra strategia di sostenibilità vi sono le persone: intendiamo comportarci in maniera «Responsibile» sia verso i dipendenti che verso tutti coloro che frequentano i nostri Centri Commerciali.
In linea con il tema materiale che abbiamo identificato («Buona occupazione»), nell’anno abbiamo investito in maniera particolare sulla formazione dei nostri dipendenti. È cresciuto l’investimento e, in Italia, il 100% dei dipendenti ha svolto almeno un’attività formativa. Ci siamo concentrati sulle competenze informatiche e sulle soft skills, continuando un percorso iniziato lo scorso anno. Abbiamo inoltre focalizzato la nostra attenzione sul coinvolgimento e sul benessere delle persone che lavorano in IGD. Sul primo tema abbiamo svolto la terza indagine di clima, alla quale ha partecipato l’85% dei dipendenti. Ne è emerso una quadro positivo, con diversi punti di forza e qualche debolezza. Su queste ultime abbiamo identificato le necessarie azioni di miglioramento, che porteremo a realizzazione dal 2023. In merito al benessere, è proseguito il Piano di Welfare aziendale (utilizzato dal 100% degli aventi diritto) e sono stati erogati buoni benzina per i dipendenti non dotati di auto aziendale, per far fronte ai rincari straordinari del periodo.
Sempre in tema di benessere, abbiamo deciso di seguire lo schema certificativo BioSafetyCertification elaborato dall’ente di accreditamento RINA in tutti i nostri Centri Commerciali, oltre alla sede. Si tratta di un modello di gestione che ha l’obiettivo di prevenire e mitigare il propagarsi delle infezioni, a tutela della salute delle persone da agenti biologici.
Nel capitolo «Ethical», poi, rendicontiamo in merito alla conferma dell’ottenimento del Rating di Legalità con il massimo del punteggio (tre stellette). In Italia solo l’8% delle aziende che ha ottenuto il Rating ha tale valutazione: questo conferma il nostro impegno a mantenere etica e legalità al centro del nostro modo di comportarci. L’ottenimento della certificazione anticorruzione ISO37001 nel 2019 in Romania e nel 2020 in Italia risulta in linea con questa scelta. Nel 2022 abbiamo svolto gli audit periodici e operato per risolvere le osservazioni da questo emerse.
Nell’anno abbiamo inoltre implementato il sistema di gestione dei rischi ERM dotandoci della funzione di Risk Manager in outsourcing. Come previsto dal nostro Piano, nel corso del 2023 ci impegneremo per una crescita dell’integrazione dei rischi di sostenibilità nel sistema di controllo interno e gestione dei rischi.
L’attrattività («Attractive») dei nostri Centri Commerciali risulta uno dei nostri obiettivi primari. Ed abbiamo scelto di perseguirlo in modo che la sostenibilità risulti uno dei driver. Per questa ragione all’interno dei lavori per il restyling del Centro Commerciale La Favorita di Mantova abbiamo posto particolare attenzione all’efficientamento energetico (sostituendo l’impianto di illuminazione esistente con uno a led) e alla vivibilità della struttura (creando nuove aree verdi e piazze pedonali). Sempre nella logica di garantire un’alta attrattività delle strutture, abbiamo ripreso ad organizzare eventi, il cui numero era sensibilmente diminuito a causa della pandemia. Ne abbiamo organizzati 531 in totale, ed abbiamo posto una particolare attenzione sia agli eventi socio-ambientali (che pesano sul totale 9 punti percentuale in più rispetto al periodo pre pandemico) che all’utilizzo delle opportunità del Piano di Marketing Digitale.
La vicinanza al territorio, operare insieme («Together») alla comunità locale rappresenta, inoltre, un modo di essere per i nostri Centri Commerciali. Nell’anno ci siamo interfacciati con 247 associazioni locali ed enti non profit ed abbiamo organizzato un evento su tre con una valenza territoriale.
I risultati che abbiamo raggiunto nell’anno si inseriscono in un contesto generale caratterizzato da una costante crescita dell’attenzione sulle tematiche ESG. Per quanto ci riguarda ci impegniamo a dare il nostro contributo al dibattito sia a livello nazionale che europeo. Esprimiamo, infatti, la presidenza del Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali e della Commissione ESG dello stesso ed abbiamo contribuito, nel corso dell’anno, a portare il nostro apporto al position paper definito a livello nazionale sulla «Energy Performance Building Directive» (EPBD), la più importante direttiva europea che ha per oggetto la diminuzione dei consumi energetici degli edifici. Partecipando ai Sustainability Group EPRA (European Public Real Estate Association) e ECSP (European Council of Shopping Places) monitoriamo l’evoluzione normativa e ci confrontiamo costantemente con i peers.
Contemporaneamente osserviamo come stia crescendo, nel tempo, l’attenzione verso le iniziative di sostenibilità realizzate da IGD. Nel solo 2022 sono stati 12 (2 in più rispetto al 2021) i rating unsollicited che hanno valutato il nostro impegno in chiave ESG, dai quali emerge come le nostre performance siano, complessivamente, in miglioramento.
L’essere infine inseriti in 10 indici borsistici con focus ESG (erano 8 nel 2021) ed essere stati citati in ben 86 articoli in cui si parla della nostra sostenibilità ci fa ritenere che la direzione che abbiamo imboccato oltre 10 anni fa e che stiamo portando avanti con tanto impegno sia quella corretta.
Dopo avere definito in primavera il proprio Green Financial Framework, lo scorso agosto IGD ha ottenuto da un pool di banche il primo green loan della propria storia, per un importo di rilievo: 215 milioni di euro. Approfondiamo le ragioni per cui questa forma di finanziamento è risultata quella preferibile nel contesto attuale e quale sia il nuovo profilo che emerge in termini di sostenibilità finanziaria: ne parliamo con Andrea Bonvicini, Direttore Finanziario di IGD.
Dopo avere definito in primavera il proprio Green Financial Framework, lo scorso agosto IGD ha ottenuto da un pool di banche il primo green loan della propria storia, per un importo di rilievo: 215 milioni di euro. Approfondiamo le ragioni per cui questa forma di finanziamento è risultata quella preferibile nel contesto attuale e quale sia il nuovo profilo che emerge in termini di sostenibilità finanziaria: ne parliamo con Andrea Bonvicini, Direttore Finanziario di IGD.
Che caratteristiche presenta questo green loan?
IGD ha ottenuto nuovi mezzi per 215 milioni di euro attraverso un finanziamento senior unsecured erogato da un pool di banche costituito da primari finanziatori nazionali ed internazionali. Il green loan ha scadenza a tre anni e presenta un’opzione di estensione sino a cinque anni; opzione che la Società potrà esercitare a propria discrezione.
Che cosa vi ha indotti a propendere per questo tipo di strumento?
Siamo partiti con un finanziamento green perché abbiamo valutato che sia lo strumento che meglio incontra le preferenze degli investitori nell’attuale contesto di mercato. Il principale beneficio che abbiamo visto in questa forma di finanziamento è la flessibilità in termini di liability management: la possibilità di estinguerlo in qualsiasi momento ci lascia infatti una porta aperta su altre opportunità di rifinanziamento, se in futuro le condizioni di mercato dovessero rivelarsi più favorevoli, ad esempio, all’emissione di un Corporate Bond. Per IGD si tratta di un aspetto cruciale: per restare in area investment grade – come siamo per Fitch che ci ha confermato un rating BBB-, con Outlook Stable – le agenzie di rating richiedono che la Società rifinanzi tutte le proprie future scadenze con almeno un anno di anticipo. Ecco perché una soluzione unsecured a tre anni con possibilità di ulteriore estensione ha soddisfatto al meglio le nostre esigenze.
Un lungo lavoro ha preparato la strada a questa nuova forma di finanziamento…
Siamo partiti dagli obiettivi di sostenibilità espressi nel Piano Industriale al 2024 e dalla volontà di ottenere strumenti di finanziamento che supportino gli investimenti necessari per realizzare quegli stessi obiettivi. Il primo passo è stato quindi la definizione di un Green Financial Framework – che abbiamo pubblicato lo scorso marzo – come premessa all’emissione di strumenti finanziari green. Il Framework di IGD è stato sviluppato in conformità con i Green Bond Principles 2021, pubblicati dall’International Capital Market Association (ICMA), nonché con i Green Loan Principles 2021, pubblicati dalla Loan Market Association (LMA). L’intero documento, elaborato con il supporto di un advisor finanziario di primario standing come BNP Paribas, è stato poi anche verificato da ISS, cui abbiamo chiesto una Second Party Opinion. Il Green Financial Framework ha definito i cosiddetti Elegible Green Projects, appartenenti alle seguenti categorie: Green buildings, Efficienza energetica, Energia rinnovabile e Trasporto “pulito”. La categoria più rilevante per noi in questo momento – e quindi anche quella che riceverà maggiori benefici dai proventi ottenuti dall’operazione di finanziamento conclusa ad agosto – è quella dei Green Buildings. Abbiamo infatti già 8 assets in portafoglio che hanno ottenuto la certificazione BREEAM e altri 9 dovrebbero ottenerla entro il 2024, secondo quanto previsto dal nostro Piano al 2024. Ma non ci fermiamo qui: stiamo infatti lavorando da tempo anche a un Sustainability-Linked Financial Framework, che verrà perfezionato nei prossimi mesi, per poter emettere strumenti finanziari collegati a performance di sostenibilità.
È stato facile mettere insieme un pool di banche su questa particolare forma di finanziamento?
Certamente siamo stati facilitati dalla crescente attenzione del mondo bancario nei confronti di questi strumenti, dal momento che i singoli istituti hanno a propria volta una strategia di sostenibilità che si concretizza attraverso la concessione di prestiti green. Avremmo potuto ambire al coinvolgimento di ulteriori banche nel pool, con la possibilità di raccogliere anche importi superiori, ma questo avrebbe richiesto più tempo. La nostra priorità era invece quella di giungere in tempi rapidi a rimborsare anticipatamente, attraverso il nuovo green loan, il precedente finanziamento sindacato da 200 milioni di euro, in scadenza nel 2023. I tassi d’interesse si stavano infatti già muovendo verso l’alto, ma, chiudendo in breve tempo la nuova operazione, siamo riusciti ad assicurarci uno spread contenuto.
Guardando al profilo delle scadenze, quali ulteriori esigenze di rifinanziamento IGD deve soddisfare?
Come si evince dall’infografica che rappresenta il profilo di maturity del debito, se consideriamo anche le linee committeed interamente disponibili, con quest’ultima operazione abbiamo di fatto già rifinanziato le scadenze finanziarie più importanti fino a tutto il 2023. Non abbiamo un fabbisogno significativo, dal momento che ci siamo sempre mossi con un certo anticipo nelle politiche di rifinanziamento, non solo per soddisfare i requisiti previsti dalle agenzie per il mantenimento di un rating in area investment grade, ma ancora prima per attenerci a una disciplina finanziaria che IGD si è data e che è sempre risultata premiante, in particolare in momenti critici come quelli attraversati durante i periodi di chiusura dei centri commerciali durante la pandemia.
A suo avviso, è cambiato il modo di valutare i profili delle società da parte delle agenzie di rating in questo nuovo scenario?
Anche le agenzie stanno cercando di valutare la portata delle ripercussioni che l’attuale situazione macroeconomica e la crisi energetica potranno avere sulle Società emittenti. Va sottolineato, peraltro, che i ricavi locativi di IGD sono protetti da una struttura di canoni indicizzati all’inflazione, mentre il maggiore costo dell’energia ha un impatto diretto sul Gruppo limitato ai consumi delle parti comuni del centro commerciale e alle superfici non affittate. Inoltre, i dati operativi che riceviamo quotidianamente mettono in evidenza un completo recupero delle vendite degli operatori rispetto al 2019, ultimo anno non impattato dalla pandemia, e di significativo incremento rispetto al 2021: segno che l’offerta di beni e servizi dei centri commerciali è al passo con i tempi ed in linea con le aspettative e i bisogni dei consumatori. Questo sicuramente è uno dei punti principali che interessano anche alle agenzie di rating nel valutare lo stato di salute e di sostenibilità dei nostri flussi di cassa. Inoltre, nella nota che ha accompagnato l’ultima credit opinion emessa il 16 settembre scorso, Fitch ha sottolineato la flessibilità offerta dal nuovo finanziamento come un elemento apprezzabile dato lo scenario in evoluzione.
Su che fronti si muoverà IGD nel prossimo futuro?
Per quanto ultimamente la nostra preferenza sia andata in direzione del debito unsecured, abbiamo circa 1,5 miliardi di euro di asset disponibili per effettuare operazioni di debito secured: è un “polmone” non trascurabile su cui IGD può contare. Anche se al momento non abbiamo esigenze concrete, stiamo comunque lavorando ad altre operazioni di rifinanziamento e saremmo in condizione di avere accesso a un’ampia gamma di strumenti finanziari, che si tratti di green o sustainability linked bond, prestiti obbligazionari convertibili, private placement e finanziamenti bancari secured o unsecured. Nel passato, abbiamo sempre dato prova di avere a disposizione un ventaglio di strumenti finanziari differenti e di sapere selezionare quello più opportuno per le nostre esigenze in funzione delle condizioni di mercato. Anche oggi, siamo nella condizione avere di fronte a noi diverse soluzioni.
Il Business Plan che il Consiglio di Amministrazione di IGD ha approvato lo scorso dicembre contiene 41 target quantitativi per il triennio 2022-2024 e identifica 22 Ambizioni al 2030. In questo primo semestre in cui il Piano è entrato in fase di concreta realizzazione, IGD ha lavorato sui diversi progetti di sostenibilità che costituiscono il percorso del suo “Becoming GREAT”, lungo le direttici Green, Responsible, Ethical, Attractive e Together.
Percorriamo di seguito i principali risultati maturati in questo primo semestre 2022.
IGD NE MONITORA ATTENTAMENTE L’AVANZAMENTO E NE RENDICONTA I RISULTATI SEMESTRALMENTE AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE.
Il Business Plan che il Consiglio di Amministrazione di IGD ha approvato lo scorso dicembre contiene 41 target quantitativi per il triennio 2022-2024 e identifica 22 Ambizioni al 2030.
In questo primo semestre in cui il Piano è entrato in fase di concreta realizzazione, IGD ha lavorato sui diversi progetti di sostenibilità che costituiscono il percorso del suo “Becoming GREAT”, lungo le direttici Green, Responsible, Ethical, Attractive e Together.
Percorriamo di seguito i principali risultati maturati in questo primo semestre 2022.
IGD ha confermato, anche per il 2022, l’acquisto di energia elettrica proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili nei propri Centri Commerciali.
La Società ha inoltre siglato accordi che permetteranno la realizzazione di impianti fotovoltaici in ulteriori cinque centri commerciali.
Facendo seguito agli accordi siglati nel 2021 con 2 importanti players internazionali nel settore della ricarica della auto elettriche, sono iniziati i lavori per la realizzazione di charging station fast in 7 Centri Commerciali
Nella prima metà del 2022 il 70% dei dipendenti in Italia e il 60% di quelli in Romania hanno partecipato ad attività di formazione.
È stata inoltre realizzata una “pulse survey” tra la popolazione aziendale per approfondire alcune possibilità collegate al welfare aziendale.
È stata infine rinnovata la Biosafety Trust Certification per 7 centri Commerciali e per gli uffici della sede centrale di Bologna, che garantisce il presidio della salute di visitatori e dipendenti in linea con i protocolli in materia, anche volti a contrastare i contagi da COVID-19.
È stata realizzata l’attività di Induction dei membri del Consiglio di Amministrazione su risultati e obiettivi del percorso di sostenibilità di IGD.
In merito alla certificazione anticorruzione ISO37001, L’Audit di Sorveglianza ha confermato l’efficacia del Sistema di Gestione dell’Organizzazione di IGD e ne ha attestato la conformità a quanto richiesto dalla normativa.
Sono proseguiti i progetti di restyling e di refurbishing volti a rendere gli immobili sempre più attraenti, innovativi ed efficienti sotto il profilo energetico. Nel primo semestre gli interventi hanno avuto luogo in quattro centri commerciali: a La Favorita di Mantova, con l’installazione del sistema di illuminazione a LED, al centro Portogrande nella provincia di Ascoli Piceno e al centro Leonardo di Imola per interventi di efficienza energetica, nonché al centro ESP di Ravenna, con un revamping impiantistico.
In concomitanza con le riaperture, sono state realizzate iniziative a sfondo sociale nel 90% dei centri commerciali del portafoglio italiano di IGD.
Come premessa all’emissione di strumenti finanziari collegati alla sostenibilità, IGD si è dotata di un Framework di Sostenibilità, che ha peraltro reso pubblico sul proprio sito web.
La Società ha inoltre deciso di riprendere il progetto “Social Borgo”, con focus sulla partecipazione della comunità locale (interrotto in periodo Covid)
Chiare ambizioni al 2030, obiettivi quantificabili al 2024 e cinque cantieri di lavoro aperti su vari fronti della sostenibilità: l’agenda di IGD ha impegni precisi, con risultati che già ripagano del grande sforzo comune profuso a partire dal 2011 (anno in cui la società ha iniziato questo percorso).
Approfondiamo questi temi ponendo alcune domande a Francesco Soldi, Responsabile Marketing e Responsabilità Sociale di IGD.
Chiare ambizioni al 2030, obiettivi quantificabili al 2024 e cinque cantieri di lavoro aperti su vari fronti della sostenibilità: l’agenda di IGD ha impegni precisi, con risultati che già ripagano del grande sforzo comune profuso a partire dal 2011 (anno in cui la società ha iniziato questo percorso).
La pianificazione di sostenibilità in IGD è un esercizio sempre più strutturato e completamente integrato con la strategia e l’operatività aziendale. Il nuovo Piano di Sostenibilità, con obiettivi al 2024 e ambizioni al 2030, rispecchia l’impegno serio e concreto della Società a essere sempre più sostenibile in logica ESG in un mondo post-pandemico.
Approfondiamo questi temi ponendo alcune domande a Francesco Soldi, Responsabile Marketing e Responsabilità Sociale di IGD.
IGD oggi ha ben 11 società esterne che le assegnano un rating sulla base di parametri ESG. Che considerazioni discendono da questo fatto?
Negli anni, IGD ha investito in modo convinto energie e risorse per migliorare continuamente il proprio profilo ESG. Partiti dal 2014, siamo oggi al quarto Business Plan che vede un Piano di Sostenibilità completamente integrato nella strategia di gestione aziendale: i numerosi rating ESG esterni, con punteggi che, laddove confrontabili, ci vedono in progressivo miglioramento anno su anno, non fanno altro che confermare che siamo sulla buona strada. Di recente, inoltre, siamo stati inseriti in due prestigiose classifiche di sostenibilità: quella redatta, a livello italiano, da Il Sole 24 Ore in collaborazione con Statista, che ci ha collocato tra i 150 leader nazionali per il 2021 sui temi della sostenibilità; mentre quella realizzata a livello europeo dal Financial Times, sempre in collaborazione con Statista, ci vede tra i Climate Leaders 2022, ovvero tra le 400 società europee e le 19 società italiane che hanno maggiormente ridotto la propria impronta carbonica nel periodo 2015-2020, con un calo del 21% delle emissioni di CO2 misurate in termini di intensità energetica a parità di metri quadri del portafoglio immobiliare.
Prima di focalizzarci sul nuovo Piano di Sostenibilità, può indicarci quali siano state le effettive performance rispetto agli obiettivi del Piano precedente, per il triennio 2019-2021?
Abbiamo raggiunto circa l’80% del complesso degli obiettivi raggiungibili nel periodo 2019-2021; un dato che si confronta con una percentuale di successo del 90% che aveva caratterizzato il Piano 2016-2018. Alla luce del contesto esterno, giudichiamo questo un buon risultato. Quando abbiamo varato il Piano di Sostenibilità nel 2019, infatti, non potevamo prevedere gli impatti che avrebbe avuto la pandemia su due dei tre anni coperti dal Piano, con riflessi che hanno inevitabilmente condizionato tanto la capacità di investimento di IGD quanto la possibilità di raggiungere i target definiti in merito agli eventi di carattere aggregativo all’interno dei nostri centri commerciali. Si tratta di obiettivi che rimangono comunque per noi importanti: ci siamo dunque già impegnati per riprenderli nel nuovo Piano.
La sostenibilità offre benefici attraenti, ma presenta anche un costo. Quali investimenti in sostenibilità ha messo in campo IGD negli ultimi anni per raggiungere gli obiettivi che si era posta?
Complessivamente negli ultimi due Piani abbiamo investito circa 12 milioni di euro in sostenibilità, di cui 5,8 milioni di euro nel periodo 2019-2021. Nel nuovo Piano abbiamo voluto imprimere un’accelerazione ai progetti, prevedendo di investire ulteriori 13 milioni nel periodo compreso tra il 2022 e il 2024.
Veniamo dunque a parlare di questo nuovo Piano di sostenibilità, che traghetterà IGD verso il 2024 e che guarda per alcuni aspetti anche oltre, con un orizzonte che arriva alla fine del decennio in corso. Dati i molteplici elementi di incertezza, come l’avete impostato?
Siamo partiti dall’idea che una pianificazione mirata a guidare IGD oltre il periodo pandemico debba basarsi sulla volontà di destinare una buona parte del piano di investimenti a rendere sempre più sostenibile il business. La nostra strategia di sostenibilità continua, perciò, a essere impostata sui temi della matrice di materialità, che era stata parzialmente rivisitata nel 2020, mantenendo la struttura GREAT (Green, Responsible, Ethical, Attractive, Together). Sulla base de temi material abbiamo infatti definito i rischi e le opportunità legati a una gestione sostenibile del business e identificato 41 obiettivi quantitativi da raggiungere per il triennio 2022-2024. Tutti gli obiettivi sono stati calati nei singoli ambiti di operatività aziendale. Abbiamo inoltre identificato 22 ambizioni che ci guideranno lungo la strada verso il 2030, come linee di indirizzo concreto attraverso le quali dare il nostro contributo alle strategie di sviluppo sostenibile definite dalle Nazioni Unite nei Sustainable Development Goals.
Dove possiamo esaminare l’insieme di questi obiettivi?
Quali sono i progetti su cui si concentrano maggiormente i vostri sforzi in questo momento?
All’interno delle attività che stiamo portando avanti per raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano, in questo momento abbiamo cinque importanti cantieri di lavoro.
Il primo riguarda il progetto pilota che mira a fare diventare il centro ESP di Ravenna un centro con “zero energy emissions”.
Un secondo fronte su cui stiamo lavorando riguarda l’accordo con una importante cooperativa sociale di Bologna, La Fraternità, per l’apertura del secondo punto vendita del progetto “And circular” nelle nostre Gallerie Commerciali: dopo lo store aperto a fine 2021 presso il Centro Borgo e visti i buoni risultati ottenuti, abbiamo definito l’accordo per un secondo punto vendita presso il Centro Lame (sempre a Bologna). Sarà così possibile sviluppare una innovativa iniziativa che coniuga impegno ambientale e sociale, attraverso un progetto di economia circolare (raccolta abiti usati e loro messa in vendita) e opportunità di lavoro (a regime il progetto darà complessivamente lavoro a 7 persone, di cui 3 con fragilità).
In terzo luogo, portiamo avanti il nostro impegno verso la mobilità sostenibile: stiamo lavorando per inserire ricariche “fast” in accordo con due multinazionali leader del settore in 10 Centri Commerciali (ad oggi abbiamo Supercharger in tre centri commerciali).
Stiamo inoltre analizzando le opportunità offerte dalle recenti normative inerenti le Comunità Energetiche, anche alla luce delle novità introdotte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con l’obiettivo di individuare le location più idonee nel nostro portafoglio immobiliare.
Il quinto cantiere su cui stiamo lavorando racchiude l’intero nostro impegno in chiave ambientale. Nel Bilancio 2021 abbiamo rendicontato, oltre che in merito alle emissioni dirette Scope 1 and 2, anche sulle emissioni indirette, di tipo Scope 3. Abbiamo così definito la totalità delle nostre emissioni in modo da avere la possibilità di definire gli step necessari per ottenere la validazione di almeno uno degli obiettivi ambientali da parte della Science-Based Target Initiative (SBTi), istituzione che gode della massima autorevolezza a livello internazionale per certificare il nostro contributo a contenere l’aumento della temperatura globale al di sotto di 1.5° rispetto al livello pre-industriale, come definito dall’Accordo di Parigi del 2015
Il Comitato di Sostenibilità ha quindi un’agenda molto piena…
Il Comitato quest’anno ha ampliato il proprio ruolo. Oggi tutte le Direzioni di IGD sono rappresentate al suo interno. Anche il rapporto di interlocuzione con il Consiglio di Amministrazione è divenuto più strutturato: ci siamo infatti impegnati a rendicontare ogni sei mesi in merito allo stato di avanzamento dei progetti inclusi nel nuovo Piano.
Vi presentiamo il 12° Bilancio di Sostenibilità che si riferisce al 2021, un anno di transizione per il nostro settore. Avevamo concluso il 2020 con la consapevolezza che il percorso di sostenibilità intrapreso rappresentasse la giusta via anche di fronte alle sfide imprevedibili cui la pandemia ci aveva messo di fronte.
Signori Stakeholder,
Vi presentiamo il 12° Bilancio di Sostenibilità che si riferisce al 2021, un anno di transizione per il nostro settore. Avevamo concluso il 2020 con la consapevolezza che il percorso di sostenibilità intrapreso rappresentasse la giusta via anche di fronte alle sfide imprevedibili cui la pandemia ci aveva messo di fronte. Rappresentava il nostro modo di essere: a nostro avviso chi intende rimanere all’interno di un business in una logica di lungo periodo non può esimersi dal dare il proprio contributo verso un’economia low carbon, a mettere le persone, la loro salute e sicurezza al centro della propria modalità di lavorare, agire in maniera etica sia nelle proprie scelte che nei confronti di tutti gli interlocutori, rendendo al contempo sempre più attrattive le proprie strutture in una logica di collaborazione nei confronti di tutti gli stakeholders, anche nei contesti locali in cui operiamo. In poche parole, abbiamo creduto nella nostra strategia, che denominiamo «Becoming GREAT», ritenuta quanto mai attuale anche in un periodo di incertezza come quello che stiamo vivendo.
Nel 2021 questa consapevolezza si è ulteriormente rafforzata. Abbiamo osservato intorno a noi una crescita dell’attenzione verso le tematiche di sostenibilità a livello globale (la COP 26 ha avuto una eco che mai eventi simili avevano avuto nel passato), europeo (con la nuova Tassonomia ed altri interventi normativi con impatto anche sul nostro settore) e nazionale (con l’approvazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nel quale importanti investimenti sono destinati alla transizione verso un’economia più sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale). Allo stesso tempo osserviamo, nell’interlocuzione con voi stakeholders, quanto queste tematiche vi stiano sempre più a cuore.
Il 2021 è stato l’anno in cui abbiamo pianificato i nostri impegni futuri, con la definizione del nuovo Business Plan 2022-2024.
Nel redigerne i contenuti, abbiamo tenuto conto sia del contesto normativo che delle vostre sollecitazioni.
Per questo siamo partiti da una consapevolezza: un Business Plan che intenda traguardare IGD nel periodo post pandemico non può che avere alla base la decisione di destinare una parte molto significativa dei propri investimenti a rendere sempre più ambientalmente e socialmente sostenibile il proprio business. Per questa ragione il nuovo Business Plan prevede un investimento di circa 13 milioni di euro per finanziare i 41 target introdotti. Si tratta di target misurabili, sul cui livello di raggiungimento annualmente rendiconteremo. Abbiamo inoltre sentito la necessità di voler rendere chiaro quali siano gli indirizzi e le nostre priorità fino al 2030. Le abbiamo chiamate «ambizioni» e rappresentano 22 linee di indirizzo su cui lavoreremo per dare il nostro contributo alle strategie di sviluppo sostenibile definite dalle Nazioni Unite con gli SDGs.
Nel Bilancio di Sostenibilità che vi presentiamo, inoltre, abbiamo inserito il resoconto degli ultimi 3 anni. Il 2021, infatti, è stato anche l’ultimo anno della pianificazione 2019-2021.
Quando ne definimmo i contenuti, non potevamo pensare che 2 dei 3 anni sarebbero stati caratterizzati da una pandemia di carattere globale, con ripercussioni significative sia sulla capacità di investimento dell’azienda che sulla possibilità di organizzare eventi aggregativi nei nostri Centri Commerciali. Per questa ragione non siamo stati in grado di completare tutti gli obiettivi che ci eravamo dati, sui quali ci siamo comunque presi l’impegno di lavorare durante il prossimo Piano. Riteniamo comunque importante sottolineare con trasparenza e con correttezza nei vostri confronti il livello di raggiungimento per ciascun obiettivo che ci siamo dati: sostenibilità, a nostro avviso, significa anche questo.
Rientra nella nostra strategia anche la gestione dei rischi collegati alla sostenibilità. Annualmente li monitoriamo, valutiamo i risultati raggiunti e li rendicontiamo nel Bilancio. Anno dopo anno affiniamo il c.d. «cruscotto»: nel 2021 abbiamo aggiunto nuovi rischi collegati a fattori contingenti (come ad esempio l’incremento del costo dell’energia) ed abbiamo definito, per ciascun rischio, l’opportunità collegata.
Allo stesso tempo riteniamo opportuno inquadrare il nostro percorso di sostenibilità all’interno delle best practices a livello internazionale.
Rendicontiamo in linea con gli standard GRI ed EPRA. A tal proposito nel 2021 abbiamo ottenuto per il 7° anno l’«EPRA sBPR Gold Award» per il Bilancio di Sostenibilità e per il 4° l’«EPRA BPR Gold Award» per il Bilancio Finanziario Consolidato.
Inoltre, dopo aver formalizzato nel 2020 la nostra adesione al Global Compact delle Nazioni Unite, nel presente Bilancio riportiamo la «Communication on progress», la rendicontazione annuale delle politiche e le azioni realizzate nel corso del 2021 in riferimento ai Principi individuati dalle Nazioni Unite in merito a diritti umani, lavoro, ambiente ed anticorruzione. Allo stesso modo, per il terzo anno rispondiamo alle raccomandazioni della Task Force sulle comunicazioni di informazioni di carattere finanziario relative al clima (TCFD).
Nel complesso i risultati che abbiamo ottenuto nel 2021 ci soddisfano. Anche le performance che abbiamo registrato (specialmente quelle ambientali), quando confrontabili con il periodo pre-pandemico, sono risultate in sensibile miglioramento.
A tal proposito, in ambito climatechange, come riportiamo nel capitolo «Green», nel corso del 2021 abbiamo proseguito ad investire sull’efficienza energetica.
Con gli 1,2 milioni di euro che abbiamo investito in Italia sul miglioramento dell’efficienza energetica (a cui si sommano i 620.000 investiti in Romania) abbiamo raggiunto l’investimento complessivo di 5,8 milioni di euro nei 3 anni del Piano, superando l’obiettivo che ci eravamo posti (5 milioni). Grazie a questi investimenti strutturali, a cui si unisce una forte attenzione gestionale ed un continuo monitoraggio delle performance, i consumi energetici hanno registrato un calo nell’anno, non collegato alla ridotta operatività delle Gallerie a seguito delle restrizioni. Rileviamo infatti con piacere che negli ultimi 7 mesi dell’anno abbiamo ridotto i consumi energetici del 14% rispetto allo stesso periodo del 2019. Fra gli investimenti effettuati, prosegue la crescita del peso dell’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici installati in 8 nostri Centri Commerciali, che attualmente influiscono per circa il 7% sul totale dell’energia consumata nell’anno (pesavano il 3,4% nel 2019). Anche l’illuminazione a led, che abbiamo inserito in 19 nostre Gallerie, ci permette una riduzione dei consumi energetici: se non avessimo investito su questo, nel 2021 avremmo consumato il 6,5% in più (il risparmio ottenuto è equivalente al consumo di un Centro Commerciale di medio-gradi dimensioni).
Da quest’anno, inoltre, rendicontiamo in merito al c.d. Scope 3, ovvero le emissioni indirettamente collegate al nostro business. La valorizzazione di queste emissioni, che si affianca alla valutazione degli Scope 1 e 2, su cui rendicontiamo da alcuni anni, ci permette di avere la completa consapevolezza del nostro impatto a livello ambientale.
Nel corso del 2022 valuteremo le nostre performance, ed, in linea con le migliori pratiche internazionali, individueremo specifici target di riduzione in una logica «Science-Based», ovvero orientata a limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5°, come indicato nell’Accordo di Parigi sul Clima del 2015. Lavoreremo quindi nell’ottica di ottenere la validazione degli obiettivi da parte della Science-Based Targets Initiative (SBTi), fra i più autorevoli network internazionali attivi sul tema.
Oltre alla sfera ambientale, la nostra strategia di sostenibilità pone al centro le persone. Per questo intendiamo comportarci in maniera responsabile sia nei confronti dei dipendenti aziendali che di tutti coloro che vivono le nostre strutture.
Nel capitolo «Responsible» rendicontiamo quindi non solo in merito alla stabilità e qualità occupazionale che abbiamo garantito nel corso dell’anno, ma anche sugli investimenti che abbiamo sostenuto sia per strutturare la nuova funzione aziendale dell’Information Tecnology, sia per far crescere le competenze dei dipendenti. A tal proposito evidenziamo come la centralità dell’aspetto formativo, specialmente in un contesto in forte mutamento come quello attuale, sia strategico per il prossimo futuro. Per questo abbiamo deciso di incrementare l’investimento in formazione, focalizzandoci sulle soft skills e sulle competenze digitali.
Continuiamo inoltre a porre forte attenzione sul tema del benessere, sia dei nostri dipendenti (il 100% di loro ha usufruito dei vantaggi del Welfare aziendale) sia di coloro che lavorano o frequentano le nostre strutture. A tal proposito nel 2021 abbiamo deciso di seguire lo schema certificativo BioSafetyCertification elaborato dall’ente di accreditamento RINA, il primo modello di gestione introdotto sul mercato che si pone l’obiettivo di prevenire e mitigare il propagarsi delle infezioni, a tutela della salute delle persone da agenti biologici, quale in particolar modo quelle legate all’attuale contingenza dettata dal Covid-19.
Per adesso sono 7 i nostri Centri Certificati, oltre alla sede. Entro il 2024 la certificazione interesserà tutte le nostre Gallerie.
Anche nel 2021 abbiamo poi confermato come etica e legalità rappresentino fattori ineliminabili nel nostro modo di fare business («Ethical»).
Dopo aver raggiunto la certificazione ISO37001, lo standard internazionale di riferimento per i sistemi di gestione anticorruzione, nel corso dell’anno abbiamo sottoposto ad audit le nostre azioni ed individuato, fra gli adeguamenti, quello in merito alla procedura degli acquisti, nella logica di una gestione sempre più responsabile della supply chain (uno degli obiettivi su cui lavoreremo strutturalmente nel corso del prossimo piano). Il nostro impegno per una governance in linea con le migliori pratiche a livello nazionale è stato riconosciuto, nel corso dell’anno da due significativi riconoscimenti: è stato valutato con il miglior score possibile il nostro «rischio sulla governance» nella valutazione di ISS (Institutional Shareholder Services) e siamo stati inseriti fra le top 5 aziende quotate extra le prime 100 nell’Integrated Governance Index sviluppato da Etica News.
Abbiamo inoltre proseguito il nostro impegno per rendere sempre più attrattivi («Attractive») i Centri Commerciali. Nel corso dell’anno abbiamo portato a realizzazione alcune novità che caratterizzeranno anche il nostro prossimo Business Pan: nuovo merchandising mix per adeguare la nostra offerta commerciale (34 le nuove insegne inserite, il numero più alto degli ultimi anni); focus sulla salute dei cittadini, con l’inserimento della prima clinica medica in un nostro Centro Commerciale e con l’apertura di due hub vaccinali che hanno dato a circa 400.000 persone di Ravenna e Palermo la possibilità di vaccinarsi; utilizzo delle opportunità offerte dall’evoluzione digitale per accrescere costantemente l’interazione con i visitatori, mettendo in pratica quanto previsto dal nostro Piano Digitale.
Per affrontare nel migliore dei modi questa fase, abbiamo proseguito la collaborazione con voi stakeholders, mantenendo un dialogo continuo e lavorando insieme («Together») in una logica di collaborazione. Gli oltre 1.000 incontri organizzati con i tenant, i 17.000 visitatori e non ascoltati tramite specifiche survey, così come gli 89 investitori incontrati (di cui 25 nuovi) sono una prova dell’impegno che abbiamo profuso.
Intraprendere un percorso di sostenibilità, per noi, ha sempre significato anche contribuire al dibattito su queste tematiche a livello nazionale ed internazionale, con focus particolare su quanto accade nel nostro settore. Per questa ragione, nel corso del 2021 abbiamo promosso ed aderito al «Manifesto per la sostenibilità» del Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali, anche in virtù dei ruoli che abbiamo nell’associazione, di cui esprimiamo sia la Presidenza generale che quella della Commissione ESG. Abbiamo proseguito la partecipazione ai Sustainability Group EPRA (European Public Real Estate Association) e ECSP (European Council of Shopping Places), presidiando le proposte del legislatore europeo in modo da analizzarle, valutarle e, con la collaborazione delle altre società del settore, proporre in ambito associativo eventuali modifiche.
Al termine del terzo Business Plan in cui abbiamo lavorato per l’integrazione della sostenibilità nel nostro modo di fare business, possiamo ritenerci soddisfatti dei risultati raggiunti.
L’essere oggetto di valutazione, nel corso del 2021, da parte di 11 società di Rating focalizzate sui parametri ESG e continuare a crescere anno dopo anno nei loro giudizi, ci dice che siamo nella giusta direzione.
In questo numero parliamo: del nuovo progetto di economia circolare AND sulla raccolta degli abiti usati di cui IGD è partner e dell’apertura del primo AND store al Centro Borgo del conseguimento della certificazione “Biosafety Trust Certification” per la sede IGD e per 7 Centri Commerciali del riconoscimento, ottenuto per il settimo anno consecutivo, dell’“EPRA […]
In questo numero parliamo:
del nuovo progetto di economia circolare AND sulla raccolta degli abiti usati di cui IGD è partner e dell’apertura del primo AND store al Centro Borgo
del conseguimento della certificazione “Biosafety Trust Certification” per la sede IGD e per 7 Centri Commerciali
del riconoscimento, ottenuto per il settimo anno consecutivo, dell’“EPRA Sustainability Best Practices Recommendations (sBPR) Gold Award” per il Bilancio di Sostenibilità 2020 e del posizionamento di IGD tra le prime 40 società quotate più green a livello nazionale nel 2021
Progetto AND Circular
L’industria della moda ha un forte impatto ambientale e sociale, dovuto anche a comportamenti individuali: si stima che ogni persona acquisti annualmente in media 20 chili di vestiti e ne produca 4 da gettare ad ogni cambio stagione, dopo aver indossato gli abiti solo 7 o 8 volte.
Per far fronte a questa problematica e dare una seconda vita agli abiti e alle persone, la Cooperativa Sociale La Fraternità ha avviato il progetto AND Circular, dove “AND” rappresenta l’acronimo di “A new Day, un giorno nuovo”. L’ambizione del progetto è “sensibilizzare le persone, offrendo ai consumatori la possibilità di essere parte attiva nel ridurre l’impatto ambientale della moda sull’ambiente”, spiega Francesca Tonelli, Chief executive della cooperativa sociale La Fraternità.
IGD, a conferma del proprio impegno sociale e ambientale, si è resa partner del progetto, avviando insieme ad AND Circular, e con il patrocinio del Comune di Bologna e della Regione Emilia Romagna, un progetto di economia circolare: a partire dal 18 Ottobre 2021 sono stati installati all’interno dei Centri Commerciali IGD di Bologna (Centro Borgo, Centro Lame e CentroNova) tre cassonetti intelligenti per la raccolta di abiti usati, dove le persone possono conferire i vestiti che non indossano più. Tali abiti vengono raccolti dalla cooperativa sociale “La Fraternità”, successivamente selezionati e smistati e, se non riutilizzabili, vengono lavorati dai detenuti della Casa Circondariale di Bologna o venduti dalla cooperativa stessa.
Oltre ai cassonetti intelligenti, nell’ambito del progetto è stato contemporaneamente aperto il primo AND Store all’interno del Centro Borgo, un concept innovativo che riunisce più realtà operanti nell’ambito sociale. Il punto vendita, che ha ottenuto fin dall’inizio un buon riscontro in termini di vendite, dà lavoro a quattro persone, di cui una con fragilità, ed è il primo di questa tipologia in un Centro Commerciale IGD.
Abbiamo ritenuto importante dare il nostro concreto sostegno ad un’idea di business che unisce sostenibilità, qualità e territorio – ha dichiarato Daniele Cabuli Direttore Generale di IGD Siiq.
Per maggiori informazioni è possibile leggere il comunicato stampa al link.
Biosafety Trust Certification
IGD ha ottenuto il conseguimento della “Biosafety Trust Certification” per la sede di Bologna e per 7 Centri Commerciali (Centrosarca, Puntadiferro, Katanè, Conè, ESP, Tiburtino, Le Porte di Napoli). Tale risultato certifica quanto implementato in termini di salute, sicurezza e prevenzione dai rischi di contagio da agenti biologici sia nei Centri Commerciali che in sede.
La certificazione è stata rilasciata da parte dell’ente RINA, che ha sviluppato il primo schema certificativo dei sistemi di gestione per prevenire e mitigare il propagarsi delle infezioni a tutela della salute delle persone da agenti biologici. IGD conferma quindi il proprio impegno per il benessere, la salute e la sicurezza tanto dei propri dipendenti, quanto dei visitatori dei Centri Commerciali.
Per maggiori informazioni è possibile leggere il comunicato stampa al link.
Riconoscimenti
Per il settimo anno consecutivo, IGD ha ricevuto il maggior riconoscimento – EPRA sBPR Gold Award – per il Bilancio di Sostenibilità da parte della European Public Real Estate Association. Questo prestigioso riconoscimento viene assegnato alle società immobiliari che più hanno rispettato le Sustainability Best Practice Recommendations (sBPR) in merito ai bilanci di sostenibilità. Gli EPRA Sustainability Awards 2021 sono stati assegnati a seguito di un’attenta analisi dei bilanci di sostenibilità delle 166 società immobiliari europee membri dell’associazione, con lo scopo di verificare il livello di adesione alle Best Practice Recommendations di EPRA riguardo la coerenza e la trasparenza delle informazioni fornite.
Per maggiori informazioni è possibile leggere il comunicato stampa al link.
IGD è stata inoltre inserita dalla società di rating Refinitiv fra le 40 società quotate più green a livello nazionale nel 2021. La società ha elaborato un ranking sui titoli di Piazza Affari con le emissioni più contenute, pubblicato dal quotidiano MF-Milano Finanza nel mese di agosto 2021. La metodologia utilizzata tiene conto di categorie quali emissioni, rifiuti, biodiversità, sistemi di gestione ambientale, innovazione di prodotto, ricavi green e uso delle risorse.
Gli investitori si appoggiano sempre di più sui rating ESG nel selezionare le aziende di cui acquistare le azioni oppure finanziare il debito, nonostante i risultati di questi rating possano essere molto diversi a seconda dei criteri di assessment adottati dalle varie agenzie. Approfondiamo questi temi ponendo alcune domande a Francesco Soldi, Responsabile Marketing e Sostenibilità di IGD.
Dall’ultima edizione della Sustainability Week di Borsa Italiana IGD ha ricavato alcune interessanti evidenze, in merito al crescente interesse degli operatori dei mercati finanziari su temi ambientali e sociali che riguardano il proprio business.
Gli investitori si appoggiano sempre di più sui rating ESG nel selezionare le aziende di cui acquistare le azioni oppure finanziare il debito, nonostante i risultati di questi rating possano essere molto diversi a seconda dei criteri di assessment adottati dalle varie agenzie.
Approfondiamo questi temi ponendo alcune domande a Francesco Soldi, Responsabile Marketing e Sostenibilità di IGD.
IGD ha partecipato a inizio luglio alla quinta edizione della Sustainability Week organizzata da Borsa Italiana, dedicata al confronto tra 62 aziende italiane e 110 istituzioni di asset management internazionali. Che tipo di interesse avete riscontrato quest’anno?
IGD partecipa a questo evento di Borsa Italiana incentrato sui temi di sostenibilità sin dalla prima edizione del 2017. Nel tempo abbiamo visto crescere l’interesse degli investitori nei nostri confronti come azienda. Se cinque anni fa avevamo due incontri in agenda, nel 2021 abbiamo avuto one-to-one con cinque istituzioni, delle quali una, per esempio, che gestisce gli asset di ben 14 fondi pensione. Oltre che sotto il profilo della quantità di interlocutori, questo evento ha visto un progressivo sviluppo anche della qualità dei temi approfonditi da IGD durante gli incontri. Un tempo era frequente che gli investitori cogliessero l’occasione per porci domande a 360 gradi, mentre questa volta siamo sempre entrati verticalmente a parlare di specifiche performance ambientali o sociali, con analisi sulle politiche di breve, medio e lungo termine.
Investitori più focalizzati sulla sostenibilità, dunque. Quali sono stati i temi più frequentemente al centro delle domande?
Direi che le tematiche relative al nostro impatto ambientale sono state quelle predominanti. Non dimentichiamoci, del resto, che il nostro è un business “brick and mortar”, con asset fisici di rilevanti dimensioni. Molti approfondimenti hanno riguardato anche aspetti della sfera Social, come il welfare, i rapporti con il territorio o le attività formative rivolte al personale.
Ci sono state molte domande relative al Covid-19?
Gli investitori si sono mostrati interessati a capire come abbiamo portato avanti il nostro percorso di Responsabilità Sociale d’Impresa in questo periodo di pandemia. Per noi è stata l’occasione per ribadire che abbiamo proseguito l’attuazione delle nostre politiche per tutto ciò che era indifferibile.
Oltre ad avere analizzato le performance in collegamento con le politiche enunciate in passato, avete anche parlato del futuro?
Abbiamo indicato che stiamo lavorando sul Piano di Sostenibilità 2022-2024, il quale – come nelle ultime occasioni – sarà completamente integrato nel Piano Industriale.
Quali altre evidenze avete raccolto sulla base del confronto con gli investitori?
Ci siamo resi conto che molti di questi investitori utilizzano i rating ESG per fare uno screening delle Società in cui investire. Alcuni tra loro hanno voluto approfondire le ragioni retrostanti determinate valutazioni che ci sono state assegnate. In effetti, le agenzie che elaborano i rating seguono criteri di assessment delle performance ESG delle Società che possono differire molto gli uni dagli altri. Pur essendo basati su dati pubblici, perciò, i processi di assessment delle agenzie possono portare all’attribuzione di rating molto diversi per il medesimo aspetto.
Su quanti rating ESG può contare oggi IGD?
Il numero dei rating cosiddetti “unsolicited” – ovvero “non richiesti” dalla Società – è cresciuto molto rapidamente negli ultimi quattro anni. Ne avevamo 2 nel 2018, siamo passati a 4 nel 2019, poi a 6 nel 2020, mentre al momento ne abbiamo 8.
A che cosa attribuisce la ragione del grande interesse nei confronti della sostenibilità di IGD?
Credo che beneficiamo del fatto che in tema di sostenibilità abbiamo disegnato sin dal 2011 un percorso strutturato, che nel tempo abbiamo poi sviluppato in una logica di Plan-do-check-act, con una pianificazione integrata nel core business già a partire dal 2014.
Se questi rating ESG sono basati su analisi di terze parti su dati pubblici, IGD può avere comunque un ruolo per favorire un efficace processo di assessment, che aiuti i risultati a convergere?
Credo che la EU Taxonomy Regulation aiuterà a raggiungere un framework comune. Su questo stiamo lavorando anche a livello internazionale, attraverso la nostra partecipazione ai Sustainability Committee di EPRA e di ECSP. Penso comunque che per adesso, come Società dobbiamo continuare a offrire un supporto attivo alle Società di Rating: da una parte, quindi, ci siamo organizzati per migliorare la chiarezza della nostra rendicontazione, dall’altra per stabilire contatti diretti con le agenzie stesse , in modo da favorire una loro corretta comprensione delle nostre informazioni e l’utilizzo di dati effettivamente aggiornati nelle valutazioni.
Come utilizzate i rating che ricevete?
In IGD la funzione Sostenibilità lavora insieme alla funzione Investor Relations per mantenere costantemente allineato un cruscotto che razionalizzi quanto emerge dai rating. Di fatto questo ci aiuta a individuare possibili aree di miglioramento, ma anche, in altri casi, a prendere piena coscienza dell’apprezzamento esterno su risultati che a volte sono frutto di un lungo lavoro.
In questo numero ci concentreremo sull’impegno di IGD per contribuire alla promozione e diffusione di buone pratiche sulla sostenibilità a livello nazionale ed internazionale. Nel corso del primo trimestre 2021, infatti, la Società è stata fra i firmatari del “Manifesto di Sostenibilità” definito dal Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali (CNCC) ed ha partecipato al primo workshop promosso da BPIE (Buildings Performance Institute Europe), in collaborazione con ECSP (European Council of Shopping Places) con l’obiettivo di creare una visione comune fra gli attori del retail real estate a livello europeo per un futuro ad emissioni zero.
In questo numero ci concentreremo sull’impegno di IGD per contribuire alla promozione e diffusione di buone pratiche sulla sostenibilità a livello nazionale ed internazionale. Nel corso del primo trimestre 2021, infatti, la Società è stata fra i firmatari del “Manifesto di Sostenibilità” definito dal Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali (CNCC) ed ha partecipato al primo workshop promosso da BPIE (Buildings Performance Institute Europe), in collaborazione con ECSP (European Council of Shopping Places) con l’obiettivo di creare una visione comune fra gli attori del retail real estate a livello europeo per un futuro ad emissioni zero.
IGD ed il “Manifesto di Sostenibilità” promosso dal CNCC
La Giunta Esecutiva del CNCC, riunitasi il 26 Marzo 2021, ha approvato il “Manifesto di Sostenibilità”. La definizione di tale documento nasce dalla consapevolezza che, oggi più che mai, lo sviluppo del business debba conciliare gli obiettivi finanziari e sociali, seguendo un modello che promuova la collaborazione inclusiva e sostenibile di tutte le parti. Nello specifico, con il Manifesto il CNCC intende confermare e divulgare il proprio impegno per la realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile definiti dalle Nazioni Unite (Sustainable Development Goals – SDGs). I destinatari del documento sono sia interni (soci dell’associazione) che esterni allo stesso CNCC (istituzioni locali e nazionali, investitori/mercato, visitatori dei Centri Commerciali, Retail Park e Outlet). Il documento è stato redatto dalla Commissione “Environmental, Social & Governance (ESG)”, di cui IGD esprime la Presidenza, costituita all’interno del CNCC in rappresentanza di diverse tipologie di aziende facenti parte dell’associazione. IGD ha sottoscritto il documento fin da subito, ritenendo quanto mai opportuno il coinvolgimento di tutto il settore Centri Commerciali su queste tematiche.
Partecipazione di IGD al workshop internazionale organizzato da BPIE
Nel corso del mese di Marzo 2021 IGD ha partecipato al workshop promosso da BPIE (Buildings Performance Institute Europe), in collaborazione con ECSP (European Council of Shopping Places) intitolato “Paris-proof Retail Real Estate. Creating a common vision towards climate neutral Retail Real Estate”. Il workshop è il primo step di un progetto annuale che ha l’obiettivo di mettere in connessione gli attori del mercato con i policymakers europei per definire una strada comune volta ad accelerare la transizione verso portafogli di edifici a zero emissioni entro il 2050, in linea con gli Accordi di Parigi. Il progetto pone inoltre un focus sulle risorse economiche necessarie per investire sugli edifici in un’ottica zero carbon.
Durante il workshop, a cui hanno partecipato, oltre ad IGD, le società leader del retail real estate a livello europeo, è stata definita la visione del settore su alcune questioni chiave quali: come raggiungere un portafoglio carbon neutral, quale impatto avrebbe sul conto economico, quali potrebbero essere le politiche in grado di rendere più semplice questa transizione.
Il percorso proseguirà nel corso dell’anno, fino ad arrivare alla co-creazione entro la fine del 2021 di una road map orientata alla decarbonizzazione.
Vi presentiamo l’11° Bilancio di Sostenibilità, che si riferisce al 2020, un anno complesso per il nostro settore. A partire dalla fine del mese di Febbraio, improvvisamente, di fronte a noi si sono prospettate sfide che non potevamo prevedere quando abbiamo definito la nostra Pianificazione di Sostenibilità relativa al periodo 2019-2021. Di fronte a tali sfide, avevamo due opzioni: accantonare l’impegno sulla sostenibilità date le contingenze oppure confermarlo e rafforzarlo. Abbiamo optato per la seconda via, mantenendo saldi i nostri impegni e confermando il percorso orientato alla sostenibilità intrapreso nel 2011.
Signori Stakeholder,
Vi presentiamo l’11° Bilancio di Sostenibilità, che si riferisce al 2020, un anno complesso per il nostro settore. A partire dalla fine del mese di Febbraio, improvvisamente, di fronte a noi si sono prospettate sfide che non potevamo prevedere quando abbiamo definito la nostra Pianificazione di Sostenibilità relativa al periodo 2019-2021. Di fronte a tali sfide, avevamo due opzioni: accantonare l’impegno sulla sostenibilità date le contingenze oppure confermarlo e rafforzarlo. Abbiamo optato per la seconda via, mantenendo saldi i nostri impegni e confermando il percorso orientato alla sostenibilità intrapreso nel 2011. Lo ritenevamo e lo riteniamo ancora una caratteristica di IGD, un nostro modo per stare sul mercato del real estate commerciale in un’ottica di lungo periodo. La pandemia ci ha sempre di più convinto di quanto sia importante continuare a dare il nostro contributo per un mondo in cui l’attenzione all’ambiente diventi un elemento indifferibile, dove la salute e la sicurezza delle persone siano elementi prioritari, nel quale il rispetto della legalità sia un saldo pilastro verso una più equa giustizia sociale.
La pandemia ci ha inoltre mostrato la necessità di innovare ed insegnato come sia necessaria la collaborazione a tutti i livelli per uscire da questa fase. In poche parole abbiamo avuto la conferma di come la nostra strategia «Becoming Great» sia quanto mai attuale: vogliamo ancora operare nell’ottica di una crescita sostenibile che ponga attenzione alle tematiche ambientali (Green), alle persone (Responsible), in maniera etica (Ethical), in luoghi attrattivi (Attractive), insieme ai nostri stakeholder (Together).
Definito questo passaggio, ci siamo interrogati su come adeguare gli elementi che stanno alla base della strategia (i temi material, i rischi di sostenibilità e gli obiettivi di breve, medio e lungo termine) alla situazione contingente. Abbiamo, in prima istanza, confermato tutti i nostri 12 temi material, aggiungendo una necessaria, maggiore focalizzazione sui temi della «salute», integrando il già esistente tema «benessere e sicurezza». Così facendo vogliamo confermare come questa sia una tematica su cui, nel presente e nel futuro, riteniamo opportuno investire risorse ed impegno.
Abbiamo inoltre rivisto i nostri rischi di sostenibilità. Li avevamo individuati nel corso del 2019, avevamo detto che li avremmo monitorati e, se necessario, adeguati nel tempo. Il Covid-19 ci ha portato ad inserire specifici «rischi pandemici», specialmente nelle aree più esposte: rapporti con il personale, sicurezza delle strutture e loro attrattività. Grazie ai KPI che abbiamo introdotto, valuteremo nel tempo il livello di efficacia delle azioni intraprese per mitigare ciascun rischio.
In occasione del Bilancio di Sostenibilità 2019 avevamo rivisto i nostri obiettivi, fissandone complessivamente 25 in una logica di breve, medio e lungo termine. Nel corso del 2020 abbiamo operato per raggiungere quelli a breve termine e per contribuire al raggiungimento di quelli a medio/lungo. Abbiamo scelto di sospenderne o rimandarne alcuni, anche alla luce della scelta di IGD di confermare per il 2020 soltanto gli investimenti indifferibili oppure quelli collegati alla capacità aggregativa dei Centri Commerciali.
Fra gli obiettivi che ci eravamo posti (e che abbiamo raggiunto) ce ne è uno che ci piace sottolineare: in linea con il percorso sulla CSR che abbiamo intrapreso, dal 2020 abbiamo scelto di aderire al Global Compact delle Nazioni Unite, la più rilevante iniziativa di sostenibilità delle organizzazioni a livello mondiale. Aderendo, dichiariamo l’allineamento delle nostre strategie ed attività operative ai principi universali sui diritti umani, il lavoro, l’ambiente e la lotta alla corruzione.
Così come richiesto dal Global Compact, rendicontiamo, a partire da questo Bilancio, sui nostri progressi annuali per raggiungere gli obiettivi posti dalle Nazioni Unite. Allo stesso modo, il nostro impegno a rendicontare in linea con le best practices internazionali ci porta, anche per il 2020, a rispondere alle raccomandazioni della Task Force sulle comunicazioni di informazioni di carattere finanziario relative al clima (TCFD).
In ambito climatechange, come riportiamo nel capitolo «Green», nel corso del 2020 non abbiamo smesso di investire sull’efficienza energetica. Complessivamente abbiamo destinato 1,2 milioni di euro per migliorare le nostre strutture, dotandole di attrezzature sempre più ambientalmente sostenibili.
Abbiamo destinato parte di questo investimento a proseguire l’attività di relamping con sistemi di illuminazione a led, presenti oramai in 19 Centri Commerciali. Per avere un’idea dei benefici che quest’azione porta in termine di efficienza energetica, stimiamo che se negli anni non fossimo intervenuti con questa tecnologia, nel 2020 i consumi di energia elettrica sarebbero aumentato del 6,6%.
Ci siamo dati l’ambizioso obiettivo di rendere i nostri Centri Commerciali «nearly zero emissions» entro il 2030: vanno in questa direzione sia la scelta, confermata anche per il 2020, di utilizzare solo energia proveniente da fonti rinnovabili, che quella di installare impianti fotovoltaici sulle coperture o nei parcheggi dei Centri Commerciali. Ci fa piacere constatare come, anche in virtù dell’entrata in funzione del nostro ottavo impianto fotovoltaico inserito sul parcheggio del Centro ESP di Ravenna, anche nel 2020 sia cresciuta la percentuale di energia elettrica prodotta utilizzando energia solare (in questo momento rappresenta il 6% sul totale dell’energia consumata).
Il 2020 è stato inoltre l’anno in cui siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo di certificare ISO 14001 il 95% delle Gallerie di proprietà in Italia, portando così a compimento un percorso iniziato nel 2012; abbiamo inoltre certificato BREEAM IN USE con la valutazione «Very Good» altri 3 Key Asset (oltre ai 5 già certificati gli anni precedenti).
Coerentemente con il nostro impegno a contribuire in maniera attiva ad una transizione verso un’economia “low carbon”, nel corso dell’anno abbiamo inserito 19 colonnine per la ricarica dei auto elettriche in 10 Centri Commerciali e contiamo, entro il 2021, di averne in totale 37 in 20 strutture. Siamo stati fra i primi in Italia a dotarci di una rete così estesa sui Centri Commerciali e ci fa piacere osservare come sia in continuo aumento il loro utilizzo da parte degli automobilisti.
Nel nostro modo di fare impresa vi è, inoltre, l’attenzione alle persone: per noi significa operare in maniera responsabile («Responsible») sia nei confronti dei dipendenti che di coloro che vivono le nostre strutture.
Abbiamo mantenuto questa logica anche nel corso del 2020: abbiamo garantito la stabilità occupazionale, continuato ad investire sulla formazione del personale e confermato per il quarto anno il Piano di Welfare Aziendale ampliandone i servizi. Contemporaneamente abbiamo operato da un lato per tutelare i nostri collaboratori nella gestione della fase pandemica, dall’altro per mantenere un continuo presidio nei Centri Commerciali. A tal proposito, abbiamo complessivamente investito 1,3 milioni di euro per realizzare misure efficaci per evitare la diffusione del virus sia nei Centri Commerciali italiani che in quelli rumeni. Siamo soddisfatti dei risultati ai quali ha portato questo impegno: nessun focolaio è stato rilevato (né in nostre strutture né in altri Centri Commerciali italiani) ed i visitatori sono progressivamente tornati a frequentare i nostri mall quando è stato possibile.
Anche nel 2020 abbiamo poi confermato come etica e legalità rappresentino fattori ineliminabili nel nostro modo di fare business («Ethical»). Lo abbiamo detto nel Codice Etico, che abbiamo aggiornato nel corso dell’anno e lo abbiamo ribadito con i risultati ed i riconoscimenti ottenuti nell’anno.
Nel 2018 la nostra controllata Win Magazin, prima società rumena, aveva ottenuto la certificazione UNI ISO 37001, lo standard internazionale di riferimento per i sistemi di gestione anticorruzione.
Nel 2020 anche IGD, in Italia, ha ottenuto il medesimo risultato, certificando il proprio impegno a contrastare e mitigare i rischi collegati alla corruzione.
Al contempo abbiamo ottenuto il secondo rinnovo del rating di Legalità, confermando il massimo del punteggio ottenibile (3 stellette) ed abbiamo ricevuto due riconoscimenti sulla corporate governance che ci dimostrano che, anche in questo campo, stiamo lavorando nella corretta direzione: siamo risultati fra le tre migliori società finanziarie del segmento MID CAP nell’Osservatorio Permanente sulla Corporate Governance promosso da The EuropeanHouse – Ambrosetti ed è stato valutato con il miglior score possibile il nostro «rischio sulla governance» nella valutazione di ISS (Institutional Shareholder Services).
Primario, inoltre, resta il nostro impegno a rendere attrattivi («Attractive») i Centri Commerciali.
Nel 2020 abbiamo da un lato operato per aggiornare ulteriormente l’offerta commerciale, introducendo 18 nuove insegne nelle nostre Gallerie, dall’altro abbiamo adeguato costantemente le nostre strategie, utilizzando tutti gli strumenti ed i canali a disposizione per permettere ai nostri Centri Commerciali di essere ancora «Spazi da Vivere», nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia.
Il 2020 è anche stato un anno di innovazione, nel quale abbiamo definito, per la prima volta, il Piano Digitale. Si tratta di una tappa di un percorso iniziato negli anni passati, nei quali abbiamo di volta in volta colto le crescenti opportunità fornite dagli strumenti digitali per incrementare il contatto con i nostri visitatori. Con l’obiettivo di mettere a sistema nel Piano tutti gli strumenti digitali già utilizzati, nel 2020 abbiamo adeguato i siti internet dei Centri Commerciali e definito una specifica strategia per la gestione dei social network.
Gestire questa fase pandemica senza la collaborazione di voi stakeholder sarebbe stato ancora più difficile. La nostra logica è quella di ascoltare ed interpretare le vostre esigenze, lavorare insieme («Together») per identificare le migliori soluzioni per il business. Quest’anno abbiamo moltiplicato il nostro consueto impegno per dialogare con voi: ne sono una prova gli oltre 2.000 momenti di confronto avuti con i tenant o le due survey per i visitatori, a cui hanno partecipato circa 6.000 persone.
L’emergenza Covid ci ha dimostrato come i nostri Centri Commerciali svolgano una importante attività di servizio per il territorio che li circonda. Ne è testimonianza che anche in un anno complesso come il 2020, siamo riusciti ad avere rapporti con 140 associazioni locali o enti no profit, che hanno potuto vedere nei nostri spazi il luogo dove poter realizzare i propri obiettivi.
Alla luce delle azioni realizzate, possiamo adesso confermare che la decisione di proseguire il percorso di sostenibilità anche nel 2020, con tutti i necessari accorgimenti, sia stata senza dubbio opportuna.
Forti di questa consapevolezza, siamo pronti ad affrontare un 2021 che si prospetta da un lato incerto per l’evoluzione della pandemia, dall’altro stimolante per alcune novità che potrebbero verificarsi, prima fra tutte il «Green Deal» promosso dall’Unione Europea. Partecipiamo attivamente ai Sustainability Group delle nostre due associazioni di riferimento a livello europeo, ovvero EPRA (European Public Real Estate Association) e la neo costituita ECSP (European Council of Shopping Places), con la precisa intenzione di analizzare le proposte del legislatore europeo, valutarle e, se opportuno e possibile, proporre in ambito associativo eventuali modifiche. Al contempo, e con gli stessi obiettivi a livello italiano, partecipiamo (con ruolo di Presidenza) alla Commissione ESG promossa dal Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali.
Quando, 11 anni fa, abbiamo cominciato ad intraprendere questo percorso, era difficile prevedere che 6 società specializzate in rating di sostenibilità ci avrebbero valutato nel corso di un anno. Nel 2020 non solo questo è successo, ma siamo anche risultati sempre in miglioramento rispetto agli anni precedenti.
Per questo siamo fiduciosi per il futuro: ci rendiamo conto che il vocabolario della sostenibilità ha al suo interno parole oramai entrate nella quotidianità di istituzioni, imprese e società civile. Non possiamo che essere felici di questo, consapevoli che molto resti ancora da fare e pronti per fare la nostra parte.
In questo numero parliamo di come siano stati rivisitati ed aggiornati i contenuti del Codice Etico, con l’obiettivo di rafforzarne il ruolo di strumento vivo di identità corporate e di ispirare comportamenti coerenti con il Codice stesso da parte di chi lavora in IGD e degli stakeholder che entrano in rapporto con la Società.
Cerchiamo poi di comprendere quali premesse siano dietro i nuovi EPRA Awards che sono stati assegnati ai bilanci di IGD.
Infine, una notizia di grande peso, che qualifica l’impegno di IGD sul fronte della sostenibilità: la decisione di aderire al Global Compact delle Nazioni Unite.
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In questo numero parliamo:
di come siano stati rivisitati ed aggiornati i contenuti del Codice Etico, con l’obiettivo di rafforzarne il ruolo di strumento vivo di identità corporate e di ispirare comportamenti coerenti con il Codice stesso da parte di chi lavora in IGD e degli stakeholder che entrano in rapporto con la Società.
Cerchiamo poi di comprendere quali premesse siano dietro i nuovi EPRA Awards che sono stati assegnati ai bilanci di IGD.
Infine, una notizia di grande peso, che qualifica l’impegno di IGD sul fronte della sostenibilità: la decisione di aderire al Global Compact delle Nazioni Unite.
IGD ha un nuovo Codice Etico
Il CdA di IGD ha approvato una versione aggiornata e integrata del Codice Etico. Il Codice si presenta oggi con una nuova struttura, che lo rende più fruibile e ne chiarifica la logica. In questa forma, diventa un vero strumento attivo di responsabilità sociale.
IGD si è dotata di un Codice Etico nel 2006, all’indomani della propria costituzione e quotazione in borsa. Nel tempo si sono susseguite una serie di revisioni – tra le quali la più importante è stata quella del 2010 – in funzione dell’evoluzione del contesto operativo e normativo.
Si è reso oggi necessario integrare nuove fonti e punti di riferimento, compiendo un’opera di più profonda rivisitazione della struttura del documento. Tra i vari fattori alla base della revisione, possiamo ricordare l’aggiornamento del Codice Etico della controllante Coop Alleanza 3.0, avvenuto nel 2018, il sistema di gestione anti-corruzione con la cerficazione ISO 37001 ottenuta da IGD nel 2020, le procedure legate alla legge sulla privacy, così come quelle sul whistleblowing. Tre anni fa, inoltre, è stata implementata una nuova politica di welfare aziendale. Neppure trascurabile l’insieme di azioni messe in atto per ottenere e mantenere il Rating di Legalità. Non ultimo, nel 2020 è stato aggiornato il Codice di Corporate Governance delle Società Quotate di Borsa Italiana.
Nel marzo 2020 perciò il Comitato di Sostenibilità, congiuntamente all’Ufficio Legale, ha attuato un confronto Coop Alleanza 3.0 per comprendere a fondo le novità inserite nel proprio Codice Etico dall’azionista di riferimento. Nel luglio successivo, il Comitato di Sostenibilità ha poi definito le aree di lavoro e presentato a distanza di tre mesi, in ottobre, il nuovo progetto alla Direzione Operativa, che lo ha rivisto e validato prima di sottoporlo all’approvazione del CdA del 5 novembre scorso.
L’obiettivo è stato quello di non sovrapporsi con le procedure, fermandosi su un piano più alto. È stata rivista profondamente l’area dei rapporti con gli stakeholder, così come è stata formulata una nuova Mappa dei Valori, inserendo una revisione delle norme di comportamento valide per le persone di IGD e per gli stessi stakeholder.
Nelle prossime settimane è prevista anche un’attività formativa dei dipendenti IGD, che rivitalizzi la memoria degli elementi valoriali della Società e permetta di avere una vera consapevolezza dell’insieme articolato dei contenuti del Codice Etico stesso. Un passaggio fondamentale: è infatti proprio nei comportamenti delle persone che si concretizza l’etica corporate.
I nuovi EPRA Awards
IGD ha ricevuto l’EPRA BPR Gold Award per il Bilancio Finanziario Consolidato 2019 per il terzo anno consecutivo e l’EPRA sBPR Gold Award per il Bilancio di Sostenibilità 2019 per il sesto anno consecutivo.
Questi prestigiosi premi confermano il fatto che IGD abbia saputo recepire in maniera completa e adeguata alla propria realtà le Raccomandazioni definite da EPRA, l’Associazione europea delle imprese del settore immobiliare. Non si tratta di standard che, una volta raggiunti, possano essere considerati acquisiti per sempre. Le raccomandazioni di EPRA, ad esempio, nel periodo più recente hanno allargato il proprio raggio dalle performance ambientali, su cui erano originariamente focalizzate, alla considerazione di tutti gli stakeholder, articolando una nuova serie di linee-guida per variabili che riguardano sia le performance sociali che quelle collegate alla governance.
L’impegno e l’apertura di IGD a un costante confronto con gli altri operatori del settore a livello europeo è testimoniato anche dalla conferma di Claudio Albertini quale membro dell’Advisory Board di EPRA per il prossimo triennio. L’amministratore delegato di IGD è l’unico esponente del settore real estate italiano.
IGD aderirà al Global Compact
IGD è pronta a fare parte delle quasi 16 mila organizzazioni che hanno finora sottoscritto lo United Nations Global Compact, la più rilevante iniziativa di sostenibilità delle organizzazioni a livello mondiale.
Il Global Compact invita le aziende ad allineare le proprie strategie e attività operative ai principi universali su diritti umani, lavoro, ambiente e anti-corruzione e a intraprendere azioni che portino avanti obiettivi legati alla sfera sociale.
IGD, che nel 2011 ha avviato un percorso strutturato di sostenibilità, nel tempo ha maturato tutte le premesse e assunto tutti i dovuti impegni per potere rispondere a pieno titolo al profilo di società che partecipa al Global Compact. L’amministratore delegato di IGD ha perciò sottoscritto ed invierà nelle prossime settimane una lettera approvata dal Consiglio di Amministrazione al segretario generale delle Nazioni Unite per comunicargli l’impegno formale della Società a seguire i Dieci Principi del GC, ad agire nel supportare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, nonché a trasmettere un documento di Comunicazione sui Progressi realizzati su base annuale.
In questo numero parliamo di mobilità sostenibile, del programma delle certificazioni degli immobili e del fatto che IGD sia stata riconosciuta da EPRA come best practice su aspetti-chiave indicati dalla Task Force on Climate-related Financial Disclosures. Vi raccontiamo infine come sono andati gli incontri con gli investitori alla Digital Italian Sustainability Week di fine giugno.
In questo numero parliamo di:
mobilità sostenibile,
del programma delle certificazioni degli immobili,
del fatto che IGD sia stata riconosciuta da EPRA come best practice su aspetti-chiave indicati dalla Task Force on Climate-related Financial Disclosures,
come sono andati gli incontri con gli investitori alla Digital Italian Sustainability Week di fine giugno.
IGD favorisce concretamente la mobilità sostenibile
Con IONITY che inaugura la prima stazione di ricarica veloce in un centro commerciale italiano, Puntadiferro si avvia a diventare un importante polo di riferimento per le auto elettriche.
Il 3 luglio scorso è stata inaugurata la prima stazione di ricarica ad alta potenza di IONITY a Forlì, nel centro Puntadiferro. La joint venture delle case automobilistiche tedesche ha perciò scelto un importante asset del portafoglio IGD, collocato in una posizione strategica, per avviare la propria presenza nei centri commerciali in Italia.
La nuova stazione High Power Charging, che utilizza al 100% energia rinnovabile, serve contemporaneamente quattro postazioni, ciascuna da 350kW. Si tratta della settima stazione di ricarica HPC aperta da IONITY in Italia.
Il centro Puntadiferro poteva già vantare la presenza di una stazione di ricarica EnerHub. Considerato che a breve termine si aggiungerà anche un terzo prestigioso operatore, il centro commerciale di Forlì si appresta a diventare un vero e proprio polo di riferimento per chi guida un veicolo elettrico nell’area.
IGD prosegue così nella realizzazione di un ambizioso progetto, che prevede l’installazione entro fine 2020 di 32 colonnine per la ricarica di auto elettriche in ben 18 centri commerciali, tra cui lo stesso centro Puntadiferro, nel quale già sono operative.
Complessivamente a fine giugno in otto centri IGD sono presenti 16 colonnine di ricarica elettrica. I dati raccolti danno prova di un incremento continuo nell’utilizzo di tutti i punti di ricarica.
Continua secondo programma il processo delle Certificazioni, che assicura un’efficiente gestione ambientale degli immobili
Raggiunti importanti traguardi nel processo di certificazione degli immobili del portafoglio italiano di IGD. Si delinea perciò con chiarezza l’iter che porterà all’azzeramento delle emissioni di CO2 entro il 2030, con un portafoglio Italia “Nearly Zero Energy Building”.
Con le ultime quattro certificazioni UNI EN ISO 14001 ottenute a marzo 2020, IGD ha complessivamente certificato 24 centri commerciali, oltre alla propria sede di Bologna, arrivando così a coprire il 95% della GLA totale: un obiettivo esplicitamente inserito nel Piano di Sostenibilità.
Sempre nei primi mesi del 2020, inoltre, è terminato positivamente l’iter per l’ottenimento della certificazione BREEAM in Use di 3 Key Asset. Adesso la rete IGD presenta 7 Centri con questa certificazione, oltre al CentroSarca di Milano, certificato BREEAM. Nei propri obiettivi di lungo termine, la Società si propone di ottenere la certificazione BREEAM sull’80% del portafoglio italiano entro il 2030.
IGD indicata come best practice da EPRA su aspetti-chiave indicati da TCFD
La disclosure della reportistica di IGD risponde sempre più alle nuove aspettative degli investitori in merito a maggiore chiarezza sui rischi legati al cambiamento climatico.
EPRA ha pubblicato il 30 giugno scorso un report intitolato “Enhancing transparency with the TCFD”, ovvero “Rafforzare la trasparenza con TCFD”, nel quale allinea le proprie Best Practice Recommendations alle linee-guida TCFD. Una integrazione che risponde alle richieste da parte degli investitori di un miglioramento della disclosure delle società del comparto real estate relativamente alle aree di rischio e di opportunità associate al cambiamento climatico.
In questo report, IGD, che a partire dal Bilancio di Sostenibilità 2019 ha incluso la rendicontazione in merito alle richieste TCFD, viene riportata come best practice a livello europeo in merito a due specifici aspetti ritenuti rilevanti dalla Task Force stessa: il risk management e le metriche per la misurazione del rischio ambientale.
Cresce l’interesse degli investitori italiani per la sostenibilità e per le scelte strategiche di IGD in questa prospettiva
Il 30 giugno scorso IGD ha preso parte alla Digital Italian Sustainability Week organizzata da Borsa Italiana, incontrando virtualmente sette tra analisti e investitori italiani. Si tratta del numero più ampio di istituzionali incontrati in questa tipologia di evento da quando IGD vi partecipa.
Le domande degli investitori si sono concentrate sulla parte di strategia della Sostenibilità. IGD ha avuto quindi modo di illustrare i 12 temi materiali che ha aggiornato in seguito a un processo di ascolto degli stakeholder e di confronto dei temi emersi con le priorità aziendali. Ampio spazio è stato dato all’approfondimento dei rischi che sono stati identificati per la prima volta nel Bilancio di Sostenibilità 2019, corredati da adeguate politiche e azioni di presidio e mitigazione. La discussione infine si è focalizzata anche sugli obiettivi che IGD si è data nel nuovo Piano, alcuni dei quali hanno un orizzonte al 2030.
Nell’ambito di una conversazione molto concreta e strutturata, è stato inoltre puntualizzato come in un mondo rivoluzionato dal Covid-19 la responsabilità sociale rimanga centrale. Con una nuova conquista: la consapevolezza che offrire un’esperienza sicura all’interno del centro commerciale possa diventare un nuovo tema da articolare e inserire in modo permanente nella matrice di materialità.
Come sempre, dal dialogo con gli investitori emergono nuovi interessanti spunti di riflessione che portano IGD a mettere a fuoco nuovi obiettivi e a porsi nuove sfide.
Il 20 aprile scorso IGD ha ottenuto la certificazione UNI ISO 37001:2016 “Anti-bribery management system”. Un significativo risultato, che si inquadra nel percorso di continuo rafforzamento della Governance della Società e conferma la volontà di condurre il proprio business nella maniera più trasparente e corretta possibile.
Il 20 aprile scorso IGD ha ottenuto la certificazione UNI ISO 37001:2016 “Anti-bribery management system”. Un significativo risultato, che si inquadra nel percorso di continuo rafforzamento della Governance della Società e conferma la volontà di condurre il proprio business nella maniera più trasparente e corretta possibile.
Parliamo del percorso che ha condotto alla certificazione con Carlo Barban, Direttore Amministrazione e Affari legali e societari di IGD, che ha promosso e seguito l’intero processo.
Quando avete pensato di avviare il processo per ottenere questa certificazione?
IGD è da sempre sensibile ai temi dell’integrità e della trasparenza nel business. In Italia, dove dal 2001 è in vigore la Legge 231, esiste già un quadro normativo articolato che disciplina la responsabilità amministrativa delle società per i reati (i.e. anche concussione e corruzione) commessi nel loro interesse e a loro vantaggio da soggetti che rivestono ruoli apicali. IGD ha prontamente adottato ed efficacemente attuato un modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire i reati previsti, estendendo le relative previsioni a tutte le società del gruppo (controllate estere comprese). Proprio in Romania, in mancanza di una legislazione nazionale specifica, il Gruppo ha ulteriormente e volontariamente deciso di avviare il progetto pilota per l’ottenimento della certificazione ISO 37001, conclusosi con successo nei primi mesi del 2018, volto a migliorare ulteriormente gli standard di Gruppo dando, al contempo, visibilità internazionale. Alla luce di tale risultato ci siamo interrogati sull’opportunità di replicare l’esperienza anche in Italia uniformando gli standard anti corruzione, ma su scala più ampia.
È stato complesso ottenere la certificazione per il perimetro italiano?
In qualche misura era scontato che sarebbe stato più complicato che in Romania; in Italia la Capogruppo è una società quotata e conseguentemente l’iter autorizzativo propedeutico all’avvio del progetto necessariamente avrebbe dovuto superare valutazioni e delibere espresse di Comitati e del Consiglio di Amministrazione, senza dimenticare le complessità e specificità societarie, procedurali e operative. In ogni caso, nell’agosto 2019 il processo è stato avviato.
Sinteticamente, da un punto di vista operativo, l’implementazione del sistema di gestione per la prevenzione dei fenomeni corruttivi è stato suddiviso in macro-fasi:
Predisposizione Gap-Analysis tra presidi esistenti e previsti dallo standard di riferimento
Implementazione delle azioni correttive per allineare il sistema di gestione alle good practices ISO 37001
Messa in opera del nuovo sistema di gestione
Audit
Certificazione
La fase di messa in opera del nuovo sistema di gestione è stata avviata a dicembre 2019.
Per cui l’audit vero e proprio quando è iniziato?
Siamo entrati in fase di pre-audit a gennaio 2020 e in fase di audit solo a valle del Consiglio di Amministrazione di IGD del 27 febbraio successivo, durante il quale è stata data evidenza dei risultati del riesame del sistema di gestione da parte della Funzione di Conformità. A quel punto RINA Service Spa, organismo indipendente di certificazione accreditato da Accredia (Ente Nazionale di accreditamento degli organismi di certificazione e ispezione designato dal Governo) e leader italiano nella valutazione della conformità, ha iniziato le proprie verifiche sulla struttura e sull’adeguatezza del sistema di gestione di IGD e, in una seconda fase, sulla sua concreta applicazione nei diversi ambiti operativi della società.
Cosa succede una volta ottenuta questa prima certificazione?
Nella sostanza, semplicemente, si continua: il sistema di gestione è uno strumento dinamico e potenzialmente in continua evoluzione, che necessita di un’attività di monitoraggio periodica (che sarà formalizzata in un audit di sorveglianza annuale) e di una conseguente attività di remediation, volta a migliorare e/o implementare il sistema stesso.
Quali sono i vantaggi di disporre di una certificazione ISO37001?
Non sono molte le società che si sono dotate di questo standard. Si tratta indubbiamente di uno strumento che permette di distinguerci nel panorama delle realtà che gestiscono centri commerciali. In particolare, disporre di una certificazione ISO37001 consente di acquisire una posizione di forza agli occhi dei grandi retailer e investitori internazionali, i quali possono fare affidamento su un partner trasparente che crede fermamente nell’esigenza di prevenire e contrastare qualsiasi forma di corruzione.
Quello che vi presentiamo è il decimo Bilancio di Sostenibilità. È, per noi, un traguardo importante, significa che da 10 anni stiamo operando per rendere IGD sempre più sostenibile sotto tutti i punti di vista: economico, sociale ed ambientale.
Signori Stakeholder,
quello che vi presentiamo è il decimo Bilancio di Sostenibilità. È, per noi, un traguardo importante, significa che da 10 anni stiamo operando per rendere IGD sempre più sostenibile sotto tutti i punti di vista: economico, sociale ed ambientale. Rispetto a quando abbiamo iniziato la rendicontazione di sostenibilità la Società è cresciuta: più patrimonializzata, con maggiori ricavi, con più dipendenti. Abbiamo definito strategie che ci hanno permesso di migliorare, nel tempo, anche tutti i principali indicatori di performance di sostenibilità, a fronte della convinzione che una società come la nostra, che intende essere un player rilevante nel mercato del real estate commerciale in una logica di lungo periodo, non può che operare in maniera sostenibile, ovvero in grado di produrre, nel tempo, valore aggiunto per tutti i suoi stakeholder, senza scorciatoie di breve respiro.
Riteniamo di aver svolto positivamente il nostro lavoro, ma lo vediamo come un punto di partenza per quello che intendiamo fare nel futuro. Per questa ragione in questo Bilancio di Sostenibilità poniamo molta attenzione a mostrare il nostro approccio strategico e cogliamo l’occasione per rivedere in una logica di lungo termine i nostri target. Per questa ragione abbiamo introdotto un nuovo capitolo, denominato appunto «Strategia di sostenibilità».
A tal proposito, nel 2017, abbiamo lanciato la strategia «Becoming Great», che sintetizza l’impegno aziendale a crescere costantemente in un’ottica «Green, Responsible, Ethical, Attractive, Together». Alla base vi stanno tre elementi: i temi material, i rischi di sostenibilità e gli obiettivi per il futuro.
La definizione dei temi material ci permette di focalizzare la nostra attenzione sugli ambiti realmente importanti sia per noi che per i nostri stakeholder, evitandoci di impiegare risorse (umane ed economiche) su obiettivi non rilevanti. Li abbiamo definiti nel 2017, ogni anno li analizziamo e ne valutiamo l’accuratezza: attualmente sono 12, per ciascuno di essi abbiamo definito i rischi e su ognuno ci siamo dati obiettivi per i prossimi anni. Il processo di definizione dei rischi di sostenibilità, avvenuto nel 2019 e presentato in questo Bilancio, nasce dalla consapevolezza che una loro mappatura (e la successiva individuazione delle politiche ed azioni associate) ci permette di evitare o mitigare possibili impatti negativi sul business aziendale e tramutare in opportunità quelli positivi.
In merito agli obiettivi per il futuro, nel Bilancio rendicontiamo quello che stiamo facendo per portare a compimento quanto avevamo inserito nel Piano Strategico 2019-2021; contemporaneamente, però, abbiamo anche deciso di alzare l’asticella, inserendo target al 2030. È, questo, un passaggio importante per IGD: vogliamo impegnarci pubblicamente e contribuire attivamente ad una transizione verso un’economia “low carbon” nelle città in cui si trovano i nostri Centri Commerciali.
Intendiamo, inoltre, proseguire in un rapporto eticamente corretto le relazioni con voi stakeholder e porre in atto tutti i presidi necessari per anticipare o comunque per rispettare la legge sia nei nostri comportamenti che influenzando positivamente il contesto in cui operiamo. A livello locale intendiamo assumere non solo un ruolo di riferimento per lo shopping ed il tempo libero, ma essere anche un generatore di sviluppo economico e sociale, diventando riconosciuto luogo di aggregazione e di risposta ai bisogni del territorio.
In maniera trasparente definiamo i nostri obiettivi, così come trasparentemente monitoriamo (e continueremo a farlo) le nostre performance, cercando di adeguare continuamente la nostra reportistica a nuovi standard ed esigenze. Per questa ragione, a partire dal presente Bilancio, abbiamo scelto, in linea con le best practices europee del nostro settore, di ispirarsi/far riferimento alle raccomandazioni della Task Force on Climate-Related Financial Disclosures, (TCFD) con l’obiettivo di fornire a voi stakeholder alcune informazioni opportune per valutare l’approccio della Società al climate change.
A proposito di cambiamenti climatici, nel capitolo «Green» evidenziamo come i consumi energetici complessivi siano diminuiti, nel corso dell’anno, del 7,1% e come, per il settimo anno consecutivo, diminuisca l’intensità delle emissioni di gas serra.
Calcoliamo che se non fossero stati realizzati gli interventi strutturali e gestionali che IGD ha portato avanti negli ultimi anni, i nostri Centri Commerciali avrebbero immesso in atmosfera 7.900 tonnellate di CO2 in più rispetto a quanto effettivamente prodotto nel 2019 (paragonato al 2012).
Questi risultati sono il frutto di una pianificazione pluriennale, che fra il 2016 ed il 2019 ci ha portato ad investire in efficienza energetica circa 10 milioni di euro (di cui 3,4 nel solo 2019).
Osserviamo con interesse il dibattito a livello internazionale sul Nearly Zero-Energy Building: rappresenta un nostro obiettivo e ci impegniamo a raggiungerlo (per quanto ci compete) entro il 2030 per i nostri Centri Commerciali. Siamo soddisfatti di essere sulla corretta strada: l’elettricità che consumiamo nelle nostre Gallerie proviene esclusivamente da fonti rinnovabili, stiamo proseguendo nell’installazione di pannelli fotovoltaici (8 impianti installati su 7 Centri Commerciali fino ad adesso) e nella sostituzione di lampadine tradizionali con impianti di illuminazione a led (cambiamento effettuato in 19 Centri Commerciali, di cui 5 nel solo 2019). Quando decidiamo di valorizzare un immobile tramite interventi di restyling, lo facciamo sempre in un’ottica sostenibile: dal 2014 ad oggi siamo intervenuti su 8 Centri Commerciali ponendo particolare attenzione a migliorarne l’efficienza energetica, anche tramite l’utilizzo di materiali eco-sostenibili.
Le certificazioni ambientali stanno avendo un ruolo importante in questo processo: avere l’88% del portafoglio italiano certificato UNI EN ISO 14001 e 5 degli 8 key asset già certificati Breeam o Breeam in use (è in fase di ultimazione la certificazione per gli altri 3 nel corso del 2020) ci garantisce un metodo efficiente di gestione ambientale degli immobili.
Nel corso del 2019 sono poi proseguiti due importanti progetti: mobilità elettrica e «Waste 2 Value» sull’economia circolare. In merito al primo abbiamo sottoscritto un accordo con una società specializzata per l’inserimento di 32 colonnine in 18 Centri Commerciali del nostro portafoglio; 10 ne abbiamo già installate, le rimanenti lo saranno entro il 2020. In merito al secondo, a seguito della fase di prototipazione e di testing, abbiamo riscontrato come sia possibile realizzare un ammendante utilizzando fondi di caffè e bucce di arancia provenienti dalla ristorazione di un Centro Commerciale. Il progetto proseguirà nel 2020 con la definizione delle modalità idonee per utilizzare questo prodotto in una logica di economia circolare all’interno del Centro Commerciale stesso.
Il nostro impegno orientato ad agire in maniera responsabile («Responsible») verso le persone è proseguito anche per il 2019. Cresce la popolazione aziendale: chiudiamo il 2019 con 177 dipendenti (fra Italia e Romania), prevedendo in IGD la creazione di un nuovo ruolo destinato a portare specifiche competenze sull’innovazione digitale. Per il terzo anno è stato inoltre attivato ed aggiornato il Portale Welfare Aziendale: il 100% dei dipendenti ha partecipato, a testimonianza dell’apprezzamento complessivo verso l’iniziativa.
Indirizziamo la nostra condotta così come quella dei nostri stakeholder al rispetto di principi etici («Ethical») e di legalità. Per questa ragione abbiamo deciso di intraprendere, volontariamente, l’iter per ottenere la certificazione ISO 37001:2016 relativamente all’anticorruzione. Dopo aver terminato nel 2018 il processo che ha portato alla certificazione la controllata Win Magazin (prima società certificata in Romania), abbiamo iniziato l’adeguamento delle procedure per ottenere nel 2020 lo stesso risultato anche in Italia. Per rafforzare il nostro impegno nella direzione di pratiche di business responsabile ed a testimonianza dell’impegno di IGD ad implementare, diffondere e promuovere i Dieci Principi universali dell’ONU nelle aree dei diritti umani, lavoro, sostenibilità ambientale ed anti-corruzione, intendiamo aderire nel 2020 al Global Compact, l’iniziativa più importante a livello globale su queste tematiche.
Proseguiamo inoltre il nostro primario impegno nel rendere costantemente attrattivi («Attractive») i nostri Centri Commerciali, sempre più «Spazi da vivere» anche attraverso una significativa campagna di comunicazione che, partendo da questo concetto, ha inteso comunicare il Centro Commerciale come luogo in cui le persone hanno la possibilità di realizzare i propri sogni; da qui il claim “I’m possible, il luogo senza confini”. Utilizzata in 7 Centri Commerciali, la campagna ha dato buoni risultati in termini di accessi e di tenant sales. La declinazione degli «Spazi da vivere» è poi proseguita attraverso gli eventi: ne abbiamo effettuati 716, in media uno ogni due settimane, gratuiti, inclusivi ed esclusivi, aperti a tutti, per una spesa complessiva dei Centri Commerciali di €3,8 milioni.
Intendiamo continuare ad essere attrattivi anche in virtù dell’attenzione che poniamo per innovarci costantemente. Attualmente stiamo lavorando sull’innovazione tecnologica (con i chatbot attivi in 3 Centri Commerciali), sociale/ambientale («Waste2Value» e «Social Borgo»), di servizio (stazione di ricarica bici elettriche collegata al fotovoltaico presso Clodì Retail Park ed Amazon Lockers in 21 Centri Commerciali) e digitale (con una nuova strategia per la gestione dei social ed il focus sulla strategia digitale nel 2020).
Continuiamo ad agire insieme («Together») ai nostri stakeholder. Li abbiamo coinvolti tutti nel corso dell’anno ed abbiamo iniziato con alcuni di loro un percorso molto innovativo denominato «Social Borgo». Volevamo capire se era possibile replicare in un Centro Commerciale le dinamiche di una social street (fenomeno sociale nato a Bologna, adesso diffuso in molte città non solo italiane) realizzando un processo partecipativo in grado di identificare i bisogni di un territorio e fornire risposte in chiave sociale, culturale, ricreativa, ecc. Abbiamo scelto di realizzarlo al Centro Borgo, storico Centro Commerciale di Bologna. Il progetto è in corso ma i primi risultati sono positivi: il Centro Commerciale si sta qualificando come spazio civico, luogo di aggregazione e co-progettazione. Testeremo il modello nel corso del 2020.
Concludendo siamo soddisfatti nell’osservare come il nostro impegno nato 10 anni fa stia continuando a dare buoni risultati. Fra questi, a livello internazionale è motivo di orgoglio per noi aver confermato l’“EPRA sBPR Gold Award” per il quinto anno consecutivo per il Bilancio di Sostenibilità ed aver ottenuto per la seconda volta l’“EPRA BPR Gold Award” anche per il Bilancio Finanziario Consolidato.
Ci impegniamo a mantenere alta l’attenzione sul tema, tanto più in un momento storico in cui la sostenibilità è al centro del dibattito a livello mondiale. Per questa ragione intendiamo continuare ad investirci, consapevoli che il lavoro fatto fino ad adesso ci consente di affrontare questo dibattito con la consapevolezza che molti risultati sono già stati raggiunti (e che obiettivi sempre più impegnativi ci attendono per i prossimi anni).
Diminuiscono i consumi di energia elettrica, come risultato di politiche efficaci nella gestione operativa degli immobili.
Mobilità sostenibile: un innovativo passo in avanti nel centro commerciale di Chioggia
Diminuiscono i consumi di energia elettrica, come risultato di politiche efficaci nella gestione operativa degli immobili
Nonostante il percorso intrapreso nel 2013 abbia già portato a utilizzare esclusivamente energia da fonti rinnovabili e permesso un significativo miglioramento dell’efficienza in termini di consumi dei centri commerciali di IGD, il dato più recente indica un’ulteriore riduzione del 3,7% a livello aggregato, con un numero molto elevato di immobili che registrano miglioramenti: ben 24 centri commerciali su un totale di 30 gestiti dal Gruppo.
Tale risultato, non certamente frutto del caso, testimonia l’efficacia delle politiche messe in atto da IGD con continuità nel tempo, concentrando il proprio impegno in diversi ambiti.
Una prima fonte di risparmio è individuabile nello sforzo compiuto dal punto di vista dell’impiantistica, soprattutto con gli investimenti realizzati nel fotovoltaico. I centri interessati da questi investimenti hanno infatti potuto registrare contrazioni nei costi energetici oscillanti tra il 5 e il 7%, con ulteriori benefici riferibili alle minori immissioni in atmosfera di gas climalteranti.
Un altro investimento in impiantistica che ha avuto un sensibile impatto è quello che ha portato a sostituire l’illuminazione di ben 16 centri commerciali con sistemi a LED, meno inquinanti e più performanti rispetto a quelli tradizionali.
Un fronte sul quale IGD è stata molto attiva è poi quello del monitoraggio dei consumi energetici, che ha reso possibile, attraverso le analisi sui dati osservati, prendere le giuste decisioni per ottimizzare, attraverso interventi mirati, l’utilizzo degli impianti di climatizzazione e di illuminazione nelle diverse ore della giornata e in funzione delle temperature esterne.
A oggi nella rete italiana degli immobili del gruppo IGD sono attivi 235 contatori divisionali, che consentono di rilevare i consumi del centro commerciale con grande granularità, permettendo di rilevare gli andamenti per ogni singola area, dai parcheggi ai singoli piani del centro commerciale. Al momento sono solamente tre gli immobili nei quali deve essere ancora completata l’installazione di questo capillare sistema di monitoraggio, che sarà poi messo in rete in modo da avere un controllo organico su tutti i singoli contatori divisionali.
Mobilità sostenibile: un innovativo passo in avanti nel centro commerciale di Chioggia
Nel centro commerciale Clodì, a Chioggia, è stato installato un sistema di ricarica delle biciclette elettriche alimentato a fotovoltaico che sarà pienamente operativo entro la fine dell’anno.
Si tratta di un sistema molto innovativo, che rappresenta una risposta significativa rispetto alle esigenze del territorio, considerato che Chioggia presenta un utilizzo molto diffuso di e-bike per raggiungere il centro commerciale.
Il progetto prevede inoltre che il servizio, completamente gratuito, possa essere gestito attraverso un’apposita app.
Un portafoglio di asset sempre più sostenibili.
Il contributo concreto di IGD alla mobilità sostenibile.
Lo sforzo per comunicare al meglio i progressi di sostenibilità.
Un portafoglio di asset sempre più sostenibili
Tra i Centri Commerciali che costituiscono il portafoglio immobiliare di IGD in Italia, ben 20 hanno già ottenuto la certificazione UNI EN ISO 14001 e 5 la BREEAM, mentre altri tre riceveranno quest’ultima certificazione per l’inizio del 2020.
Negli ultimi mesi sono stati infatti certificati ISO 14001 tre ulteriori centri commerciali: Maremà a Grosseto, Città delle Stelle ad Ascoli e Leonardo a Imola, permettendo a IGD di arrivare a coprire l’88% del proprio portafoglio.
Parallelamente sono state ottenute due nuove certificazioni BREEAM IN USE, per il centro ESP di Ravenna e Puntadiferro a Forlì.
Si tratta di importanti risultati, oltre che per i vantaggi in termini di efficienza della gestione operativa, anche per il fatto che il tema delle certificazioni sta sempre più diventando un elemento preso in considerazione nella valutazione complessiva degli immobili, come elemento di qualità e di garanzia di buone performance nel lungo periodo.
Tema emergente sul quale IGD ha posto l’attenzione è quello del “wellbeing”: è importante che i Centri Commerciali siano vivibili e confortevoli per coloro che li frequentano o vi lavorano. Sotto questo aspetto IGD sta proseguendo, all’interno dei propri Centri, il percorso di attenzione verso il visitatore, programmando interventi quali il miglioramento le sedute in galleria, l’installazione di punti di erogazione gratuita di acqua e di rastrelliere portabiciclette.
In chiave di sostenibilità “green”, è inoltre da rilevare come negli ultimi mesi sia proseguito il processo di inserimento di impianti fotovoltaici sugli asset di IGD: con quelli installati nel primo semestre 2019 a Katanè (Catania) e Gran Rondò (Crema) sono 7 complessivamente gli impianti installati.
Il contributo concreto di IGD alla mobilità sostenibile
Dopo avere realizzato, nel corso degli ultimi anni, una strategia di interventi gestionali e strutturali orientati all’efficientamento energetico delle strutture, IGD sta iniziando ad indirizzare il proprio impegno anche verso gli impatti indiretti (definiti “Scope 3”) che il Centro Commerciale ha sull’ambiente.
Per questa ragione il Gruppo ha definito una serie di interventi orientati alla mobilità elettrica, sia in una logica di riduzione dell’impatto di coloro che si recano ai Centri Commerciali, sia come servizio verso i visitatori. Per questa ragione, se presso il parco commerciale Clodì a Chioggia IGD dà la possibilità di ricaricare la propria bicicletta elettrica con un sistema di ricarica tramite pannelli fotovoltaici, un’operazione di più ampio respiro ha riguardato le colonnine per la ricarica delle automobili elettriche. A seguito dell’Accordo firmato con la newco Enerhub, specializzata nelle soluzioni di ricarica elettrica, le prime 10 colonnine sono state installate in 5 Centri Commerciali dell’Emilia Romagna (Centro Nova e Centro Lame a Bologna, Puntadiferro a Forlì, Centro Leonardo a Imola e Le Maioliche a Faenza). Complessivamente l’Accordo prevede l’inserimento di ulteriori 22 colonnine in 13 centri commerciali distribuiti sull’intero territorio italiano.
Lo sforzo per comunicare al meglio i progressi di sostenibilità
L’attenzione degli investitori istituzionali verso le tematiche di sostenibilità risulta costantemente in crescita e, sempre più, le decisioni di investimento si basano su criteri Environmental, Social e Governance (ESG).
Da questo punto di vista, IGD ha visto aumentare nell’ultimo periodo le interazioni con terze parti indipendenti che analizzano le strategie e le performance di sostenibilità e forniscono rating specifici, a testimonianza dell’interesse verso il percorso di CSR che l’azienda ha intrapreso a partire dal 2011.
Lo scorso 2 luglio, inoltre, IGD ha partecipato per la terza volta a Milano al Sustainability Day di Borsa Italiana durante il quale ha avuto l’opportunità di incontrare investitori istituzionali focalizzati sui temi della Responsabilità Sociale.
Abbiamo approfondito questi temi in un’intervista a due voci, con il Presidente del Consiglio di Amministrazione di IGD, Elio Gasperoni, e Rossella Saoncella, che riveste al contempo il ruolo di Vicepresidente del CdA e di Presidente del Comitato per le Nomine e la Remunerazione.
L’Assemblea degli Azionisti del 10 aprile scorso ha approvato la Relazione sulla Remunerazione 2019, con voti favorevoli pari al 97,15% delle azioni rappresentate: un risultato che testimonia l’elevato consenso sul modo in cui la Politica di IGD è strutturata, anche alla luce dei cambiamenti introdotti.
Abbiamo approfondito questi temi in un’intervista a due voci, con il Presidente del Consiglio di Amministrazione di IGD, Elio Gasperoni, e Rossella Saoncella, che riveste al contempo il ruolo di Vicepresidente del CdA e di Presidente del Comitato per le Nomine e la Remunerazione.
Quali sono i criteri ai quali si ispira la Politica di Remunerazione di IGD?
E.G. L’obiettivo di fondo è che la struttura dei compensi degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche sia tale da remunerare adeguatamente le attività previste per i diversi ruoli, in modo che IGD possa attrarre, trattenere e motivare efficacemente professionisti che indirizzino e gestiscano con successo la Società. IGD intende compensare efficacemente il proprio senior management anche attraverso un corretto bilanciamento tra componente fissa e variabile, creando allo stesso tempo un legame diretto tra entità della componente variabile della remunerazione e performance di medio-lungo termine dei fondamentali della Società. La componente variabile della remunerazione è agganciata perciò a obiettivi misurabili e predeterminati, a loro volta collegati agli obiettivi che la Società si è data nel Piano Strategico.
Quali sono i fattori che vi hanno indotti a riconsiderare alcuni aspetti della Politica di Remunerazione precedente?
R.S. In primis, con il rinnovo del Consiglio di Amministrazione, che ha avuto luogo il 1° giugno 2018, è stato costituito anche un Comitato per le Nomine e la Remunerazione composto da nuovi membri. Personalmente, sono al secondo mandato come consigliere di IGD: nel mio nuovo ruolo di Presidente del Comitato per la Remunerazione, ho avuto l’occasione di potere mettere sul tavolo diverse idee che avevo maturato e consolidato nel triennio precedente, convinta che alcuni aspetti andassero ricalibrati, in particolare riguardo al peso della componente variabile della remunerazione del gruppo dirigente. In secondo luogo, il nuovo Piano Strategico 2019-2021 varato dal CdA del 12 novembre scorso ha reso necessario riconsiderare la Politica di Remunerazione alla luce dei nuovi obiettivi di medio-lungo termine di IGD.
In che cosa consistono i principali cambiamenti rispetto alla struttura precedente?
R.S. Innanzitutto, è stata rimodulata la componente variabile della remunerazione del Direttore Generale alla Gestione e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche: da un lato la parte variabile legata al raggiungimento degli obiettivi di medio-lungo periodo è aumentata dal 10% al 25%, mentre dall’altro è stata proporzionalmente ridotta la componente legata ai risultati di breve periodo, che perciò è scesa dal 90% al 75%. In aggiunta a ciò, sempre per il Direttore Generale alla Gestione e per i Dirigenti Strategici, il peso della componente variabile massima erogabile è stata incrementata dal 30% al 40% della Retribuzione Annua Lorda. Infine, per l’Amministratore Delegato, il Direttore Generale alla Gestione e i Dirigenti con Responsabilità Strategiche, sono stati ridefiniti gli obiettivi di performance ai quali risulta legata l’erogazione della componente variabile di medio-lungo periodo.
In che modo è cambiata quest’ultima componente?
R.S. Intanto abbiamo posizionato l’orizzonte della quota variabile al 2021: parliamo perciò di un triennio, in analogia con il periodo abbracciato dal Piano Strategico. I due obiettivi di performance sono stati rispettivamente individuati nel mantenimento di un Loan-to-Value al di sotto del 45% e nel raggiungimento di un FFO cumulato di 258 milioni di euro. Abbiamo inoltre previsto – ed è una novità assoluta in IGD – che possa essere riconosciuto un trattamento di overperformance, con l’erogazione di un ulteriore 5% della componente fissa della remunerazione, nel caso in cui il Loan-to-Value si attestasse al di sotto del 43%. I criteri di base, perciò, non sono sostanzialmente cambiati rispetto alla situazione precedente: abbiamo tuttavia incrementato dal 30 al 40% della RAL la parte variabile, concentrando la parte più importante dell’incremento sulla componente legata al lungo termine.
Ci sono state modifiche nella parte di remunerazione degli Amministratori?
R.S. Solo per quanto riguarda l’Amministratore Delegato, che ha una quota massima erogabile della componente variabile della remunerazione pari al 50% della componente fissa. Nella nuova Politica, è stata incrementata la parte variabile legata alle performance di medio-lungo termine inserendo la possibilità dell’erogazione di un ulteriore 5% della componente fissa in caso di overperformance, ovvero qualora il LTV scendesse al di sotto del 43%.
Vi siete avvalsi di consulenze esterne per mettere a punto i nuovi aspetti della Politica di Remunerazione?
R.S. No, l’intero progetto è frutto di un lavoro di squadra condotto all’interno del CdA, a partire dal Comitato per le Nomine e la Remunerazione, nel quale sono affiancata da altri due consiglieri indipendenti: Livia Salvini e Timothy Guy Michele Santini. Nell’ambito del CdA di IGD, del resto, è presente un ampio spettro di competenze e di esperienze, che ci ha permesso di avere contributi molto qualificati sui diversi aspetti che abbiamo valutato. Per quanto il settore delle SIIQ in Italia veda la presenza di 5 player, abbiamo comunque condotto un benchmarking con le retribuzioni medie di mercato nel comparto immobiliare che ci ha portato a riposizionare leggermente verso l’alto la componente fissa di alcuni dirigenti strategici: nonostante questo adeguamento, i compensi del senior management di IGD rimangono comunque nel primo quartile della fascia media di mercato. Terminate le nostre ricerche e valutazioni, le proposte sulla nuova Politica di Remunerazione formulate dal Comitato sono quindi state discusse e approvate dal CdA nella riunione del 26 febbraio scorso. Da lì poi siamo passati a sottoporre la nuova Politica agli Azionisti, in occasione dell’Assemblea Annuale del 10 aprile scorso.
Che tipo di riscontro avete avuto dall’Assemblea?
E.G. Molto positivo. Per quanto si tratti di una deliberazione non vincolante, quello sulla Politica di Remunerazione è un voto che offre comunque un segnale importante. Il proxy advisor ISS, le cui raccomandazioni sono seguite da molti investitori istituzionali, ha apprezzato i cambiamenti introdotti e ha suggerito agli investitori di esprimersi a favore della politica presentata nella prima sezione della Relazione sulla Remunerazione. Quest’anno abbiamo quindi ottenuto una percentuale molto elevata di voti favorevoli, pari al 97,15% del capitale complessivamente rappresentato in Assemblea. Un dato che ci permette di essere del tutto soddisfatti.
E per il futuro?
E.G. La soddisfazione per i cambiamenti che sono stati introdotti non ci impedisce di considerare che, per rendere ancora più efficace la Politica di Remunerazione di IGD, sarebbero senz’altro opportuni ulteriori miglioramenti.
R.S. Sarebbe ideale, ad esempio, potere ampliare la platea degli interessati dal sistema di remunerazione variabile, estendendolo agli altri dirigenti e ai quadri con prospettiva. Procederemo comunque passo per passo, anche perché siamo convinti che non sarebbe possibile e forse neppure produttivo stravolgere la Politica di Remunerazione della Società in un giorno.
Quali riscontri avete avuto da parte del gruppo dirigente?
E.G. Certamente l’accoglienza per la nuova Politica è stata positiva. In realtà crediamo che non fossero necessarie nuove ricette per motivare ulteriormente questo team, che già autonomamente si è posto nel tempo sfide ambiziose. Si tratta infatti di un gruppo di persone abituate a lavorare con successo in modo collegiale, come dimostra il fatto che abbiano condiviso un lungo percorso per portare IGD a raggiungere i livelli dimensionali e di efficienza gestionale che presenta ora.
R.S. Condivido: è un management team che ha già ampiamente dimostrato il proprio impegno nel raggiungere gli obiettivi contenuti nei vari Piani Strategici che si sono succeduti negli ultimi 10 anni. Certamente nella nuova Politica di Remunerazione l’aumento dell’incidenza della parte variabile, con la componente legata al raggiungimento degli obiettivi di lungo termine, così come l’introduzione di un orizzonte triennale, rendono ancora più saldo il legame tra la Società e le figure-chiave del management, aumentando le probabilità di poterle trattenere.
CERTIFICAZIONE BREEAM IN USE PER ESP E PUNTADIFERRO Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili. Le imprese devono adottare processi produttivi che tengano conto della protezione del patrimonio culturale e naturale del luogo dove operano. IGD è costantemente impegnata in un percorso di miglioramento delle performace ambientali dei propri Centri […]
CERTIFICAZIONE BREEAM IN USE PER ESP E PUNTADIFERRO
Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.
Le imprese devono adottare processi produttivi che tengano conto della protezione del patrimonio culturale e naturale del luogo dove operano.
IGD è costantemente impegnata in un percorso di miglioramento delle performace ambientali dei propri Centri Commerciali, grazie ad un continuo lavoro di asset management e investimenti sulle strutture. A partire dal 2016, ha intrapreso la strada della certificazione BREEAM (Building Research Establishment Environmental Assessment Method), che tiene in considerazione sia le performance ambientali che il benessere di coloro che frequentano i Centri Commerciali. Nel mese di marzo 2019 i Centri Commerciali Puntadiferro ed ESP hanno ottenuto la certificazione, nel “protocollo in use”.
La Galleria Puntadiferro è stata valutata con il giudizio “very good” in Asset performance e con “good” in Building management; la Galleria ESP invece, nella porzione dell’ampliamento ha ottenuto “excellent” in Asset performance e “good” in Building management, e nella porzione originaria “Very good” in Asset performance e “good” in Building management.
In seguito all’ottenimento degli ultimi due attestati, sale a 5 il numero di asset certificati: Tiburtino (Roma), Katanè (CT), ESP (RA), Puntadiferro (FC) BREEAM In Use e Centro Sarca (MI) certificato BREEAM nel 2016.
INSERIMENTO COLONNINE RICARICA AUTO ELETTRICHE IN 18 CENTRI COMMERCIALI
Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.
Le imprese devono promuovere una mobilità green al proprio interno e all’esterno.
L’impegno aziendale orientato alla riduzione degli impatti ambientali e alla gestione sostenibile dei propri Centri Commerciali passa anche attraverso l’incentivo e il supporto alla mobilità green.
Dopo l’installazione delle colonnine per la ricarica delle auto elettriche presso il Centro ESP a Ravenna e Maremà a Grosseto, IGD ha recentemente firmato con Enerhub un accordo per l’inserimento di 32 colonnine in 18 centri commerciali.
Enerhub S.R.L., NewCo partecipata da Consorzio Esperienza Energia s.c.r.l. al 60% e da Alleanza Luce e Gas S.p.A. per il 40%, dispone di un sistema di infrastrutture intelligenti per la ricarica dei veicoli elettrici e, con la firma del contratto, si impegna a rispondere alle esigenze – attuali e future – di una mobilità urbana evoluta e sostenibile.
L’accordo prevede l’inserimento di colonnine in grado di erogare fino a 44kW di potenza, attraverso due punti di ricarica, ciascuno dei quali con 22 kW di potenza massima. I lavori inizieranno nel periodo di maggio-giugno 2019, a partire dai Centri Commerciali dell’Emilia-Romagna.
Per IGD SIIQ la mobilità elettrica rappresenta, oltre che una significativa opportunità per contribuire allo sviluppo sostenibile delle città in cui opera, anche un servizio ulteriore per i cittadini e per i visitatori dei propri Centri che hanno scelto di viaggiare elettrico.
INSERIMENTO ECO-COMPATTATORE A PUNTADIFERRO
Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo.
Le aziende devono favorire progressivamente l’impiego di materiali riciclabili e biodegradabili nei propri processi produttivi, investire in tecnologie sostenibili che migliorino i modelli di produzione e consumo e partecipare a workshop e giornate per diffondere buone pratiche sui temi dell’economia circolare.
Il 6 aprile 2019 è stato inaugurato, presso il Centro Commerciale Puntadiferro a Forlì, un eco-compattatore di rifiuti in plastica. Si tratta di un meccanismo automatizzato di raccolta e compattazione di bottiglie di plastica PET, un materiale plastico di alta qualità per il quale è opportuno un sistema di differenziazione specifico, in modo che non si mischi con altri di qualità inferiore.
IGD ha aderito come parte attiva ad un progetto innovativo nato e sviluppatosi sul territorio, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Forlì, Alea Ambiente (la municipalizzata che gestisce i rifiuti della città) e la società Green Focus, che ha condotto all’installazione del primo eco-compattatore, sia per la rete di immobili IGD, che per la città di Forlì.
IGD, già impegnata di altri progetti di economia circolare e consumo responsabile, ha preso parte all’iniziativa con la consapevolezza di quanto sia necessario occuparsi di un tema rilevante come quello della gestione della plastica. Per questo ha messo a disposizione del progetto una parte dell’ingresso principale del Centro Commerciale, polo di attrazione con forte flusso di visitatori, su cui posizionare il sistema di raccolta. Per coloro che conferiscono i rifiuti nel raccoglitore, l’eco-compattatore offre la possibilità al centro Commerciale di fornire incentivi e benefici come sconti, coupon e altri vantaggi economici, da spendere nei negozi della galleria aderenti all’iniziativa.
Il servizio ha avuto da subito dei buoni risultati, come testimoniato dall’alto numero di conferimenti di bottiglie registrato nella prima settimana di funzionamento (circa 3 mila) e dal forte interesse da parte della stampa locale.
IGD è impegnata a crescere costantemente in un’ottica “Green, Responsible, Ethical, Attractive”, insieme (“Together”) ai suoi stakeholder. Un impegno che è stato identificato nel claim “Becoming G.R.E.A.T.”, con l’acronimo che riprende le iniziali delle cinque dimensioni del percorso di crescita sostenibile. Green Nel 2018 IGD ha messo a segno importanti progressi nella sfera “green”. […]
IGD è impegnata a crescere costantemente in un’ottica “Green, Responsible, Ethical, Attractive”, insieme (“Together”) ai suoi stakeholder. Un impegno che è stato identificato nel claim “Becoming G.R.E.A.T.”, con l’acronimo che riprende le iniziali delle cinque dimensioni del percorso di crescita sostenibile.
Green
Nel 2018 IGD ha messo a segno importanti progressi nella sfera “green”. In primo luogo sono stati ridotti dell’1,1% i consumi di energia elettrica, grazie ai benefici legati al progetto che prevede un incremento degli impianti fotovoltaici, con due nuove installazioni in altrettanti centri commerciali realizzate nel corso dell’anno, rispettivamente a Katanè e a Gran Rondò. In totale oggi i sistemi fotovoltaici sono presenti in sette gallerie. I consumi di energia dei centri che si avvalgono dell’energia solare sono inferiori del 41% al mq rispetto a quelli dei restanti centri commerciali.
E’ inoltre proseguita la continua riduzione dell’intensità delle emissioni di gas serra dei centri commerciali di IGD, in un percorso che, nell’ultimo triennio, a partire da 55,2 tonnellate di CO2 equivalente per metro quadrato del 2015 ha portato l’indicatore a toccare il minimo di 51,2 t di CO2eq/mq nel 2018. Un miglioramento reso possibile dall’ingresso nel portafoglio IGD di immobili con elevate performance energetiche, come nel caso di Maremà, di Puntadiferro e dell’ampliamento ESP.
IGD utilizza in tutti i suoi centri commerciali esclusivamente energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, con un sensibile impatto positivo dal punto di vista ambientale: nel 2018, grazie a questa scelta, è stata evitata l’immissione in atmosfera di oltre 20.000 tonnellate di CO2, corrispondenti al consumo elettrico annuo di circa 17.000 famiglie.
Continua inoltre il percorso delle certificazioni degli immobili in portafoglio. Nel 2018 è stata ottenuta la certificazione “BREEAM in use” per i due centri commerciali Katanè e Tiburtino, dopo che nel 2016 la medesima certificazione era già stata conquistata per il CentroSarca. Un programma destinato a proseguire, con l’obiettivo di ottenere la certificazione anche per Puntadiferro ed ESP nell’arco del 2019. In questo modo 5 degli asset più importanti del portafoglio IGD risulterebbero certificati BREEAM.
Con la certificazione del Sistema Gestione Ambientale nei Centri ESP, Puntadiferro e Le Porte di Napoli, oggi i centri commerciali IGD certificati UNI EN ISO 14001 sono 17: si tratta del 74% del portafoglio che IGD ha in programma di certificare, secondo un piano di roll-out che nel 2019 coinvolgerà tre ulteriori centri: Maremà, Leonardo e Città delle Stelle.
Responsible
Nella logica “responsible” i dipendenti IGD hanno dimostrato di apprezzare anche per il secondo anno il sistema di welfare aziendale: il 99% ne ha usufruito nel corso del 2018. Va inoltre sottolineata la non trascurabile cifra di 4 milioni di euro che IGD ha investito nel biennio 2017-2018 per l’adeguamento sismico dei propri immobili commerciali e gli 880 mila euro dedicati all’installazione di colonnine antisfondamento in 15 centri commerciali.
Ethical
Sotto il profilo “ethical” IGD ha ricevuto la conferma delle tre stellette per il rating di legalità conferito dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e ottenuto la certificazione anticorruzione UNI ISO 37001 per le attività in Romania. Nel nuovo CdA che l’Assemblea degli Azionisti ha nominato il 1° giugno 2018, inoltre, il genere meno rappresentato, quello femminile, ha ottenuto il 36% dei posti complessivi, con quattro Consiglieri donne su un totale di 11.
Attractive
Nel suo sforzo per rendere sempre più “attractive” i propri centri commerciali, IGD ha compiuto significativi progressi. Se da un lato sono stati siglati contratti per inserire 27 nuove insegne, con un’incidenza del 15,1% sul totale, dall’altro sono stati messi in campo 3,29 milioni di euro per realizzare 530 eventi. Questi eventi hanno animato i centri offrendo esperienze non replicabili altrove e percorrendo temi molto sentiti, come quello del bullismo e del cyberbullismo, anche attraverso il contributo di personaggi di richiamo. Gli eventi del 2018 hanno riguardato anche la sfera sociale, con la seconda edizione dell’Happy Hand in Tour che ha coinvolto 19 centri commerciali e il servizio di prevenzione oncologica condotto in partnership con ANT, che nel 2018 ha permesso a 735 persone di effettuare un controllo gratuito in 11 centri commerciali IGD.
Together
Nell’ambito del programma di stakeholder engagement, parte della dimensione “together”, nel 2018 è stato strutturato un nuovo progetto di ascolto dei visitatori dei centri commerciali, che ha permesso di ricavare alcuni primi interessanti riscontri dalle domande sottoposte a 4.556 persone in merito sia alla gestione delle strutture che alle innovazioni introdotte e desiderabili nei centri commerciali.
IGD è consapevole del proprio impatto sulle comunità locali e dell’ecosistema in cui opera. Nel 2018 i centri IGD hanno occupato in media 637 persone in ogni città in cui sono presenti, con un’incidenza dei fornitori locali pari al 53% del totale. Le insegne locali, che rappresentano il 40% di quelle complessivamente presenti nei centri IGD, hanno mediamente conseguito un incremento di fatturato del 2,6% a rete omogenea. Nel 2018 IGD ha ospitato 238 associazioni ed enti no profit e realizzato ben il 26% degli eventi totali su temi a carattere culturale ludico-sportivo in partnership con associazioni presenti sul territorio.
Il nuovo Piano Strategico 2019-2021 è stato costruito intorno a una concezione profondamente diversa rispetto al passato in merito al ruolo e alla valenza del centro commerciale
Il nuovo Piano Strategico 2019-2021 è stato costruito intorno a una concezione profondamente diversa rispetto al passato in merito al ruolo e alla valenza del centro commerciale. Per fare evolvere in chiave experience e social il proprio portafoglio, IGD attuerà nuove politiche e iniziative di marketing e sostenibilità.
Ne parliamo con Francesco Soldi, che coordina i vari progetti previsti dal Piano.
Abbiamo assistito nel tempo a profondi cambiamenti del centro commerciale. In che direzione andrà la prossima trasformazione?
Il centro commerciale, nato e consolidatosi tra gli Anni Settanta e Ottanta, aveva la sua unica àncora nell’ipermercato, di fronte alle cui casse erano disposti i negozi della galleria. Gli Anni Novanta hanno visto un ampliamento e una specializzazione dell’offerta della galleria, con la creazione di shopping centre malls integrati all’ipermercato. Nel nuovo millennio, nel centro commerciale si sono progressivamente sviluppati una serie di servizi alla persona: è avvenuta così la trasformazione da semplice luogo di acquisto a nuova realtà in cui incontrarsi, mangiare, andare dal dentista, fare ginnastica e, naturalmente, fare shopping. Il nuovo modello che dobbiamo traguardare deve tenere conto di due fattori: in primo luogo, dare un ruolo principale al visitatore, che deve avere la possibilità di vivere delle “esperienze” nel tempo che passa all’interno della Galleria Commerciale; in secondo luogo accreditarsi sempre più come location in cui avvengono momenti di interazione sociale. In questo senso parliamo di “Experience and Social Shopping Centers”
L’idea è molto chiara. Come vi muoverete per renderla un realtà?
Per creare un centro sempre più “experience oriented” abbiamo messo a punto il progetto “Experience da vivere”, che permette di rendere esperienziale e coinvolgente il momento dell’acquisto, sorprendendo il visitatore. L’abbiamo già testato in due centri nel 2018 ed è prossimo a essere replicato in altri tre centri nel 2019. Inoltre siamo impegnati a trasferire nel centro commerciale le logiche e le dinamiche della “social street”: un fenomeno nato a Bologna nel 2013, che oggi è arrivato a coinvolgere oltre 100 mila persone, anche a livello internazionale. Siamo guidati in questo senso dalla convinzione che il centro commerciale debba essere sempre più àncora nel territorio, in un rapporto di profonda integrazione con la comunità locale. Prima abbiamo indicato l’esigenza di personalizzare il rapporto con il visitatore: con questo obiettivo in mente, diffonderemo servizi di accoglienza e assistenza tramite una chat, attiva in tempo reale e funzionante con tecnologia Chat Bot. Naturalmente applicheremo un’attenta strategia CRM per essere in grado di instaurare un rapporto unico e privilegiato con tutti i clienti dei nostri centri commerciali.
Sarà un programma impegnativo da realizzare…
Di questo siamo consapevoli, ma dal successo di questa evoluzione dipende il nostro futuro. In ogni caso il nostro piano d’azione non si esaurisce qui. Vogliamo infatti arricchire la customer journey, utilizzando in modo strutturato Instagram e creando la possibilità di una comunicazione interattiva attraverso i totem multimediali in tutti i centri IGD. Abbiamo previsto inoltre di inserire colonnine per la ricarica elettrica delle automobili in ben 20 centri.
Cosa farete per creare un collegamento tra acquisti online e offline?
Abbiamo già due lockers presso due dei nostri centri più grandi, il Centro Sarca a Milano e il Tiburtino a Roma: certamente estenderemo la presenza di questo servizio. Dal punto di vista marketing invece cercheremo di aprire un canale di comunicazione più diretto con i tenant delle gallerie, per identificare e attuare soluzioni omnichannel innovative in modo efficace e coordinato.
L’intrattenimento ha un suo ruolo nel nuovo concept?
Siamo convinti che abbia un ruolo fondamentale. E’ qualcosa che fa del centro commerciale un “destination” center: un luogo nel quale il visitatore va appositamente per le attività e gli eventi che propone. In questo senso pensiamo di realizzare eventi caratterizzati da innovazione, inclusività ed esclusività, eventualmente anche attraverso iniziative di co-marketing.
Come cambierà invece la proposta della galleria?
Ai nostri visitatori sarà evidente che potranno continuare a fare le cose che hanno sempre fatto in un centro commerciale, ma con una proposta che esprime al meglio le nuove tendenze in atto. Intanto arricchiremo l’offerta di servizi, con inserimenti di differenti tipologie di scuole, studi medici e ambulatori veterinari. Avremo anche spazi dedicati alla sharing economy, per il co-working o per il rental retail. Immaginiamo infine di potere inserire nelle superfici comuni alcuni chioschi per il ritiro di merci acquistate online: e con questo non faremo solo un’operazione per favorire la logistica…
E per quanto riguarda specificamente la qualità dell’offerta delle insegne presenti in galleria?
Avremo diverse novità. In accordo con i tenant, potremo inserire stores outlet per chi non è alla ricerca dell’ultimo modello ma a caccia di affari. Nell’ambito delle food court avremo nuove proposte di tendenza, ad esempio sempre più vegan e bio. Saremo attenti inoltre a proporre un’offerta qualificata, con un assortimento valido, per quelle merceologie che non saranno più presenti negli ipermercati, che andranno verso una rifocalizzazione su fresco e grocery.
Come si trasforma l’e-commerce da una minaccia a un’opportunità?
Anche su questo saremo molto attenti: vogliamo infatti avere sempre più presenti tenant originariamente attivi solo online, che vogliano seguire il processo di aprire punti vendita fisici nelle nostre Gallerie.
Quali sono i temi di sostenibilità che più si innestano nella nuova filosofia di centro commerciale?
C’è un tema “green” che è trasversale a tutti i nostri centri, relativamente all’impegno per ridurre i consumi e gli sprechi, oltre alla promozione di iniziative di economia circolare. Sul fronte “social”, saremo attenti alla natura degli eventi che realizzeremo, che vogliamo continuino ad avere anche quella connotazione inclusiva che da sempre distingue IGD; punteremo inoltre l’attenzione su misure che favoriscano il “wellbeing” del centro commerciale. Infine per noi è importante coinvolgere i Millenials nel definire le linee-guida del centro commerciale dei prossimi decenni: per questo, attraverso strumenti quali i focus group, sonderemo panel di giovani compresi tra i 18 e i 30 anni.
Una curiosità, per chiudere: come si colloca il vostro pay-off “Spazi da vivere” rispetto al nuovo concetto di Shopping Experience and Social Centers?
Abbiamo introdotto il payoff “Spazi da vivere” accanto al nostro logo nel 2011, ben sette anni fa, per indicare al visitatore che nei nostri centri avrebbe trovato non solo modo di fare acquisti, ma anche occasioni e spazi per la cultura e l’intrattenimento, oltre a stimoli per il proprio tempo libero. Che dire? Abbiamo creato un pay-off molto innovativo per quel momento. Adesso il payoff è più che mai pieno di significato reale: per questo, il nostro piano di azione di marketing ha un peso fondamentale nella realizzazione del Piano Strategico.
Grazie per averci illustrato la nuova vision e i vostri programmi.
IGD al Sustainability Committee di EPRA – Premiato il centro Esp di Ravenna – Il Progetto Waste2Value giunto alla fase di prototipazione – Ancora più strutturato l’approccio marketing di IGD
IGD AL SUSTAINABILITY COMMITTEE DI EPRA
A partire dai primi mesi del 2018 IGD ha deciso di far parte – unica società italiana – del Sustainability Committee di EPRA (European Public Real Estate Association) ed ha preso parte al Meeting che si è tenuto il 23 Maggio a Bruxelles. Questa scelta si colloca nella cornice più ampia dell’adesione della Società all’importante associazione internazionale, nella quale Claudio Albertini, Amministratore Delegato di IGD, ricopre il ruolo di membro dell’Advisory Board dal settembre 2017. Rientra inoltre all’interno del percorso di partecipazione al dibattito internazionale sulle tematiche della sostenibilità iniziato nel 2015 con l’adesione al Sustainability Group dell’International Council of Shopping Centre (ICSC).
La partecipazione a questo contesto rappresenta un’occasione importante per confrontarsi con grandi player del settore a livello europeo sia in merito alle politiche in atto che sugli scenari futuri in materia di sostenibilità. Da questo primo incontro, in particolare, sono emersi spunti importanti in vista dell’impegno che la Società nei prossimi mesi si troverà ad affrontare: la definizione del nuovo Piano di Sostenibilità, in piena integrazione con lo sviluppo del Piano Strategico.
Insieme alle altre società presenti, IGD ha inoltre approfondito e discusso le scelte dell’Unione Europea in merito alla sostenibilità, valutando il loro impatto e definendo una posizione comune da portare all’attenzione delle istituzioni.
Qual è la mission fondamentale del Sustainability Committee di EPRA?
Il Sustainability Committee di EPRA si propone di sviluppare e coltivare nel tempo un insieme di raccomandazioni di best practice (Best Practice Recommendations) che aiutino le società del settore immobiliare a produrre bilanci di eccellenza sulle performance di sostenibilità.
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PREMIATO IL CENTRO ESP DI RAVENNA
Centro ESP – Ravenna
L’ampliamento del Centro ESP di Ravenna è stato premiato con il “CNCC Design Award” per la categoria “Refurbishment”. Obiettivo del riconoscimento: premiare, fra i Centri Commerciali associati al Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali (CNCC) le nuove realizzazioni e ristrutturazioni che si sono contraddistinte per il valore architettonico, tecnico e della sostenibilità.
In merito a quest’ultima, la Giuria del premio ha riconosciuto l’impegno di IGD nel progettare e realizzare un immobile che, per garantire elevate performance ambientali, ha introdotto l’illuminazione con tecnologia a led, l’impianto per il riuso delle acque meteoriche per usi non potabili, una nuova pista ciclabile che si collega alla rete delle ciclabili cittadine, 4 colonnine per la ricarica delle auto elettriche e di pannelli fotovoltaici sulla copertura del nuovo edificio. L’attenzione all’efficienza energetica è inoltre testimoniata dall’iter certificativo avviato: ad inizio 2018 il Centro è stato certificato UNIENISO14001 ed è iniziato il percorso per ottenere la certificazione Breeam In-Use ad inizio 2019.
Significativi i risultati: i consumi di energia elettrica dell’ampliamento risultano di circa l’80% inferiori rispetto alla parte originaria grazie alle misure di risparmio energetico previste in fase di costruzione, che consentono significativi risparmi in termini di riscaldamento, raffrescamento e illuminazione.
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IL PROGETTO “WASTE2VALUE” GIUNTO ALLA FASE DI PROTOTIPAZIONE
Già dal 2017 IGD ha varato il progetto innovativo denominato “Waste2Value – Valore ai rifiuti”, con l’obiettivo di creare un modello di economia circolare che permetta la conversione di scarti e rifiuti alimentari prodotti all’interno di un centro commerciale in “second products”, che possano essere reintrodotti nel centro stesso sotto forma di prodotti o servizi. Il progetto vede la collaborazione di Coop Alleanza 3.0, CAMST e Impronta Etica.
Dopo un’ampia fase di coinvolgimento degli stakeholder, è stato selezionato il progetto REPOD, per la realizzazione di un fertilizzante dalle bucce d’arancia e dai resti dei caffè. I test condotti hanno dimostrato che il progetto REPOD funziona: si è aperta dunque la fase di prototipazione.
E’ possibile seguire gli aggiornamenti sul progetto “Waste2Value” attraverso il sito web dedicato (http://wastetovalue.it/).
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ANCORA PIÙ STRUTTURATO L’APPROCCIO MARKETING DI IGD
I Piani Marketing di IGD sono stati profondamente ripensati già due anni fa, con una serie di ricadute concrete in termini di realizzazione degli eventi nei singoli centri commerciali. Ciò che ancora mancava per giungere a un approccio completamente integrato era la fase di monitoraggio e controllo sulla validità delle iniziative messe in atto.
Da quest’anno, IGD realizza una verifica semestrale su come stia procedendo la realizzazione degli obiettivi di marketing definiti nel mese di gennaio. Ogni centro commerciale è chiamato a valutare gli eventi realizzati secondo cinque distinti ambiti:
comunicazione online
comunicazione tradizionale
organizzazione
attrattività
qualità dell’evento.
In questo modo si migliora la performance gestionale del singolo centro, individuando il grado di soddisfazione rispetto ai risultati ottenuti, andando inoltre nel tempo a creare un quadro storico utile per le scelte future. Le singole valutazioni vengono al contempo analizzate dall’Ufficio Marketing, che in base all’elaborazione dei dati, potrà disporre di un quadro complessivo necessario per indirizzare gli investimenti dei centri commerciali verso le best practices.
PROGETTO INNOVAZIONE – Partono i Lockers nei centri commerciali IGD Nell’ambito di un progetto che IGD coltiva da due anni e che punta sull’innovazione resa possibile dalla tecnologia per migliorare l’attrattività delle gallerie e venire incontro alle esigenze dei visitatori, parte un nuovo servizio realizzato in collaborazione con Poste Italiane. Nel mese di aprile sono […]
PROGETTO INNOVAZIONE – Partono i Lockers nei centri commerciali IGD
Nell’ambito di un progetto che IGD coltiva da due anni e che punta sull’innovazione resa possibile dalla tecnologia per migliorare l’attrattività delle gallerie e venire incontro alle esigenze dei visitatori, parte un nuovo servizio realizzato in collaborazione con Poste Italiane. Nel mese di aprile sono infatti terminati i lavori per l’inserimento di due Locker all’interno del Centro Sarca a Milano e del Tiburtino Shopping Center a Roma.
Che cosa è un Locker?
E’ un chiosco automatizzato, dotato di terminale touch screen, lettore per i codici a barre e mini-stampante, che consente di ritirare gli acquisti effettuati online, oltre che di spedire eventuali resi e pacchi già affrancati.
Per i clienti si tratta di una nuova opportunità: potranno effettuare i propri acquisti attraverso i siti e-commerce che hanno aderito al servizio e ritirare la merce all’interno dei due centri commerciali, che restano aperti almeno 12 ore al giorno.
I due Locker installati rappresentano il primo test da parte di Poste Italiane all’interno di edifici commerciali e testimoniano la volontà di IGD di garantire esperienze sempre più ricche ai visitatori dei propri centri commerciali, anche facendo leva sull’omnicanalità.
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CERTIFICAZIONI – Il portafoglio di IGD è sempre più qualificato
IGD è impegnata a garantire ai visitatori una permanenza confortevole in strutture sostenibili sotto il profilo ambientale. Le diverse certificazioni rappresentano perciò una conferma importante della validità del lavoro svolto in termini di asset management.
Nelle ultime settimane il portafoglio immobiliare di IGD ha ottenuto due importanti certificazioni ambientali: il centro Katanè di Catania a marzo e il Tiburtino Shopping Centre di Roma a inizio maggio hanno infatti ottenuto la certificazione BREEAM In-Use, riportando entrambe una valutazione “Very Good” per le Asset Performance e “Good” per il Building Management.
Si tratta di un percorso avviato con la certificazione BREEAM che il Centro Sarca di Milano ha conseguito nel 2016, al termine dei lavori di restyling, e che IGD ha deciso di proseguire sottoponendo al processo di valutazione BREEAM In-Use quattro asset-chiave del proprio portafoglio. Ottenute le certificazioni per il Katanè e il Tiburtino, nel 2018 il programma sarà perciò completato con la valutazione del centro ESP di Ravenna e del centro Puntadiferro di Forlì.
Nell’aprile 2018 IGD ha inoltre ottenuto la certificazione ambientale UNIENISO14001 per tre centri commerciali: ESP, Puntadiferro e Le Porte di Napoli. A oggi pertanto risultano certificati 17 centri commerciali, corrispondenti al 74% del portafoglio complessivo di IGD. Il piano di roll-out che ha preso le mosse nel 2012 sarà completato entro il 2020, con l’obiettivo di ottenere la certificazione dei rimanenti sette centri commerciali, inclusi i quattro asset acquisiti il 18 aprile scorso da ECP.
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LEGALITA’ – La certificazione di Win Magazin conferma l’impegno di IGD contro la corruzione
Winmarkt Ploiesti
Lo scorso aprile la controllata rumena Win Magazin SA è stata certificata UNI ISO 37001: un obiettivo raggiunto nei tempi stabiliti, a seguito delle verifiche condotte dalla società RINA, che testimonia i risultati dell’impegno da parte del Gruppo IGD a operare in modo trasparente e libero da qualsiasi forma di condizionamento, ovunque sia presente, anche nelle realtà che possono essere più vulnerabili sotto il profilo dell’integrità del business.
Che cosa è lo standard UNI ISO 37001?
Si tratta dell’unico standard universalmente riconosciuto che certifichi come il sistema di gestione di un’impresa sia impegnato nella prevenzione e nella lotta alla corruzione. La norma UNI ISO 37001 specifica le misure e i controlli che l’organizzazione deve adottare per monitorare le proprie attività e rendere più efficace la prevenzione del fenomeno della corruzione.
Si tratta di un risultato significativo: Win Magazin è infatti la prima azienda rumena ad avere ottenuto questa certificazione. Un risultato che invece è del tutto coerente con il quadro delle politiche di sostenibilità di IGD, che nel 2016 in Italia ha ottenuto il Rating di Legalità da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, conseguendo peraltro il punteggio massimo di tre stellette.
Il Bilancio di Sostenibilità 2017 segna una svolta nel percorso che IGD ha intrapreso nel 2011. Innanzi tutto per la qualità dell’informativa, la cui conformità agli standard della Global Reporting Initiative è certificata per la prima volta da una società indipendente: PwC. In secondo luogo, per i nuovi 13 temi ‘material’ che sono stati individuati […]
Il Bilancio di Sostenibilità 2017 segna una svolta nel percorso che IGD ha intrapreso nel 2011.
Innanzi tutto per la qualità dell’informativa, la cui conformità agli standard della Global Reporting Initiative è certificata per la prima volta da una società indipendente: PwC.
In secondo luogo, per i nuovi 13 temi ‘material’ che sono stati individuati incrociando ciò che è rilevante per IGD con ciò che riveste maggior importanza per gli stakeholder. Le nuove priorità sono state aggregate in cinque tematiche principali – Green, Responsible, Ethical, Attractive, Together – che creano l’acronimo GREAT. Becoming GREAT, ovvero diventare grandi e migliori, è il filo rosso che unisce tutte le politiche e iniziative di sostenibilità.
In terzo luogo il Bilancio di Sostenibilità 2017 contiene un passo in avanti sostanziale: presenta le azioni che IGD ha messo in campo per contribuire al raggiungimento di alcuni degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile individuati dalle Nazioni Unite per il Millennio. In particolare, IGD ha abbracciato 10 dei 17 Obiettivi contenuti nell’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile al 2030: quelli sui quali può avere un ruolo nel partecipare alla trasformazione del Pianeta, nelle dimensioni economica, ambientale e sociale.
Il nuovo Bilancio presenta inoltre importanti risultati conquistati nel 2017, frutto delle azioni realizzate nel dare attuazione al Piano di Sostenibilità. Di seguito i più concreti e rilevanti, declinati nelle diverse sfere della materialità.
GREEN
Utilizzata energia esclusivamente proveniente da fonti rinnovabili per l’intero portafoglio immobiliare, evitando l’emissione in atmosfera di oltre 20mila tonnellate di CO2 (corrispondente al consumo annuo di energia elettrica di 16.600 famiglie)
Installati impianti fotovoltaici in due ulteriori centri commerciali, per un totale di cinque centri
Risparmiati dagli operatori oltre 1,5 milioni di euro negli ultimi cinque anni, grazie alla riduzione dei consumi elettrici
A fine anno, complessivamente 14 centri commerciali certificati UNI EN ISO 14001
Avviate attività per l’ottenimento della certificazione “Breeam in Use” per Katanè e Tiburtino
A fine anno, in totale 13 centri commerciali dotati di illuminotecnica LED
Avviato “Waste2value”, progetto di economia circolare in un centro commerciale
RESPONSIBLE
I contratti a tempo indeterminato sono il 95,5% del totale
In Italia il 99% dei dipendenti ha usufruito del nuovo sistema di welfare aziendale
In Italia, ogni dipendente ha ricevuto in media 14,3 ore di formazione
In Romania, ogni dipendente ha ricevuto in media 21,3 ore di formazione
ETHICAL
32 Protocolli di Sostenibilità siglati in Romania nel corso dell’anno, per un totale cumulato di 293
3 stellette confermate nel Rating di Legalità in Italia
31% di incidenza del genere meno rappresentato nel CdA
ATTRACTIVE
Oltre 3 milioni di euro investiti per la realizzazione di 540 eventi nei centri commerciali
Analisi del ritorno sociale dagli investimenti (Social Return on Investment) in eventi nel centro Puntadiferro di Forlì: ogni euro investito genera un ritorno in termini di benessere sociale di 2,75 euro, il 70% dei quali a beneficio degli operatori del centro commerciale
Installati i totem digitali interattivi nel 100% delle gallerie
In occasione dei turnover, inserite nuove insegne nel 40% dei casi: 27 nuovi brand nelle gallerie
TOGETHER
880 visitatori intervistati nel corso delle indagini di soddisfazione
14.650 occupati complessivamente in centri di proprietà (in media 637 in ogni città in cui è presente un centro IGD)
306 associazioni ed enti non-profit ospitati nei centri commerciali
42%: l’incidenza delle insegne locali sul totale degli operatori
2,5%: incremento dei ricavi a rete omogenea per le insegne locali
105 istituzioni bancarie incontrate
116 investitori istituzionali incontrati, dei quali 19 per la prima volta
Riconoscimenti e nuove sfide IGD ottiene nuovamente il Gold sBPR EPRA Award e avvia il processo di assurance del Bilancio di Sostenibilità 2017 L’impegno di IGD nel rendere sempre più trasparenti e comparabili le proprie performance di sostenibilità ha permesso alla Società di ottenere un prestigioso riconoscimento a livello internazionale dedicato alla qualità della reportistica […]
Riconoscimenti e nuove sfide
IGD ottiene nuovamente il Gold sBPR EPRA Award e avvia il processo di assurance del Bilancio di Sostenibilità 2017
L’impegno di IGD nel rendere sempre più trasparenti e comparabili le proprie performance di sostenibilità ha permesso alla Società di ottenere un prestigioso riconoscimento a livello internazionale dedicato alla qualità della reportistica di sostenibilità. L’EPRA (European Public Real Estate Association), associazione europea del settore immobiliare, per il terzo anno consecutivo ha infatti attribuito al Bilancio di Sostenibilità di IGD il massimo riconoscimento possibile, il sBPR (sustainability Best Practice Recommendations) Gold Award.
Il fatto che la Società soddisfi a livelli di eccellenza le raccomandazioni dell’Associazione nella redazione del proprio Bilancio di Sostenibilità significa che gli investitori possono trovare completa disclosure delle metriche per loro rilevanti e compararle con quelle delle altre società europee quotate che seguono i medesimi standard.
Il premio Gold è stato attribuito sulla base del fatto che IGD ha soddisfatto tre precisi criteri:
massima aderenza alle sustainability Best Practice Recommendations definite dall’EPRA stessa
punteggio complessivo superiore all’85%
disclosure su almeno 12 indicatori di performance tra quelli previsti dagli standard EPRA.
EPRA richiederà alle società aderenti di ampliare il raggio della comunicazione di sostenibilità con la prossima pubblicazione della terza edizione delle linee-guida delle sBPR, nelle quali rientreranno anche indicatori su temi Social e Governance, oltre a quelli Environment già presenti nelle raccomandazioni della seconda versione. Nel 2018, conseguentemente, la metodologia alla base del punteggio degli EPRA sBPR Awards sarà rivista per includere i nuovi indicatori social e governance raccomandati. IGD si sta adoperando per introdurre nella propria rendicontazione questo nuovo standard.
Nel frattempo IGD si è posta un nuovo obiettivo di miglioramento per 2017: quello di sottoporre il proprio Bilancio di Sostenibilità all’assurance di una terza parte, PWC. Per IGD, che già è perfettamente compliant con gli standard GRI (Global Reporting Initiative), significa offrire ai propri stakeholder maggiori garanzie sulla correttezza del percorso attraverso il quale il Bilancio è redatto: dalla scelta dei temi su cui concentrare l’attenzione, alla validità dei processi di raccolta ed elaborazione dei dati.
Anche il Bilancio di Sostenibilità del 2017, come i due precedenti, sarà approvato dal Consiglio di Amministrazione contestualmente al Bilancio Civilistico Annuale.
IGD, dal 2015, ha inoltre già avviato il percorso di integrazione delle tematiche di sostenibilità negli obiettivi del Piano Industriale. Nel 2018 terminerà il periodo coperto dal Piano attuale: il prossimo esercizio di pianificazione vedrà una completa integrazione degli aspetti di sostenibilità, a partire dal processo di identificazione degli obiettivi del Piano stesso.
Innovazione come fattore alla base delle performance di lungo termine
L’innovazione nei centri commerciali IGD: nuovi eventi con esperienze di realtà virtuale e una rete completa di totem per interagire con i visitatori
Mostra di Jules Verne al Centro Piave, Venezia
IGD sta proponendo in forma itinerante nei propri centri la mostra interattiva che ricrea le storie e le ambientazioni dei libri di Jules Verne.
Il progetto prende corpo in otto diverse isole tematiche, una per ogni libro del romanziere francese che la mostra propone. Nelle isole animate e interattive i visitatori possono vivere in prima persona le emozioni delle avventure e dei viaggi raccontati da Verne. Laboratori didattici dedicati alle scuole e letture animate completano l’esperienza.
Per proiettare il visitatore nel mondo fantastico dei romanzi di Verne, IGD ha arricchito una delle isole con un sistema di realtà virtuale. Entrati in un’area di 12 mq dalle pareti trasparenti e indossate le cuffie e gli occhiali 3D, i visitatori possono provare l’emozione di muoversi per 4 minuti all’interno della realtà narrata da Verne. Nei centri commerciali nei quali la mostra è già stata realizzata, l’interesse riscosso ha confermato la validità della nuova proposta, con lunghe code nei fine settimana di grandi e piccoli desiderosi di immergersi nelle avventure di Verne: un esempio emblematico di tempo che può essere speso in modo divertente e costruttivo all’interno del centro commerciale, senza limitarsi allo shopping.
Sempre nella logica di abbracciare le idee più innovative per migliorare l’esperienza del visitatore, IGD hacompletato l’installazione di totem interattivi in tutti i centri commerciali che gestisce in Italia.
Il totem propone un palinsesto del specifico per ciascun centro commerciale e pubblicizza le iniziative delle insegne presenti, attraverso immagini, video e locandine: in tre minuti perciò il visitatore può passare in rassegna tutto ciò che il centro ha da offrirgli. Attraverso il totem, inoltre, può partecipare a concorsi o promozioni dei marchi.
I vantaggi della comunicazione realizzata attraverso il totem non si limitano al fatto di potere eliminare la circolazione di strumenti cartacei: il totem è il mezzo della nuova interlocuzione diretta con i visitatori; un mezzo capace di generare la raccolta di preziosi feedback, in forme anche molto semplici e immediate.
Prosegue l’innovativo progetto Waste-2-Value, dedicato all’economia circolare
Dopo la realizzazione dei due hackathon, che hanno coinvolto numerosi studenti universitari e partecipanti a un corso Master (cfr. l’articolo dell’ultima newsletter), sono emerse alcune idee volte a dare un’applicazione concreta al progetto di circolarità ed eliminazione di alcuni rifiuti nell’ambito delle attività svolte all’interno del Centro commerciale Nova, a Villanova di Castenaso (BO). Tali progetti sono al momento al vaglio dei partner dell’iniziativa: IGD, Coop Alleanza 3.0, CAMST ed Impronta Etica. Parallelamente è in atto una campagna di informazione e sensibilizzazione dei visitatori sulle opportunità di riutilizzo degli scarti.
In questo contesto assume rilevanza l’evento che si è tenuto presso il CentroNova il 28 ottobre, all’interno del quale i visitatori sono stati coinvolti sulle tematiche dell’economia circolare attraverso un workshop esplicativo, seguito da un flash mob e da un quiz game aperto a tutti.
Il progetto che a fine anno sarà identificato come vincitore sarà poi prototipato all’interno del CentroNova stesso.
Riprende “Happy Hand in Tour”, che nell’edizione 2017-2018 coinvolgerà nuovamente tutti i centri commerciali IGD – Waste2Value: il ruolo innovativo di IGD in un progetto di economia circolare
Riprende “Happy Hand in Tour”, che nell’edizione 2017-2018 coinvolgerà nuovamente tutti i centri commerciali IGD
E’ cominciato un nuovo “Happy Hand in Tour”, iniziativa che vede normodotati e disabili confrontarsi in numerose discipline artistiche e sportive, all’interno dei centri commerciali.
L’evento itinerante, giunto alla seconda edizione, è ripartito lo scorso 10 giugno nel centro Puntadiferro di Forlì e si concluderà nel primo trimestre 2018, coinvolgendo 24 centri commerciali di IGD in 11 regioni italiane.
Il grande seguito che aveva avuto l’iniziativa nell’edizione 2015-2016, con il contributo di 500 volontari e l’adesione di 200 gruppi di natura sportiva, culturale e musicale, ha spinto IGD, promotrice dell’iniziativa, a replicare l’evento nei propri centri commerciali, location ideale per avvicinare varie fasce della popolazione a una realtà che si può comprendere solo sperimentandola: Happy Hand in Tour dimostra infatti come ci si possa misurare in sfide sportive, oppure fare arte, con grande divertimento da parte dei protagonisti e interesse da parte del pubblico spettatore, con partecipanti dotati di caratteristiche e abilità differenti tra loro.
Si accresce il numero e la rilevanza dei partner dell’iniziativa: oltre alla conferma della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH), che ha promosso anche questa volta l’iniziativa insieme a IGD e di WTKG (Willy The King Group), l’iniziativa per il 2017 si avvale anche della collaborazione di UISP (Unione Italiana Sport per tutti) e CSI (Centro Sportivo Italiano). L’evento, presentato in una conferenza stampa a Roma lo scorso 10 maggio, ha luogo sotto il patrocinio del CIP (Comitato Italiano Paralimpico).
Waste-2-Value: il ruolo innovativo di IGD in un progetto di economia circolare
Mentre in Europa il concetto di circolarità sta prendendo corpo attraverso diverse iniziative, attente alla sostenibilità ambientale, IGD decide di applicarne il concetto nel proprio business e lancia un progetto innovativo per la realtà dei centri commerciali: dare una nuova opportunità di utilizzo all’interno del centro commerciale dei rifiuti prodotti nel centro stesso, reimmettendoli in circolazione nei cicli produttivi e vitali.
IGD da sempre promuove lo smaltimento e il riciclo dei rifiuti nei propri centri commerciali, attraverso una raccolta differenziata ben organizzata. L’osservazione del fatto che i rifiuti derivanti da consumi di alimenti effettuati in loco siano in continua crescita ha spinto però la Società a cercare di minimizzarne l’impatto, dando nuova vita a scarti quali (ad esempio) i fondi di caffè o le bucce delle arance.
Il progetto, basato sull’idea della partecipazione e del coinvolgimento di differenti stakeholder interessati in varia misura, si articola su un programma definito : iniziato a giugno, “Waste-2-Value” si concluderà nel primo trimestre del 2018. Con il coordinamento di Impronta Etica, IGD, insieme a Coop Alleanza 3.0 e a CAMST – La Ristorazione Italiana, è promotore dell’iniziativa. La gestione operativa è affidata a Future Food Institute, trust no profit di ricerca su cibo e innovazione, che gestisce i due hackathon previsti dal programma, la formazione dello staff coinvolto ed è responsabile della comunicazione digitale, attraverso la creazione e gestione del sito web dedicato, di prossimo lancio. Un Hackathon è una maratona di creatività e innovazione durante la quale esperti di vari settori si sfidano, a gruppi, in un contest, è un metodo di lavoro che permette di raccogliere e sviluppare idee innovative a partire dal basso e fare networking.
Il progetto prenderà corpo in un Centro pilota, il Centronova di Bologna, facilmente monitorabile per la sua collocazione e nel quale tutti e tre i partner – IGD, Coop e CAMST – sono presenti.
Waste-2-Value presenta perciò alcuni chiari punti di forza: per la natura innovativa della sua proposta, per il coinvolgimento di tre partner che hanno un peso nel mondo retail e della ristorazione e, infine, per la capacità di sviluppare nuove progettualità tramite un percorso di partecipazione. La scelta di promuovere l’iniziativa attraverso due hackathon, rispetto all’alternativa di rivolgersi a una start-up, è un elemento che qualifica la portata stessa del progetto.
Il primo hackathon, che ha avuto luogo a giugno ed ha coinvolto studenti universitari e partecipanti ad un Master sul tema, ha già un primo vincitore nel progetto “RePOD, proteggiamo le tue piante”, mirato al riutilizzo di fondi di caffè e bucce di arancia prodotti all’interno dei centri commerciali, con l’obiettivo di realizzare mini-capsule, biodegradabili al 100% e a lento rilascio, da utilizzare come fertilizzanti per le piante presenti nei bar e nei punti di ristoro in cui gli scarti sono stati raccolti. Il secondo hackathon, che ha avuto luogo in luglio, si è invece da poco concluso.
I primi risultati che emergeranno dall’esperienza nel Centronova saranno oggetto di un’azione di partecipazione, che i 3 partner apriranno tanto allo staff quanto ai soci, nel corso di avvenimenti mirati che si terranno nel quarto trimestre del 2017. Nel prossimo ottobre è inoltre previsto un evento pubblico di sensibilizzazione nella galleria del Centronova stesso, in parallelo con un’azione web.
Il programma è strutturato in modo da potere giungere all’identificazione del progetto vincitore assoluto a fine anno e a una prototipazione nel primo trimestre 2018.
Il progetto è stato presentato nell’ambito di SMAU-R2B che si è tenuto a Bologna i giorni 8-9 giugno 2017 come progetto di innovazione nel settore agrifood. In questo contesto “Waste 2 Value” ha ricevuto il “premio innovazione SMAU R2B”, con il quale SMAU valorizza le eccellenze innovative del nostro Paese
Dal 3 aprile 2017 è attivo il nuovo Portale che consente ai dipendenti di accedere a una vasta serie di benefit e servizi, messi a disposizione da IGD nell’ambito del Piano di Welfare Aziendale. Approfondiamo il tema con Daniele Cabuli, che in IGD è direttore generale alla gestione e responsabile della funzione Risorse Umane. Dottor […]
Dal 3 aprile 2017 è attivo il nuovo Portale che consente ai dipendenti di accedere a una vasta serie di benefit e servizi, messi a disposizione da IGD nell’ambito del Piano di Welfare Aziendale.
Approfondiamo il tema con Daniele Cabuli, che in IGD è direttore generale alla gestione e responsabile della funzione Risorse Umane.
Dottor Cabuli, quali sono gli obiettivi che vi hanno guidato nel disegnare questo nuovo Piano di Welfare per i dipendenti?
L’obiettivo di dare una struttura più articolata e organica agli strumenti di welfare è presente sin dall’inizio nel nostro Piano di Sostenibilità 2015-2018. Avevamo colto l’occasione dell’indagine di clima interno, realizzata nel marzo 2015, per individuare quali fossero le priorità su questo tema dal punto di vista delle percezioni per i dipendenti; nel frattempo il nuovo quadro normativo ha disciplinato in modo chiaro la materia, anche da un punto di vista fiscale: siamo quindi passati all’azione, varando il nuovo progetto.
Rispetto alla gamma dei possibili ambiti di intervento, su che cosa specificamente si focalizza il welfare di IGD?
Abbiamo fatto la scelta di mantenere ampio lo spettro degli ambiti di intervento, da un lato perché non erano emerse esigenze in una specifica direzione dall’indagine di clima interno e, d’altro lato, per tenere conto delle caratteristiche di età, genere e distribuzione geografica del personale IGD. Desideravamo infatti offrire strumenti che potessero risultare utili e fruibili in modo trasversale rispetto all’intera popolazione aziendale: da chi ha una famiglia, così come da chi è single, da chi lavora in sede a Bologna – si tratta del gruppo più numeroso, costituito da 65 persone – ma anche dalle altre 58 persone, che lavorano in piccoli nuclei in una delle 11 regioni italiane in cui il nostro Gruppo è presente. Non è un caso che l’intero processo abbia coperto un anno e mezzo, prima di arrivare al varo il 3 aprile 2017.
Quali sono stati i passaggi cruciali per arrivare al lancio del nuovo sistema di welfare?
La prima fase, concentrata sull’esame dei benefit e dei servizi di cui già in IGD disponevamo, ci ha aiutato a realizzare che, in realtà, già potevamo contare su molti strumenti, oltre a una serie di agevolazioni e convenzioni attive da tempo. Alcuni di questi strumenti derivano direttamente dal Protocollo delle Azioni Positive che abbiamo mutuato da Coop Adriatica al momento della costituzione della Società; un Protocollo che avevamo di fatto poi importato nel Contratto Integrativo Aziendale, il cui ultimo rinnovo è avvenuto nel 2013. Abbiamo perciò mappato le opzioni preesistenti e le abbiamo inserite in modo organico accanto a nuove iniziative e servizi in un Portale dedicato appositamente al welfare. La struttura e i contenuti delle schermate sono disegnati in modo che il dipendente possa essere consapevole di tutto ciò che l’azienda gli mette a disposizione e possa accedere ai diversi servizi in modo facile e immediato, usufruendo come meglio ritiene dell’importo fisso annuo che IGD mette a disposizione di tutti coloro che hanno un contratto a tempo indeterminato e non siano dirigenti.
In che modo la Legge di Stabilità 2016 (l.208/2015) ha contribuito alla realizzazione del vostro Piano?
La Legge di Stabilità 2016 è la prima che in Italia abbia normato che cosa sia il welfare e quali siano gli aspetti di defiscalizzazione, con l’obiettivo, di fatto, di invitare le imprese a occuparsi direttamente di qualcosa che prima gestiva direttamente lo Stato. In particolare la Legge 208/2015 ha individuato cinque aree di welfare: educazione e istruzione, ricreazione, assistenza sociale, assistenza sanitaria e culto. In queste specifiche aree il welfare aziendale è incentivato attraverso la non imponibilità contributiva e fiscale per il dipendente dei beni e dei servizi che gli vengono erogati dal datore di lavoro. Con questa normativa e con i successivi interventi delle autorità preposte, disponiamo ora di un quadro ben definito, anche in termini di strumenti che possiamo utilizzare per la gestione del welfare aziendale. Mi riferisco, in particolare, a due strumenti flessibili e non tassati: lo strumento dei voucher, riservati ai servizi fruiti dal dipendente, e quello dei rimborsi, quando i beneficiari sono i familiari dei dipendenti stessi, per servizi legati all’istruzione o all’assistenza di persone anziane o non autosufficienti.
Quali sono state le prime reazioni all’avvio del nuovo Piano di Welfare in IGD?
Le reazioni sono state di grande apprezzamento, considerato l’importo non trascurabile, pari a 500 euro per dipendente, di cui il Piano permette di fruire su base annua. Il Portale permette agli amministratori un monitoraggio continuo degli strumenti più utilizzati: potremo perciò in futuro arricchire o comunque adeguare l’offerta di servizi nelle aree che avremo verificato risultino di maggiore interesse per le nostre persone.
Signori Stakeholder, vi presentiamo il settimo Bilancio di Sostenibilità del Gruppo IGD, che per la prima volta viene approvato dal Consiglio di Amministrazione congiuntamente al Bilancio Civilistico. Questo passaggio testimonia il pieno commitment da parte del Board ad un’integrazione sempre maggiore fra le logiche economico-finanziarie e quelle socio-ambientali. Al contempo permette a tutti gli stakeholder […]
Signori Stakeholder,
vi presentiamo il settimo Bilancio di Sostenibilità del Gruppo IGD, che per la prima volta viene approvato dal Consiglio di Amministrazione congiuntamente al Bilancio Civilistico. Questo passaggio testimonia il pieno commitment da parte del Board ad un’integrazione sempre maggiore fra le logiche economico-finanziarie e quelle socio-ambientali. Al contempo permette a tutti gli stakeholder di avere nello stesso momento una rendicontazione a 360 gradi delle performance di IGD nell’anno appena concluso, in una logica che rappresenta un primo passo verso una possibile futura integrazione dei due documenti.
L’anno di riferimento, il 2016, è stato il miglior esercizio nella storia di IGD per quel che concerne i risultati economico-finanziari. L’anno si chiude infatti con un utile netto di Gruppo che supera i 68 milioni di euro, in aumento di quasi il 50% rispetto al 2015, ma soprattutto con un risultato netto ricorrente (FFO) che, con una crescita prossima al 19% raggiunge i 53,9 milioni di euro, a testimonianza della capacità di IGD di generare cassa nel tempo. Per la prima volta, inoltre, il valore di mercato degli immobili del nostro portafoglio ha quasi raggiunto i 2,2 miliardi di euro, in virtù in primo luogo delle acquisizioni e delle nuove aperture effettuate.
Questi risultati sono perfettamente in linea con le previsioni del Business Plan al 2018, aggiornato nel 2016; IGD si conferma così la società italiana leader nella proprietà e nella gestione di Centri Commerciali e proseguendo un percorso di crescita sostenibile. Abbiamo detto di volerlo fare sfruttando al meglio le nostre leve nell’ambito commerciale, finanziario e di asset management. La sostenibilità, integrata nel business, è per noi trasversale a questi ambiti: due anni fa abbiamo definito quali erano le tematiche rilevanti (c.d. material), le abbiamo inserite nella pianificazione industriale e su quelle rendicontiamo annualmente.
Quattro sono i temi che si confermano alla base del nostro impegno: innovazione, socialità, ambiente e legalità.
Innovare, per noi, significa offrire ai visitatori dei Centri Commerciali il migliore ambiente possibile affinché la shopping experience sia in linea con le loro necessità ed aspettative.
Ed è in questa ottica che operiamo continuamente su 3 direttrici: l’adeguamento delle nostre strutture, un tenant ed un merchandising mix in continua evoluzione ed una forte attenzione alle soluzioni innovative offerte in Galleria ed in una logica multichannel.
Centro Città delle Stelle – Ascoli Piceno
In merito alle strutture, nel corso dell’anno abbiamo lavorato per aprire il Centro Maremà a Grosseto, asset di ultima generazione, innovativo dal punto di vista architettonico ed all’avanguardia per le scelte collegate alla riduzione dell’impatto ambientale; abbiamo inoltre iniziato i lavori di rimodulazione interna del Centro Città delle Stelle di Ascoli, allo scopo di aumentarne l’attrattività inserendo come primo intervento un tenant internazionale. In questo Centro i lavori proseguiranno nel 2017 con la creazione di una nuova piazza interna – collegata alla Galleria esistente – risultante dalla riduzione della superficie dell’Ipermercato. Abbiamo notato che i visitatori apprezzano le novità: i migliori risultati in termini di vendite degli operatori ed accessi sono stati registrati, nel 2016, dalle nuove aperture o dai Centri Commerciali che negli ultimi anni hanno avuto significativi interventi di restyling o refurbishment. Questa, per noi, rappresenta una importante conferma del percorso che abbiamo intrapreso con l’ultimo Business Plan.
Il lavoro di adeguamento del merchandising e tenant mix, invece, è proseguito con una ricerca e selezione strutturata di nuove insegne da inserire nelle Gallerie Commerciali. Si è trattato di un lavoro portato avanti sia a livello nazionale (con la partecipazione al primo Mapic Italy), che internazionale (con le iniziative promosse dal Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali a Londra ed a Cannes). L’obiettivo strategico rimane l’aumento dell’offerta commerciale nelle categorie meno influenzate dallo sviluppo delle vendite on line (specialmente ristorazione e servizi alla persona). Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti: 26 nuovi marchi hanno aperto nelle nostre strutture ed il Centro Commerciale Maremà è stato inaugurato con un tasso di commercializzazione vicino al 100%.
In merito alle soluzioni offerte ci stiamo sempre più muovendo in una logica “O2O” (Online to Offline). In questo senso, nel 2016 abbiamo iniziato a lavorare su due progetti: il “Prenota & ritira” ed una nuova strategia per la gestione dei social. Il “Prenota & ritira”, primo esperimento in un Centro Commerciale italiano, è un progetto pilota nel Centro ESP di Ravenna: in un’ottica multichannel, diamo l’opportunità ai visitatori di prenotare on line sul sito del Centro Commerciale i prodotti o servizi esclusivi (o con forte promozionalità) messi a disposizione dai tenant della Galleria, che saranno poi ritirati nei punti vendita della Galleria stessa. Il secondo riguarda la strutturazione di una strategia Facebook comune per tutti i Centri IGD, in modo da aumentare le possibilità di ingaggio con il visitatore. Al termine del primo anno, i numeri ci dicono che siamo in grado di dialogare con una platea più vasta ed interessata a partecipare alla vita del Centro Commerciale.
Inoltre, nella logica di rendere piacevole, sicuro e rilassante il tempo trascorso dentro la galleria, stiamo inserendo nuovi servizi per i visitatori, quali i caricabatterie per cellulari e tablet e la possibilità di mettere al sicuro il carrello una volta effettuata la spesa, oltre al il wi-fi gratuito presente da alcuni anni.
Proprio sui temi dell’evoluzione dei Centri Commerciali e dell’innovazione abbiamo organizzato un seminario interno, coinvolgendo il Consiglio di Amministrazione ed i vertici dei soci di maggioranza.
Happy Hand in tour
Anche in quella occasione è stato riaffermato il ruolo sociale del Centro Commerciale, confermato anche dalle indagini di customer e di event satisfaction che svolgiamo nelle nostre strutture: i 74 milioni di visitatori che nel 2016 sono entrati nei nostri Centri richiedono sia occasioni di shopping che possibilità di aggregazione. Resta quindi quanto mai attuale il payoff “Spazi da vivere”, all’interno del quale ha una forte valenza un evento come “Happy Hand in Tour”, manifestazione basata sull’inclusione, in cui normodotati e disabili si confrontano in occasioni sportive o condividono una comune esperienza artistica. L’evento è stato realizzato in tutti i Centri Commerciali IGD ed ha coinvolto 200 associazioni, con uno SROI a consuntivo che abbiamo calcolato essere positivo: 1€ investito nel progetto ha prodotto un risultato in termini di benessere sociale pari a 1,61€.
Socialità, per noi, è anche attenzione al benessere dei dipendenti: per questo, nel 2016 abbiamo approvato il primo Piano di Welfare aziendale di IGD, che metterà a sistema quanto già presente in azienda integrandolo con le novità offerte dal cambiamento del contesto normativo degli ultimi 2 anni. L’obiettivo è anche quello di incidere in maniera positiva sul clima interno e sulla capacità delle persone di lavorare nella maniera migliore.
Siamo inoltre consapevoli che sono molteplici gli impatti ambientali delle nostre strutture. Per questo, negli ultimi 5 anni, abbiamo attivato un processo di diminuzione dei consumi, che sta portando buoni risultati: dal 2011 ad oggi abbiamo ridotto del 13% l’energia elettrica complessivamente consumata, evitando di inserire in atmosfera quasi 3.200 tonnellate di Co2 (equivalente all’energia elettrica consumata da 2.200 famiglie in un anno). Questo grazie sia agli investimenti già annunciati nel nostro Business Plan (10 milioni di euro entro il 2018) sia in virtù di miglioramenti gestionali. Su questo punto significativi sono i vantaggi che stiamo ottenendo dalla certificazione ambientale UNI EN ISO14001: sulla base del piano di roll out che ci siamo dati nel 2013, arriveremo nel 2018 a certificare il 90% dei Centri Commerciali del nostro portafoglio Italia.
Centro Sarca – Milano
Il 2016, inoltre, è stato un anno importante perché abbiamo ottenuto la certificazione BREEAM sul Centro Sarca, a seguito dei lavori di restyling effettuati. Questa certificazione rappresenta uno degli standard internazionali più importanti e riconosciuti per la sostenibilità ambientale degli edifici e si caratterizza per la particolare attenzione verso il miglioramento complessivo del benessere di chi li frequenta. Dotato anche della certificazione ISO14001, questo Centro è il primo in Italia ad avere entrambe le certificazioni. Anche in virtù di questo impegno per la riduzione dell’impatto ambientale, il Centro Sarca è stato selezionato da una giuria di qualificati operatori del settore, provenienti da tutto il mondo, per far parte della rosa dei finalisti ai “MAPIC Awards” nella categoria “Best Redeveloped Shopping Centre”, accanto ad altri tre Centri dislocati in Austria, Estonia e Cina.
Dal punto di vista delle energie rinnovabili stiamo operando su due fronti: il fotovoltaico e le fonti di approvvigionamento. Sul primo tema, nel 2016, abbiamo sottoscritto un accordo con un primario operatore del settore per la fornitura di energia ai Centri Commerciali attraverso impianti fotovoltaici. Gli impianti saranno realizzati nel 2017 in 3 Centri Commerciali (che si aggiungeranno a quelli attivi negli ultimi due Centri inaugurati, Clodì a Chioggia e Maremà a Grosseto). Sul secondo, abbiamo deliberato che, a partire dal 2017, l’approvvigionamento di energia elettrica di tutti i Centri Commerciali proverrà da fonti di energia rinnovabili, anticipando gli obiettivi fissati dalla Strategia Energetica Nazionale, dall’Unione Europea con il “Pacchetto Clima-Energia” e dall’Onu con l’Agenda al 2030 per lo sviluppo sostenibile, allineandoci così alle best practice di importanti gruppi internazionali.
Anche nell’ambito della legalità, nel 2016 abbiamo ottenuto un importante risultato, con l’attribuzione del Rating di Legalità da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) con il punteggio di tre stelle, il massimo previsto. Questo riconoscimento premia l’impegno di IGD ad adeguarsi ai più elevati standard etico/sociali e di governance, non solo rispettando le normative nella sua quotidiana operatività, ma anche facendosi promotrice del rispetto della legge presso i propri stakeholder.
Per concludere, osserviamo con piacere che sta crescendo l’interesse verso le nostre pratiche di sostenibilità, sia a livello nazionale che internazionale. Ci fa piacere, in primo luogo, perché ci interessa avere un ruolo attivo nel dibattito sulle tematiche ESG sia a livello europeo (ad esempio partecipando attivamente all’ “European Sustainability Group” dell’ICSC come unica società italiana) sia nazionale (partecipando come relatori a convegni o workshop). È poi motivo di soddisfazione veder riconosciuto il nostro impegno: nel 2016 abbiamo confermato l’ “EPRA sBPR Gold Award” per il secondo anno consecutivo per il Bilancio di Sostenibilità (e l’ “EPRA BPR Silver Award” per il Bilancio Civilistico) e siamo stati finalisti nella sezione dedicata alle Piccole e Medie Imprese dell’Oscar di Bilancio; inoltre gli analisti finanziari stanno sempre più tenendo in considerazione le tematiche ESG fra gli elementi di valutazione del Gruppo e gli investitori ci contattano a seguito dei nostri miglioramenti ottenuti nei questionari di CDP e GRESB.
Siamo quindi consapevoli che ancora molto lavoro resta da svolgere, ma siamo altrettanto convinti che il percorso intrapreso oramai 7 anni fa era e si conferma una scelta giusta per la sostenibilità di medio-lungo periodo di IGD.